Epatite b cronica, interferone, cure alternative o semplice follow up?

Gentile dottore, ho 39 anni e in autunno del 1996, in seguito a controlli per la prima gravidanza, ho scoperto di essere HBSAG positivo. I marker dell'epatite sono i seguenti:

HBSAG Positivo
Anticorpi anti HBS Igv Assenti
Anticorpi Anti HBC IgG presenti
Anticorpi Anti HCV IGG Assenti

Sino al 2002 risultavo negativa per HBV-DNA, dal 2002 al 2012 nessun altro accertamento.
Ad aprile 2012 riscontro di positività per HBV-DNA; 549000 u2/ml; successivi controlli per HBV-DNA mostrano un calo della carica virale (fra 38600 a 56200 u2/ml) con transaminasi controllate mensilmente sempre nei limiti di norma. Ecografia negativa. Ora il medico mi ha suggerito di controllare AST e Alt e HBVDNA quantitativo a settembre, e poi valutare eventualmente ad ottobre di iniziare una terapia con interferone pegilato, o se proseguire con il follow up. Conosco gli effetti collaterali dell'interferone, molto pesanti, non ci sarebbe qualche altra cura? Ho sentito parlare dell'ozonoterapia, e di come molte persone siano guarite dall'epatite C, che è ancora più aggressiva della B, me la consiglierebbe e dove potrei eventualmente farla, abitando nella provincia di Venezia? Oppure mi consiglierebbe di intraprendere una terapia così aggressiva come l'interferone, non avendo nessun disturbo, oppure continuare con il follow up, nonostante i valori di replicazione virale così alti?
Grazie e Cordiali saluti.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29.1k 1.1k 12
Cara amica, il paragone con l'HCV non ha alcun senso (HBV è un virus a DNA mentre l'HCVè ad RNA).
Il trattamento della epatite cronica da virus B risente poco dell'interferone.
Si possono utilizzare altri farmaci ma il trattamento deve essere fortemente personalizzato.
Le consiglio una visita da un epatologo per la scelta della migliore terapia!
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio tantissimo per la tempestiva risposta. Il medico che mi ha consigliato di iniziare l'interferone ad ottobre è proprio un epatologo o gastroenterologo (è la stessa cosa?), e anche facendo ricerche in internet sembrerebbe che l'interferone fosse l'unico farmaco in grado di guarire dall'epatite cronica. Lo specialista mi ha detto che altri farmaci (sotto forma di pastiglie) vanno usati eventualmente dopo aver tentato la cura con l'interferone. Magari ci fosse qualcos'altro, magari meno aggressivo! Solo che non so a chi rivolgermi! Potrebbe gentilmente darmi il nome di qualche bravo specialista nel triveneto, sempre se è possibile per lei dare queste informazioni pubblicamente, grazie di nuovo e cordiali saluti!
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29.1k 1.1k 12
Non conosco epatologi nel triveneto.
Solo chi ha un quadro completo delle sua situazione clinica potrà decidere la terapia più appropriata.
Tenga conto che una epatite B cronica non si "negativizza" con facilità!
Resto a sua disposizione!
Cordialmente!
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Utente
Utente
La ringrazio. Ad ogni modo pensavo che l'interferone fosse l'unica terapia efficace, adesso lei mi dice che non è così, e mi sento ancora più confusa, anche perchè l'epatologo che mi ha visitata mi ha detto che non ci sono altre cure, e anche sul web non trovo niente. Mi sembra di capire che guarire sarà quasi impossibile, e se devo tentare cure inefficaci e pesanti per poi non avere nessun risultato preferisco rimanere come sono, sperando di non avere gli effetti collaterali della malattia, che mi sembra di capire sono molto gravi, cirrosi e carcinoma del fegato. Ad ogni modo proverò a sentire il parere di un altro medico, la ringrazio di nuovo.

Cordiali saluti!
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29.1k 1.1k 12
Gentile amica, per brevità mi sono forse spiegato male.
L'interferone determina una risposta positiva in 1/3 al massimo dei trattati.
Ove non riesca (ovvero nella maggior parte dei casi) si può tentare un approccio con altri farmaci.
Le confermo che è una infezione non facilissima da trattare.
Si affidi, comunque ad uno specialista che potendola visitare potrà valutare al meglio le opzioni terapeutiche!
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Utente
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Grazie mille gentile dottore, e cordiali saluti!