Ricanalizzazione ileostomia dopo perforazione

Gentilissimi dottori,
sono affetta da morbo di Crohn da luglio, fortemente stenosante. Alla sospensione della terapia cortisonica occlusione e successiva perforazione intestinale, peritonite, sepsi. Operata d'urgenza il 15 settembre 2012 vengono resecati 29 cm di ileo e 12 di cieco, con confezionamento di ileostomia laterale di protezione. Ad oggi sto benissimo, mi sono ripresa del tutto dall'intervento e tutti i valori (globuli bianchi da 47.000 a 8000) compresi PCR e VES sono nella norma. Eseguo il 23 ottobre clisma opaco da ano e da stomia, che garantisce la tenuta e l'ampiezza dell'anastomosi. Mi viene quindi programmato intervento di ricanalizzazione per venerdì 2 novembre. Sono molto spaventata di questo secondo intervento, credevo fosse una sciocchezza invece dalle parole del chirurgo mi è sembrato di capire che sarà di difficile ripresa, piuttosto delicato. Le mie paure sono fondate? Quali rischi ci sono? E' troppo presto per essere ricanalizzata? All'inizio avevano detto tre mesi d'attesa ma è passato solo un mese e mezzo, dicono di voler far presto perché ho solo 19 anni e a quest'età è meglio così. Dopo l'intervento si prospetta inizio di terapia con azatioprina. Grazie in anticipo!
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
In effetti il tempo medio di attesa per la ricanalizzazione si aggira intorno ai tre mesi ed è legato ai tempi di guarignione dei tessuti coinvolti nella flogosi.
Non è semplice giudicare a distanza una situazione clinica complessa (a causa dele complicanze) come la sua.
Ill Crohn è contraddistinto, a volte, da recidive e re-stenosi nelle zone di intervento e, probabilmente, il suo chirurgo voleva informarla di queste eventualità.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
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