Lo smisi 5 giorni dopo perche
salve, 2 mesi fa il mio pschiatra mi fece assumere circa 20 mg di seroquel per paura di attacchi di panico, lo smisi 5 giorni dopo perche di notte mi svegliavo frequentemente sentendomi molto intorpidito quasi immagino fossi un drogato ,dopo allora cioè da circa due mesi soffro di insonnia con risvegli praticamente ogni ora alle stesse ore in piu un po di volte con notti in bianco per la paura di nn poter riprendere il sonno di prima. vi chiedo il tale farmaco puo esserne la causa oppure mi ha lasciato qualcosa di dannoso permanente per il sonno oppure è solo una coincidenza con uno stato di ansia o depressione vi ringrazio . Paolo
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Seroquel non è un farmaco per gli attacchi di panico. Ma lei cita "paura di attacchi di panico" che non è pienamente comprensibile. In fondo dice "ansia e depressione", e adesso insonnia, questo
Ha smesso il farmaco dopo qualche giorno ma ha contattato lo specialista che glielo ha prescritto ?
Chiarisca diagnosi e si faccia consigliare una terapia sostitutiva di questa che non tollerava.
Ha smesso il farmaco dopo qualche giorno ma ha contattato lo specialista che glielo ha prescritto ?
Chiarisca diagnosi e si faccia consigliare una terapia sostitutiva di questa che non tollerava.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Ex utente
scusi dottore la paura di attacchi di panico, le spego è quella che viene dopo che si è sofferto degli stessi., allorche in determinate situazioni o momenti si ha la paura che venga un attacco cioe tachicardia ecc ecc. allora uno per paura puo prendere una pasticca di aprazolam diciamo per tutto questo un suo emerito collega visto i fallimenti in passato paraltro nn provati forse asufficienza mi aveva prescritto prima citalopram poi fluvoxamina nn sapendo poi su che tipo di cura darmi mi aveva proposto la quietapina...allora da quel momento sono successi questi problemi si insonnia che le ho decrscitto se mi puo rispondere alla mia domanda bene se no nn credo serva divagare su altro grazie
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Bene, così è meglio altrimenti non c'era risposta da darLe. Dunque nel suo precedente consulto non riportava la diagnosi che le è stata fatta. Il problema è che i primi tre farmaci potevano essere una terapia per il panico, mentre seroquel (da solo presumo) non lo è. O il medico ha cambiato diagnosi, o c'è qualcosa che non torna. Il seroquel ha precise indicazioni, può essere prescritto a volte come sedativo anche se non c'è una diagnosi precisa, ma certamente non è un farmaco antipanico.
Se il farmaco in questione le ha dato noia, come è probabile in chi soffre di panico e assume farmaci che non sono benzodiazepine, può essere ma non è questo il dato da chiarire. Il primo dato da chiarire è che diagnosi le è stata fatta, e ricominciare da quella. Quando il panico e la depressione hanno risposte non buone o instabili nel tempo ai farmaci teoricamente utili, è bene rivedere la diagnosi.
Se il farmaco in questione le ha dato noia, come è probabile in chi soffre di panico e assume farmaci che non sono benzodiazepine, può essere ma non è questo il dato da chiarire. Il primo dato da chiarire è che diagnosi le è stata fatta, e ricominciare da quella. Quando il panico e la depressione hanno risposte non buone o instabili nel tempo ai farmaci teoricamente utili, è bene rivedere la diagnosi.
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Ex utente
o avete timore di rispondere se un farmaco preso per 5 giorni puo o nn puo fare qualcosa ....o se non lo sapete che informazioni che voglia che le dia se nn mi siponde neppure ad una semplice e innoqua domnda . nn ho chesto ne terapie ne altro mi mkiedo cosa bisogna kiedere grazie e arrivederci
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Ex utente
scusi dott nessun cambiamento di diagnosi.....ammesso che il mio medico abbia sbagliato un bel po' di cose... le richiedo un farmaco di questo tipo preso per 5 giorni puo avere strascichi sul sonno per oltre due mesi poi le prometto che cerchero di trovarmi un medico forse con le idee piu chiare io volecvo sapere questo perche quest'insonnia mi sembralquanto strana e duratura grazie
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Bisognerebbe leggere le risposte e cercare di capire. Ma lei ovviamente suppone che non si dia la risposta secca alla domanda "per dispetto", mentre invece preferisco far caso al modo in cui è posta, al contenuto del post precedente e alle incongruenze. Lei ha preso seroquel per l'ansia che vengano gli attacchi di panico: NO, non esiste questa indicazione. Le è venuto in mente un pensiero del tipo "il farmaco mi ha lasciato un danno permanente", si intuisce che ha preoccupazioni di questo tipo anche sul sonno, lo dice lei stesso. Quindi è meglio chiarire la diagnosi anziché rispondere a domande che non hanno risposta, o a discutere timori privi di fondamento (per quale motivo le viene in mente che un farmaco sedativo in cinque giorni abbia potuto creare un danno permanente proprio sul sonno, e secondo lei lo specialista lo prescrive sapendo che le crea danni permanenti se assunto anche solo per cinque giorni ?).
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Lo so benissimo. Ma allora per fare chiarezza proceda secondo quello che le viene chiesto e vedrà che alla fine potremo dare una risposta anche alla sua domanda ma con un senso logico, e soprattutto adatto alla sua situazione psicologica, per così dire. Non sempre dare ad una persona ansiosa sulla sua preoccupazione del momento è utile, a volte è peggiorativo-
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Ex utente
lo capisco dott. pacini ma una persona che si barcamena da moltissimi anni in queste situazioni con anni di psicoterapie e cure frmacologiche sempre per'altro prese in quntitativi giusti e nn abusi tale da peggiorare le cose , dato che tutte queste cose costano molto anke in termini economici ci si aspetterebbe piu' onesta' meno prove diciamo tipo laboratorio e soprattutto coerenza . inoltre poi puo succedere che intervengano dopo molti insucessi ai miei danni intervengano paure anche esagerate pero' mi creda quello che le ho descritto è vero di questi ultimi due mesi e se ne sente molte su questo tipo di farmaci e allora sembra che qualcosa nn torni e le diro di piu' negli ultimi 12 mesi nn asumevo nulla stavo abb. bene poi dei fatti negativi mi hanno provocato deei cosidetti attacchi di panico e di kli' quello che le ho riportato. mi creda preferirei andare al cinema che stare qui a parlare di queste cose è perche questa insonnia mi sta debilitando tutte le mie attivita' quotidiane allora di li magariè partita l'ennesima paura per questa cosa. grazie comunque e scusi per la mia insistenza
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Ma vede, lei ha ragione sul fatto di essersi trovato male o di aver speso più di quanto ha poi guadagnato. Però ci sono due punti che le rammento:
a) non è il medico che decide se la malattia dovrà essere curata a lungo, certo i risultati non ci mettono anni a venire, quindi se lei ha una diagnosi di una malattia curabile o ha avuto sfortuna o non ha eseguito trattamenti specifici per la sua diagnosi. Tra le terapie effettuate da lei per esempio una non era una terapia medica. Poco importa adesso.
b) Gli attacchi di panico, così come la quasi totalità dei disturbi psichici, non vengono per ragioni esterne. Bisogna rinunciare a questa tentazione psicologica di volerli mettere "fuori" da noi. Comunque, che vengano da dentro o da fuori o da tutte e due i fattori, è la cura che importa. Si concetri su questo.
Non è ben chiaro perché abbia sospeso le cure. Molte ricadute originano semplicemente da questo. Se invece la cura è stata sospesa perché comunque non funzionava, il discorso è un altro.
Io mi farei fare una diagnosi , dire in riferimento a quale manuale diagnostico viene fatta, e quindi farei un nuovo tentativo. Ad esempio, potrebbe avere un disturbo ricorrente dell'umore di cui l'ansia è un aspetto emergente e fastidioso ma non il motore principale. E' un'ipotesi, ma per far capire che a volte per anni si fanno cure senza un preciso orientamento che poi non funzionano bene o non funzionano più dopo un po' perché una ragione c'è, e sta in una incompletezza diagnostica iniziale.
a) non è il medico che decide se la malattia dovrà essere curata a lungo, certo i risultati non ci mettono anni a venire, quindi se lei ha una diagnosi di una malattia curabile o ha avuto sfortuna o non ha eseguito trattamenti specifici per la sua diagnosi. Tra le terapie effettuate da lei per esempio una non era una terapia medica. Poco importa adesso.
b) Gli attacchi di panico, così come la quasi totalità dei disturbi psichici, non vengono per ragioni esterne. Bisogna rinunciare a questa tentazione psicologica di volerli mettere "fuori" da noi. Comunque, che vengano da dentro o da fuori o da tutte e due i fattori, è la cura che importa. Si concetri su questo.
Non è ben chiaro perché abbia sospeso le cure. Molte ricadute originano semplicemente da questo. Se invece la cura è stata sospesa perché comunque non funzionava, il discorso è un altro.
Io mi farei fare una diagnosi , dire in riferimento a quale manuale diagnostico viene fatta, e quindi farei un nuovo tentativo. Ad esempio, potrebbe avere un disturbo ricorrente dell'umore di cui l'ansia è un aspetto emergente e fastidioso ma non il motore principale. E' un'ipotesi, ma per far capire che a volte per anni si fanno cure senza un preciso orientamento che poi non funzionano bene o non funzionano più dopo un po' perché una ragione c'è, e sta in una incompletezza diagnostica iniziale.
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Ex utente
dopo 25 anni passati tra alti e bassi si fa per dire ci riprovero sempre perche comq ho una famiglia perche comq apprezzo la vita comunque vada ma molto penso nn dipenda da me e dalla mia volonta di seguire i consigli medici molto dipendera chi trovero sulla mia strada il quale dovra suggerirmi cosa dovro fare .la ringrazio dottore e chissa vista la nn molto distanza dai studi dove lei lavora da dove abito io magari nn decida di venire a raccontarle la mia storia. grazie la saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 7.8k visite dal 01/03/2009.
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