Ferritina 590,65 con range 22-400

Gentile dottore,
Nel 1964 ho avuto una epatite mal curata inizialmente(mi curavano per i dolori reumatici),poi sono guarito ma, da allora, le mie transaminasi sono risultate sempre alterate(circa il doppio dei valori di riferimento). Diventato adulto,ho effettuato piu' volte i marker dell'epatite e sono risultati tutti negativi tranne quello relativo all'epatite A(IGG positive segno di pregressa epatite) .Nel 2003, a seguito di broncopolmonite, ho effettuato una lunga cura di cortisone e, stranamente, i valori delle transaminasi sono divantate normali con un loro leggero incremento negli anni.4/2008, a seguito dolore al fianco dx faccio una ecografia da dove si evidenzia un fegato nromale nella struttura e nella grandezza ma con alto grado di steatosi(steatosi non evidenziata nel 2003 con precedente eco)e un calcolo nel lume della cistifella(che risulta allungata) di 10mm.Faccio le analisi.Fosfatasi alc.73u/l range 53-128, g.g.t. 54 range 0-38, got 26 range 0-35, gpt 43 range 0-41, bilirubina tot. 1,73 range <1,2 diretta 0,37 range<0,25 ind.1,36.sideremia 132 range 40-168, colesterolo trigliceridi nella norma, ves, pcr negative, emocromo o.k. tranne emoglobina 16,7 con valore max. 16. FERRITINA 590,65 con range 22-400.
IL medico generico dice di non preoccuparmi per questo valore alterato(causato dal grasso?), voi che ne pensate? Purtroppo non ho un precedente di riferimento.E, secondo voi, perchè da 40 anni ho dei valori delle transaminasi alterate se ho avuto solo l'epatie A? Devo preoccuparmi? N.B. bevo un bicchiere di vino al giorno, mangiavo, fino ad ieri, molti dolci e formaggio, mangio poca carne rossa, non son obeso(altezza 1,68 peso 74Kg, struttura robusta).

Grazie
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Dr. Paolo Montalto Gastroenterologo 41 2
Carissimo,

non è certo un valore di ferritinemia alterato che deve preoccupare.
Sinceramente da quanto lei afferma non è chiara la genesi dell'epatite pregressa e delle alterazioni degli indici epatici. Potrebbe essere tutto correlabile ad una forma di steatoepatite, però penso sia corretto anche indagare la presenza di una eventuale predisposizione genetica all'emocromatosi, patologia determinata dall'accumulo di ferro.
Se la ricerca del gene dell'emocromatosi fosse negativa (e non ci sono pregresse infezioni virali a parte la HAV) direi che la via giusta è una dieta ipocalorica, con esercizio fisico aerobio e limitare l'uso di alcolici.

Un saluto,

Dr. Paolo MONTALTO
Paolo.Montalto@libero.it

Dr. Paolo Montalto
Spec. in Gastroenterologia/Endoscopia Dig
Ospedale Ss. Cosma e Damiano (Pescia, PT, Az. USL 3 Toscana)
Paolo.Montalto@libero.it