Calprotectina fecale alta: cosa significa?

La calprotectina fecale indica semplicemente che c'è una infiammazione dell'apparato digerente. Non è una buona idea praticarlo in corso di un episodio acuto virale perché la sua positività è scontata. È corretto il suggerimento di un nuovo controllo a distanza di 15-30 giorni.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Grazie mille dottore, ma ci siamo preoccupati il gastroenterologo voleva fare urgentemente rettocoloscopia per i valori troppo alti, poi dopo che gli abbiamo detto del virus vuole vederlo prima, ma i valori sono ancora alti pure dopo 10 giorni? Grazie

Se sono alti stabilmente procederei con l'indagine strumentale, se sono alti, ma in diminuzione rispetto ai precedenti, opterei - in assenza di altri sintomi - per l'attesa con la contemporanea l'assunzione di un integratore di acido butirrico.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Grazie mille

Prego

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Dott. scusate se approfitto della disponibilita' ieri abbiamo rifatto gli esami la calprotectina da 1156 di lunedi e' scesa a 750 di mercoledi , pero' abbiamo fatto anche ves che risulta 34 max 25, e sangue occulto 138.8 max 100, emocrono tutto ok , linfociti bassi 30.4, e eosinofili un poco alti penso sempre dovuti all'infiammazione in corso. cosa ne pensa sono valori preoccupanti ?
grazie di nuovo

La calprotectina è in diminuzione, quindi torniamo alla risposta precedente.
La VES non serve a niente, bisogna monitorare la PCR.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Per PCR si intende proteina C reattiva ? il cui valore risulta 2.2 mg/l su max 5
quindi?
sangue occulto nemmeno e' indicativa con infiammazione in corso ?
grazie ancora

Prego.
Consiglio di ripetere la calprotectina fra almeno un mese e nel frattempo di effettuare l'integrazione con acido butirrico.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

grazieeee
quindi possiamo stare relativamente tranquilli ?

Non è una situazione di preoccupazione immediata, ma è necessario seguirla nel tempo come indicato.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

buona serata

Altrettanto

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

dott. perdonatemi ma il sangue occulto nelle feci e' normale durante uno stato infiammatorio e con calprotectina cosi' alta, grazie

Non c'è niente di normale in queste alterazioni, altrimenti non sarebbero alterazioni.
L'iter più ragionevole l'ho esposto già. Se il medico che visita il paziente ravvisa condizioni di allarme avvierà procedure diagnostiche diverse.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

ok grazie

Prego

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

buongiorno dopo visita , ripetere la calprotectina il 15 novembre , nel frattempo enterogermina, valpinax 5 gocce alla sera e asacol
cosa ne pensate
grazie

Resto sulle mie considerazioni, e non condivido la terapia, ma ovviamente il medico che può visitare il paziente, proprio perché lo visita, ha una visione più accurata rispetto a un consulto virtuale.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

ma in aggiunta alla terapia in atto e' possibile aggiungere anche l acido butirrico consigliatoci ?
grazie

Non mescolerei le cose per rischiare di non capire più nulla.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

ok grazie

Prego

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

buongiorno dottore rifatte le analisi la calprotectina e' scesa a 126 il dottore vule procedere con rettoscopia cosa ne pensate ?
grazie

Devo risponderle nuovamente che "ovviamente il medico che può visitare il paziente, proprio perché lo visita, ha una visione più accurata rispetto a un consulto virtuale" e che quindi avrà probabilmente un orientamento diagnostico in base al quale ritiene necessario l'esame strumentale.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Perdonatemi l insistenza ma alla visita non e' emerso assolutamente niente, ne dolore al palpamento della pancia , ne all'esplorazione rettale pero' capisco che a distanza e' tutto piu' complicato diagnosticare qualcosa era solo per capire se i valori cmq destano preoccupazione.

grazie di nuovo

Da quello che mi riferisce non emergono elementi di preoccupazione immediati. Ma siamo in un consulto online.
Per quel che riguarda l'esigenza di esami strumentali, se non le è chiaro il motivo, basta chiedere al medico che prescrive le indagini: "perché?". Si tratta della stessa domanda che noi clinici ci poniamo e che formuliamo in maniera implicita all'operatore che effettuerà l'indagine. In pratica: chiediamo di effettuare questo esame perché voglio confermare o escludere questa ipotesi diagnostica in modo da effettuare la diagnosi precisa e orientare la eventuale necessaria terapia.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

ok grazie

Prego

Alessandro Scuotto, MD, PhD.