Merge e gerd che non passano nonostante la cura medica da anni, cosa fare ?
Buongiorno,
spiego in breve la mia situazione clinica.
Ora ho 24 anni ma fin dai 14-15 anni ho sempre sofferto di gastrite/reflusso, controllato molto bene grazie all assunzione continua di omeprazolo 20mg (riuscendo anche a scalarlo a 10mg).
Nel 2019 ho eseguito la prima gastroscopia (consigliata dal gastroenterologo per capire cosa ci fosse, in quanto l' obiettivo era quello di sospendere la pastiglia) con esito: gastrite cronica erosiva, piccola ernia iatale, e valvola non continente, ho proseguito assumendo in maniera continuativa il gastroprotettore dato che appena veniva sospeso soffrivo di forte reflusso.
Intorno a Marzo 2022 però ho iniziato ad avere sintomi (bruciore stomaco/petto, reflusso, gonfiore) in maniera ciclica alterandosi fra loro in 3-4 giorni (solo qualche giornata mi sentivo meglio) ho ripetuto la gastroscopia a gennaio 2023 (che allego) , la situazione in seguito è migliorata fino a ristabilizzarsi come in precedenza non so se grazie all assunzione del lucen al posto dell omeprazolo o poiché finito un periodo di maggior acutizzazione dei sintomi.
Il problema è che sono stato bene fino a 5 mesi fa, periodo dal quale mi ritrovo nella stessa situazione del 2022 nonostante lucen 40mg (suddiviso 20 la mattina e 20 la sera) con sintomi presenti in maniera diversa a seconda della giornata, con solo qualche giornata in cui sto meglio.
Ora su consiglio del gastroenterologo sto assumendo lucen 20 mg la mattina e famotidina 40 mg la sera ma la situazione è invariata.
La mia preoccupazione è quella che gli inibitori non facciano più lo stesso effetto di un tempo (una sorta di tolleranza), per questo stavo cercando di capire come fosse meglio procedere, se aspettare o eventualmente approfondire, anche se ho sempre ricevuto le stesse risposte dai medici.
Io vorrei migliorare la mia qualità della vita.
Gastroscopia gennaio 2023: Dispepsia, sintomi da reflusso.
In terapia con PPI.
EGDS nel 2019: ernia jatale, gastrite erosiva (Ist: HP neg, OLGA 0), diverticolo antrale
Esofago: regolare per calibro e decorso, mucosa regolare; incisura diaframmatica a 45 cm circa dall'AD con giunzione esofago-gastrica a 43 cm circa.
Stomaco: distensibile, residuo modico torbido; mucosa regolare (biopsie per tipizzazione istologica e ricerca HP);
diverticolo antrale ad ampio colletto; piloro pervio.
Duodeno: bulbo e Il porzione regolari.
Durata intubazione/estubazione > 7 min; visualizzata la regione vateriana.
Conclusioni: incontinenza cardiale; diverticolo antrale
Premedicazione: xilocaina spray topico; midazolam 2 mg ev.
Per 24 ore evitare la guida di veicoli e/o altra mansione richiedente un alto grado diattenzione.
spiego in breve la mia situazione clinica.
Ora ho 24 anni ma fin dai 14-15 anni ho sempre sofferto di gastrite/reflusso, controllato molto bene grazie all assunzione continua di omeprazolo 20mg (riuscendo anche a scalarlo a 10mg).
Nel 2019 ho eseguito la prima gastroscopia (consigliata dal gastroenterologo per capire cosa ci fosse, in quanto l' obiettivo era quello di sospendere la pastiglia) con esito: gastrite cronica erosiva, piccola ernia iatale, e valvola non continente, ho proseguito assumendo in maniera continuativa il gastroprotettore dato che appena veniva sospeso soffrivo di forte reflusso.
Intorno a Marzo 2022 però ho iniziato ad avere sintomi (bruciore stomaco/petto, reflusso, gonfiore) in maniera ciclica alterandosi fra loro in 3-4 giorni (solo qualche giornata mi sentivo meglio) ho ripetuto la gastroscopia a gennaio 2023 (che allego) , la situazione in seguito è migliorata fino a ristabilizzarsi come in precedenza non so se grazie all assunzione del lucen al posto dell omeprazolo o poiché finito un periodo di maggior acutizzazione dei sintomi.
Il problema è che sono stato bene fino a 5 mesi fa, periodo dal quale mi ritrovo nella stessa situazione del 2022 nonostante lucen 40mg (suddiviso 20 la mattina e 20 la sera) con sintomi presenti in maniera diversa a seconda della giornata, con solo qualche giornata in cui sto meglio.
Ora su consiglio del gastroenterologo sto assumendo lucen 20 mg la mattina e famotidina 40 mg la sera ma la situazione è invariata.
La mia preoccupazione è quella che gli inibitori non facciano più lo stesso effetto di un tempo (una sorta di tolleranza), per questo stavo cercando di capire come fosse meglio procedere, se aspettare o eventualmente approfondire, anche se ho sempre ricevuto le stesse risposte dai medici.
Io vorrei migliorare la mia qualità della vita.
Gastroscopia gennaio 2023: Dispepsia, sintomi da reflusso.
In terapia con PPI.
EGDS nel 2019: ernia jatale, gastrite erosiva (Ist: HP neg, OLGA 0), diverticolo antrale
Esofago: regolare per calibro e decorso, mucosa regolare; incisura diaframmatica a 45 cm circa dall'AD con giunzione esofago-gastrica a 43 cm circa.
Stomaco: distensibile, residuo modico torbido; mucosa regolare (biopsie per tipizzazione istologica e ricerca HP);
diverticolo antrale ad ampio colletto; piloro pervio.
Duodeno: bulbo e Il porzione regolari.
Durata intubazione/estubazione > 7 min; visualizzata la regione vateriana.
Conclusioni: incontinenza cardiale; diverticolo antrale
Premedicazione: xilocaina spray topico; midazolam 2 mg ev.
Per 24 ore evitare la guida di veicoli e/o altra mansione richiedente un alto grado diattenzione.
Dalla storia clinica e dalla relazione della gastroscopia è ipotizzabile che la gastrite (poco valutabile poiché in corso di terapia con PPI) e la sintomatologia siano subordinati a ritardo di svuotamento gastrico e reflusso biliare duodeno-gastrico, probabilmente condizionato dal diverticolo antrale.
La terapia con PPI per lungo periodo è pressoché inutile - se n'è già accorto - e genera un effetto rebound per cui non riesce a dismetterla.
Posto che sia non-fumatore e che non assuma alcoolici, la strategia percorribile è quella di utilizzare farmaci procinetici (se non ci sono condizioni che ne controindicano l'uso) per un periodo limitato di tempo e in modo corretto, accompagnati da agenti protettivi della mucosa (alginato + acido jaluronico) a dosaggio pieno per almeno un paio di mesi.
La terapia con PPI per lungo periodo è pressoché inutile - se n'è già accorto - e genera un effetto rebound per cui non riesce a dismetterla.
Posto che sia non-fumatore e che non assuma alcoolici, la strategia percorribile è quella di utilizzare farmaci procinetici (se non ci sono condizioni che ne controindicano l'uso) per un periodo limitato di tempo e in modo corretto, accompagnati da agenti protettivi della mucosa (alginato + acido jaluronico) a dosaggio pieno per almeno un paio di mesi.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Utente
Buongiorno e grazie mille per la celere risposta .
Mi consiglia di ripetere la gastroscopia o qualche altro esame ?
Hanno tutti sempre ignorato la presenza del diverticolo, come se non influenzasse sulla mia sintomatologia ..inoltre il mio problema è nella maggior parte dei casi di un reflusso acido (mentre ho letto che quello biliare in teoria e asintomatico .pero sono completamente ignorante in materia) oltre che di bruciore allo stomaco/petto .con gli IPP la mia situazione era migliorata e vivevo normalmente .ora, da mesi, invece è come se avessero un effetto minimo .esiste lo sviluppo di una tolleranza a questi farmaci oppure è peggiorata la mia situazione?
Inoltre secondo lei inserendo dei farmaci procinetici per 2 mesi anche se dovessi migliorare un minimo la sintomatologia in questo periodo il problema ritornerebbe .
Non so come avanzare per cercare una cura che mi permetta di stabilizzarmi .
La ringrazio ancora per la disponibilità.
Mi consiglia di ripetere la gastroscopia o qualche altro esame ?
Hanno tutti sempre ignorato la presenza del diverticolo, come se non influenzasse sulla mia sintomatologia ..inoltre il mio problema è nella maggior parte dei casi di un reflusso acido (mentre ho letto che quello biliare in teoria e asintomatico .pero sono completamente ignorante in materia) oltre che di bruciore allo stomaco/petto .con gli IPP la mia situazione era migliorata e vivevo normalmente .ora, da mesi, invece è come se avessero un effetto minimo .esiste lo sviluppo di una tolleranza a questi farmaci oppure è peggiorata la mia situazione?
Inoltre secondo lei inserendo dei farmaci procinetici per 2 mesi anche se dovessi migliorare un minimo la sintomatologia in questo periodo il problema ritornerebbe .
Non so come avanzare per cercare una cura che mi permetta di stabilizzarmi .
La ringrazio ancora per la disponibilità.
Per l'impostazione di terapia con procinetici le consiglio di affidarsi a uno specialista gastroenterologo che possa seguirla nel tempo.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 342 visite dal 14/11/2025.
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