Gastroprotettori

Buongiorno.
Per curare un'infiammazione muscolare alle spalle che fin'ora non passa, la mia dottoressa mi ha prescritto una cura di tre settimane con cortisone (bentelan 1 mg due al giorno, l'ultima settimana una al giorno).
Questa cura la sto seguendo già da una setiimana.
Mi ha consigliato l'uso di un gastroprotettore, io in casa avevo già lansoprazolo 40mg, e chiedendo consiglio in farmacia mi hanno detto che va bene. Ne prendo una al giorno, al mattino a digiuno.
Ora l'ho finito e dovrei ricomprarlo.
Chiedo a voi però se un uso prolungato di tali farmaci può generare altri problemi (ho letto che è un inibitore della pompa protonica). Cosa significa praticamente?
Fin ora comunque non c'è stato nessun problema, mi riferisco a effetti collaterali letti sul bugiardino.
Grazie.

Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 202 65
Gentile signore,
colgo l'occasione dalla sua domanda per un chiarimento di ordine generale - a beneficio dei molti lettori del sito - sull'uso dei farmaci inibitori di pompa quali il lansoprazolo.
Premesso che sono farmaci di impiego relativamente tranquillo in quanto hanno scarsi effetti collaterali a breve termine e nessuna pericolosità nell'impiego a lungo termine, si tratta pur sempre di farmaci. Per di più di farmaci non autoprescrivibili, ma che richiedono la presentazione di ricetta medica!
E' invalso l'uso scorretto di chiamarli gastroprotettori perchè hanno azione inibente sull'acidità gastrica, che in alcune circostanze patologiche esercita azione aggressiva sulla mucosa.
Non è questa sicuramente la sede per discutere in senso accademico la necessità della terapia propostale, ma è sicuramente importante che il medico curante (qualsiasi medico) si assuma la responsabilità della prescrizione (ricetta scritta, non consiglio a voce), che il farmacista si assuma la responsabilità di concedere il farmaco su richiesta medica, che il paziente si assuma la responsabilità di pretendere un operato corretto.
Ciò detto, tornando al "pratico", il dosaggio mi sembra eccessivo.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Per dosaggio eccessivo lei si riferisce al cortisone o al lansoprazolo?
Nel caso, per una protezione gastrica, cosa consiglia?
Grazie.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 202 65
Gentile utente,
ovviamente non mi riferivo alla terapia cortisonica, la cui indicazione è dosaggio sono stabiliti dal medico che l'ha visitata, ma al lansoprazolo per il quale la dose raccomandata è di una cp da 15 mg al dì, come da foglietto illustrativo del farmaco.
Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Capisco.
Quindi come posso fare?
Andare in farmacia a chiedere se mi danno il medicinale a dosaggio inferiore?
Vorrei approfittare ancora un attimo della sua disponibilità.
Sono due o tre mattine che mi sveglio con la vescica molto gonfia ed un bisogno impellente di urinare.
Quest'ultima notte in particolare, avendo dormito molto poco, ogni 30-40 minuti avvertivo il bisogno di andra ein bagno e urinavo.
Siccome non mi è mai successo, molto raramente mi sveglio la notte per andare in bagno e al mattino è tutto normale, senza forti stimoli.
A cosa può essere dovuto questo eccesso di produzione di urina?
Può essere collegato all'uso del cortisone? O può essere correlato al fatto che da un po' di tempo mi faccio delle tisane per andrare a dormire?
So che questa domanda avrei dovuto più opportunamente postarla nella facoltà di urologia, ma spero mi possa comunque aiutare.
Grazie
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 202 65
Gentile signore,
per la prima domanda ribadisco che la prescrizione di lansoprazolo (o altro) deve farla il suo medico, successivamente si recherà in farmacia.
Per la questione urinaria è possibile che un carico notevole di liquidi (non so che voume abbia la tisana che assume prima di andare a letto) possa determinare un aumento della quantità di urina. Se l'episodio dovesse ripetersi nuovamente (senza tisana) le consiglio di praticare una glicemia e una urinocoltura.
Cordiali saluti.