Di 44 anni che da un anno soffre di groppo in gola, secchezza di bocca e gola notturna, ho leggero
gent.mi medici, sono una donna di 44 anni che da un anno soffre di groppo in gola, secchezza di bocca e gola notturna, ho leggero relusso. Trattata con tantissimi farmaci nn ho ottenuto i risultati sperati, il mio gastroenterologo mi ha consigliato una vista all'orl........Tutto perfetto, ma visita con specchietto...Mi chiedo nn è eil caso di fare una fibroscopia? E in caso di risposta affermativa(essendo molto ansiosa e paurosa)mi potete consigliare qualche specialista ,a BARI,che sia bravissimo? E nn mi faccia sentire nulla? Vi ringrazio anticipatamente per il Vs aiuto.
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Dr. Alessandro Scuotto
Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo
6.7k 204 65
Gentile signora,
l'opportunità di un'indagine strumentale, nella gestione del'iter diagostico, è più facilmente rilevabile nel corso della visita medica, che non in una consulenza virtuale online. Suppongo che lo specialista ORL abbia avuto modo d considerare questa eventualità e, se l'ha scartata, lo ha fatto in seguito ad un ragionamento clinico.
La sua sintomatologia si accorda con la diagnosi di malattia da reflusso esofageo, ma non ho compreso se tale diagnosi è stata confermata con endoscopia digestiva. La parziale efficacia della terapia medica, che lei riferisce con tantissimi farmaci, richiede una valutazione dello stato della mucosa gastroesofagea. Inoltre, al trattamento farmacologico (a maggior ragione nei casi di risosta insoddisfacente alla terapia) vanno associate le variazioni comportamentali idonee alla riduzione del reflusso acido: innalzamento della testata del letto (circa 20 cm), eliminazione di alcuni alimenti favorenti il rilassamento dello sfintere sofageo inferiore (cioccolata, menta, cibi grassi, bevande gasate...), astensione dal fumo, gestione dello stress psichico (con l'aiuto di un competente).
Cordiali saluti.
l'opportunità di un'indagine strumentale, nella gestione del'iter diagostico, è più facilmente rilevabile nel corso della visita medica, che non in una consulenza virtuale online. Suppongo che lo specialista ORL abbia avuto modo d considerare questa eventualità e, se l'ha scartata, lo ha fatto in seguito ad un ragionamento clinico.
La sua sintomatologia si accorda con la diagnosi di malattia da reflusso esofageo, ma non ho compreso se tale diagnosi è stata confermata con endoscopia digestiva. La parziale efficacia della terapia medica, che lei riferisce con tantissimi farmaci, richiede una valutazione dello stato della mucosa gastroesofagea. Inoltre, al trattamento farmacologico (a maggior ragione nei casi di risosta insoddisfacente alla terapia) vanno associate le variazioni comportamentali idonee alla riduzione del reflusso acido: innalzamento della testata del letto (circa 20 cm), eliminazione di alcuni alimenti favorenti il rilassamento dello sfintere sofageo inferiore (cioccolata, menta, cibi grassi, bevande gasate...), astensione dal fumo, gestione dello stress psichico (con l'aiuto di un competente).
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
dopo
Utente
Gent.mo dott. Scuotti prima di tt vorrei ringraziarLA x avermi risposto. Dall'endoscopia nn è risultato nulla (fatta a fine 2005), ma l'anno scorso è risultato un "saltuario reflusso esfageo pur in assenza di una chiara ernia iatale da scivolamento"effettuando i rx con il bario.LE rinnovo i miei rigraziamenti e i saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 25/02/2009.
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