principi attivi "al solo scopo di ricerca"

salve, molti psichiatri da cui sono stato in visita, mi hanno confessato candidamente e con rammarico come due farmaci che funzionavano efficacemente per la depressione sono stati rimossi dal commercio per motivi meramente commerciali spacciandoli per inesistenti motivi di sicurezza. pertanto per loro è difficile combattere la depressione in assenza di strumenti validi, vittime anche loro come i pazienti delle scellerate scelte di mercato che spingono al momento per la prescrizione dell'inutile vortioxetina (come ammesso da molti psichiatri con cui ho avuto modo di confrontarmi). le molecole in oggetto sono la minaprina (cantor) e l'amineptina (survector), che se solo fossero ancora in commercio mi hanno confessato che mi avrebbero sicuramente prescritto. ho potuto notare come tali molecole sono per fortuna liberamente acquistabili ma "al solo scopo di ricerca". desideravo sapere:
1) che differenza c'è tra i principi attivi venduti "al solo scopo di ricerca" rispetto agli stessi presenti nei farmaci, in cosa differiscono?
2) nella purezza?
3) sono allo stesso modo commestibili?
4) è solo una furbata commerciale per rendere vendibile ciò che in realtà non potrebbe esserlo?
5) che cosa bisogna fare per rendere commestibile una molecola di ricerca?
grazie.
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 393 1
gentile utente
si tratta semplicemente di farmaci che possono essere utilizzati solo in studi controllati a scopo di ricerca, l'amineptina fu sospesa dal commercio anche per i frequenti casi di abuso che induceva la molecola

Tommaso Vannucchi

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Ma hanno una formulazione adatta ad essere assorbita oppure no ? Le sarei grato se rispondesse ai punti delle mie domande. Ritengo come confermatomi dagli psichiatri, che i cosiddetti "casi di abuso" di amineptina siano stati solo un pretesto commerciale, poiché erano facilmente aggirabili commercializzando delle compresse a rilascio prolungato delle stesse. i "casi di abuso" sono dovuti alla scarsissima emivita della molecola di appena due ore, per cui l'utente era costretto ad assumere il farmaco anche tre volte al giorno, ma non per dipendenza psicologica ma per i limiti di emivita della stessa.
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 393 1
il discorso sarebbe abbastanza lungo in merito all'amineptina (sulla quale io stesso fui fra i primi a pubblicare le problematiche correlate all'abuso); la predisposizione di una molecola a diventare potenziale sostanza d'abuso e quindi di stimolare il 'sistema reward' nel SNC è correlata al blocco di almeno 50% della DAT(ricaptazione della dopamina) entro 15 minuti; le formulazioni utilizzati negli studi variano in base al disegno dello studio sperimentale