Gastrite atrofica

Egr.Dottori buongiorno,
premesso che ho familiarità con Ca stomaco,(mia madre è deceduta 20 anni fa)ho eseguito nel 2004 una gastroscopia che evidenziava gastrite cronica con un'ulcera attiva e due cicatrizzate,la biopsia confermò anche la presenza dell'Helicobacter Pilori.Feci la terapia per l'eradicazione con risultato positivo.
Alcuni giorni fa ho fatto una gastroscopia di controllo con il seguente referto:
"Esofago regolare.Giunzione esofago gastrica risalita di 3 cm con importante erniazione della mucosa gastrica a riposo e dopo conati di vomito.Cardias beante.Stomaco con mucosa atrofica in sede antrale:si eseguono biopsie random.Piloro e duodeno regolari.
Conclusioni:gastrite atrofica,ernia iatale"
E'un quadro preoccupante?
Ci sono possibilità di guarigione?
Come mi devo comportare?
Grazie in anticipo
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
non è un quadro preoccupante, ma da tenere sotto osservazione nel tempo con controlli regolari come le indicherà il suo medico curante.
In assenza di sintomi non è necessario assumere farmaci di alcun tipo. Praticherei inoltre degli esami di laboratorio (emocromo e sideremia) per valutare una possibile carenza di ferro e l'opportunità di una integrazione.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
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Egr.Dr.Scuotto,
La ringrazio per la cortese e sollecita risposta.
Ho parlato con il mio medico curante,mi ha prescritto del Pantorc 40 da assumere una volta al giorno per 10 giorni poi un giorno si ed uno no in attesa del referto della biopsia per H.P.
Non ho capito cosa significhi "gastrite atrofica" e "cardias beante",può spiegarmelo lei?
Cosa significa "Stomaco con mucosa atrofica in sede antrale?
E' possibile una regressione dell'ernia iatale?
Se si una dieta alimentare mirata può essere utile a tal scopo?
Mi scusi ma non ho le idee molto chiare.
Ho eseguito poco tempo fa le analisi de sangue e tutto era nella norma.
Se può esserle utile ho 50 anni.
La ringrazio anticipatamente.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
cercherò di rispondere alle tante domande poste.
Gastrite vuol dire infiammazione di parte della mucosa gastrica. Antrale si riferisce alla parte finale dello stomaco, quella che si continua poi con il duodeno.
Atrofica vuol dire che questa parte di mucosa in seguito all'infiammazione cronica non è più in grado di assolvere completamente alle sue funzioni ed è più delicata rispetto alle cause lesive.
Cardias beante significa che la parte iniziale dello stomaco (quella subito a seguito dell'esofago) non tiene ben chiuso il passaggio esofago-gastrico e, in alcune circostanze, può favorire un reflusso di materiale dallo stomaco in esofago.
L'ernia iatale è una condizione che non regredisce spontaneamente ma, se di entità ridotta (come nella stragrande maggioranza dei casi), non è necessariamente causa di patologia (reflusso esofageo e/o esofagite).
La dieta è sicuramente utile nelle condizioni di reflusso, in questo caso vanno eliminate le sostanze che facilitano il rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore (a livello del cardias): menta, cioccolata, grassi, bevande fredde e gasate.
Spero di aver contribuito a renderle la situazione più chiara e, soprattutto, a tranquillizzarla.
Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egr.Dr. Scuotto,
la ringrazio infinitamente per le esaurienti risposte e per la Sua cortesia,ora sono più tranquillo.
Vorrei approfittare ancora un attimo della sua disponibilità per chiederle un ulteriore consiglio:
riguardo all'ernia iatale ho sentito parlare di interventi chirurgici risolutivi in laparoscopia praticati,con ottimi risultati,all'ospedale Maggiore di Bologna.
Nel mio caso temo che,con l'avanzare dell'età,possa verificarsi un peggioramento della situazione dei tessuti "erniati",si può considerare l'intervento chirurgico come prevenzione anche se attualmente non ho sintomi e disturbi tali da richiederlo?
In cosa consiste l'intervento?
Cordiali saluti
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
l'intervento chirurgico per l'ernia iatale da scivolamento ha indicazioni assai ristrette, dunque non si considera come azione preventiva. D'altra parte non vi è dimostrazione di conseguenza tra presenza di ernia iatale e reflusso, ne abbiamo solo la concomitanza in diversi casi. Qualora fosse necessario, l'intervento per via laparoscopica è la soluzione ottimale in termini di rischio/beneficio: esso consiste nell'attrazione in addome del segmento erniato e nella successiva fissazione (i colleghi chirurghi mi perdoneranno l'eccessiva semplificazione a scopo divulgativo).
Cordiali saluti.
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