Colite, colite spastica o che?

Da circa 6 mesi oramai ho cominciato a presentare alcuni problemi digestivi, inizialmente sembrava essere gastrite, che ho curato con un antiacido prescittomi dal medico, l'ho preso per circa 2 mesi, insieme ad una dieta base eliminando le cose principali come Grassi, agrumi, caffè, fritti, ecc.
naturalmente in questa fase soffrivo motlo di reflusso e bruciori di stomaco.
Tutto sembrava andare bene quando, appunto ho smesso di prendere questi antiacidi perchè cominciavo ad avere forti dolori all'intestino, su tutto l'addome da sinistra a destra e facevo fatica ad andare in bagno.
Questi dolori sono andati avanati ancora fino ad oggi, mi sono fatto una gastroscopia per tranquillità e il medico mi ha ribadito che era una semplice gastrite, di stare attendo al mangiare e di fare attività fisica, sostanzialmente dicendomi che era tutto dovuto allo strees.
Adesso ne sto soffrendo ancora, il dolore a volte è stabile ma a volte ho dei picchi alti e ho la sensazione di dover andare al bagno spesso e produco spesso motlo gas.
In questo momento mi prendo una boccetta di enterolactis ogni mattina, sto riprendendo un minimo di attività fisica.
Fumo circa 20 sigarette al giorno, volevo capire se c'è un collegamento dato che ultimamento sto notando che quando per un po non fumo il dolore si calma e poi ritorna appena mi fumo una sigaretta.

Grazie per la disponibilità
Alessio

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 205 65
Gentile signore,
la correlazione che ha potuto notare nel suo organismo è ampiamente descritta in letteratura medica. L'abitudine al fumo esercita molteplici attività sul tratto gastrointestinale tra le quali la ipersecrezione acida gastrica e la stimolazione della peristalsi intestinale. Ambedue questi effetti possono essere fattori scatenanti i sintomi che ha descritto. Pertanto è consigliabile nel suo caso astenersi dal fumo per ottenere giovamento più durevole che con l'ausilio temporaneo di farmaci.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.