Sospetta colite ischemica

Buongiorno.
Vi chiedo un consulto perché non riesco ad avere risposte chiare.
All’incirca tre settimane fa mi sono svegliata improvvisamente di notte con forti dolori addominali che inizialmente mi hanno fatto pensare a una crisi di colite. In realtà il dolore non accennava a diminuire anche dopo aver evacuato, e peggiorava facendomi preoccupare in quanto comparivano con le feci anche sangue e muco. A seguito di visita al pronto soccorso con flebo di antidolorifico, non è emerso nulla a livello di analisi del sangue, ecografia e radiografia dell’addome. Mi sono sottoposta a colonscopia il cui esito è stato “sospetta retto colite ischemica” in quanto era presente un tratto di 15 cm molto infiammato nel colon. Preciso che non faccio uso di farmaci e pillola anticoncezionale. L’esito della biopsia sul tratto infiammato a quanto dettomi non ha confermato con certezza la diagnosi (“mucosa colica lievemente edematosa e infiammata”). Ho fatto anche degli esami del sangue per verificare il rischio trombosi (un paio di anni fa avevo fatto l’esame dell’antitrombina che risultava regolare), ma ne sto aspettando l’esito. Attualmente sto seguendo una terapia con il Pentacol 800 (3 compresso/giorno): non ho più rilevato sangue visibile già dal secondo giorno dall’inizio della situazione, ma ho ancora spesso dolori addominali con tensione e sensazione di gonfiore in particolare da quanto assumo il Pentacol.
L’infiammazione rilevata può essere legata a qualche altra patologia? Aggiungo ancora che il giorno antecedente all’episodio di inizio avevo mangiato della pasta con un sugo che mi pareva acido e un alimento piccante.

Grazie per l’attenzione e per la risposta.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
E' difficile esprimere un giudizio a distanza, tuttavia la colite ischemica alla sua eta', seppur non impossibile, sarebbe un evento eccezionale, presnetandosi in genere in eta' avanzata. Credo che altre possibilita' vadano prese in considerazione ed una rivalutazione specialistica potrebbe aiutare a chiarire la situazione. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it