Dolori retrosternali legati o meno all'esofagite e/o ernia iatale

Da molti anni soffro per dolori retrosternali che si irradiano al braccio sx, collo, schiena e gola, oggetto di mie precedenti richieste. Sono in terapia parimenti da anni con vari farmaci per bloccare la produzione di succhi, ma la situzione non sembra migliorare. Periodicamente ho delle ricadute che durano a lungo, con forti crisi di dolore oppressivo che si accompagnano ad astenia e a volte dispnea, a volte precedute da fortissime fitte al costato che mi lasciano senza fiato.Il tutto avviene di giorno o di notte, a volte al'improvviso e mi fa sentire in pericolo, non tanto per l'intensità del dolore, ma perché mi sembra di morire (e non è panico, poiché a volte la subitaneità è davvero assoluta). Sono andato decine di volte al PS, temendo attacchi cardiaci (ho svolto numerosi esami,anche una TAC, cardiaci e faccio un test da sforzo ogni anno), ma ogni volta non sembrava essere il cuore. Il fatto è che ogni gastroenterologo che ho consultato non ritiene che la mia situazione esofagea (monitorata con gastroscopie) sia tale da dare simili dolori, che hanno peraltro tutte le le caratteristiche di un dolore cardiaco. Oggi, per esempio, dopo aver fatto colazione con the e 2 biscotti, ho avuto una crisi di debolezza mortale mentre guidavo, al punto di arrivare vicino allo svenimento, con formicolii alle dita della mano sx e fitte intercostali e al petto rapide ma assai intense. Dopo una ventina di minuti si è attenuata ma la debolezza persiste. Non so più che strada prendere, ho anche fatto analisi per 5 anni, ma i dolori sembra abbiano proprio una base organica. La mia principale preoccupazione è quella di escludere che si tratti del cuore, dato che ciò mi rende molto vulnerabile e mi limita molto nella mia attività lavorativa. Credete debba sottopormi a una coronarografia? Questo potrebbe essere risolutivo? Oppure c'è qualche malattia poco frequente che ha questi sintomi? non possono continuare con questa spada di Damocle. Grazie.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non credo che tramite Internet si possa dare un ulteriore contributo ala sua richiesta. A me sembrano disturbi legati al reflusso, ma se i gastroenterologi consultati lo hanno escuso non resta che prenderne atto.
Mi pare di capire che le indagini siano state estese anche in ambito cardiologico senza alcun rilievo significativo che giustifichi la sintomatologia. Perchè allora voler sposare a tutti i costi una possibile origine organica ?
Provi a ripostare la sua richiesta con il copia incolla anche in CARDIOLOGIA e successivamente per esclusione in PSICHIATRIA non tanto perchè sia necessario un trattamento psichiatrico ma per una corretta interpretazione dei suoi disturbi anche in chiave psicologica.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com