Colite a seguiti di uso di aniinfiammatori.

Salve dottori,
a seguito dell'uso di antinfiamatori (circa 6/7) mi è comporsa una forma di colite che ancora tarda a scomparire.
Ho consultato un internista, abbiamo fatto due tentativi di cura, il primo con con Spamomen somatico, l'altro con Debridat 150mg cappusele molli, senza alcun nessun esito posito.

Sia questo internista, sia un altro che ho consultato, dicono che si trati di colite nervosa, dovuta a stress.

1) Chiedo a voi cos'altro posso fare?

2) Se uso integratori alimentare e/o i fementi lattici oppure altri integratori, possono ralmente aiutarni a risolvere il problema ?

grazie, saluto cordialmente.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 663 233
Quali sono i suoi sintomi? Qunato tempo e' passato dall' assunzione di antinfiammatori? Ha eseguito una colonscopia? Le risposte a questi quesiti in accordo col medico che la segue potranneo servire a definire meglio e possibilmente a risolvere il rùprobema. Auguiri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Buonasera,
scusi dottore, sono stato decisamente troppo sintetico.

I sintimo sono: 1) feci alterate, di colore chiaro, poco compatte o diarrea, che in questo periodo si alterna con qualche giorno di quasi normalità e poi ritorna la diarrea; 2) bocca secca/amara al risveglio; 3) l'internista, sotto la palpazione ha riscontrato (solo ed escusivamente) dolonza al tratto discendente del colon. Che in realta prima era chiaramente avvisabile anche da me, e senza neanche premere sulla zona, ora invece è passato.

L'ultima assunzione di antinfiammatori invece risale a marzo, 6/7 mesi fà.

Ho eseguito una ecogorafia dell'addome, dalla quele è emerso un quadro in perfetta norma.

In merito alla colonscopia, mi è stata consigliata <<ma solo come forma di tranquillante>> da entrambi i medici che ho consultato, essi si dicono certi che da questo esame non emergerà nulla.
Ma devo dire che la cosa mi terrorizza, mi aggito e mi viene l'ansia solo al pensiero di dover fare questa cosa.... Quindi non la voglio fare, sono anche terrorizzato dai rischi legati a questo esame, (4x1000 di riscio condagio malattie, 1x100 rischio perforazione dell'intestino).

Ringraziando per il tempo che ci dedicate, saluto cordialmente.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 663 233
Il tempo trascorso e i sintomi riferito non orientano in prima ipotesi verso una colite da infiammatori, credo sia opportuno rifare col suo medico il punto della situazione valutando altre ipotesi.
[#4]
dopo
Utente
Utente
gentile Dottor Andrea Favara,
come da Lei suggerito oggi sono stato dal mio medico, per cercare di "rifare il punto dlla situazione".
Ma questi mi ha ripetuto che si tratto di una "semplice colita".
E per una indagine più generica sul quadro clico mi ha prescritto esami del sangue e delle urine. Che sono pure andato a fare.

Come dicevomo, sono indagine generiche, quindi Le chiedo se può cortesemente lasciare qui qualcuna delle Sue "ipotesi" di patologia, in modo tale che io possa richiedere la (o le) visata/e specialistica/he più congrua alla sintomatologia da me accusata. Con l'intento di poter cominciare ad indagare in una direzione più o meno probabile.

certo della Sua cortese e ulteriore disponibiltà, saluto cordialmente.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 205 65
Gentile signore,
il quadro clinico esposto non si accorda con la diagnosi di colite da antinfiammatori, come già segnalatole dal dott. Favara. Inoltre i colleghi che l'hanno visitata hanno posto l'orientamento diagnostico di una sindrome del colon irritabile. In relazione a ciò - e rispondo al suo primo post - può assumere, per agevolare il ripristino della flora batterica intestinale, dei fermenti lattici o dello yogurt. Ma è fondamentale una interferenza nello stile di vita e nelle condizioni ansiogene (rilevate dai colleghi). A questo punto la consulenza specialistica "più congrua" (per usare le sue parole) può essere in ambito psicologico per fare un punto globale della situazione e decidere l'eventuale percorso terapeutico da affiancare.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Utente
Utente
grazie Dr. Scuotto,

è stato molto diretto, sia nel rispondere alla quesito da me posto, che nel dare una consiglio globale sulla richiesta di consulto.

saluto cordialmente
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