Calcoli biliari: intervento si o no

Buonasera.


Sono un ragazzo di 35 anni, 96 di peso e 1.93 di altezza.
No patologie in corso.


Vi espongo il mio dubbio.


Sono stato ricoverato per una settimana, dopo febbre a 40, dolori alla bocca dello stomaco, vomito, brividi.


Ho fatto la endoscopia, dove mi hanno tolto delle pietre (colesterolo), trovato del fango, ed altre pietre nella vescica biliare, vescica no dilatata.


Sono uscito dall’ospedale con la diagnosi di pancreatine acuta.


Il mio passato culinario di cibo spazzatura abnorme, mi ha presentato il conto.


Mi hanno dato come medicamento il ursochol 150 mg (vivo in Spagna, Barcellona) per sciogliere queste pietre.


Ho visto che questo medicamento lo prescrivono quando la vescica biliare è funzionante, ed anche quando le pietre sono fatte dì colesterolo.


Dopo 1 settimana post ricovero sono in perfette condizioni, 0 dolori, niente.


Mangio pochissimi grassi (rimango sempre sotto i 10 gr di grassi al giorno, no fritti, no carne, no salumi, praticamente 0 proteine animali (mangio tanta frutta e verdura con tantissima acqua lontano dai pasti.


La mia domanda è: In qualche modo secondo voi potrei evitare l’intervento?
Oppure corro dei rischi?

Se fossi un vostro parente stretto, cosa mi consigliereste?


Grazie a tutti.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Mi scusi, ma credo che ci sia una imperfezione. I calcoli erano ( sono ) nella colecisti e/ o nella via biliare ( il coledoco ) ? Per via endoscopica si possono togliere solo quelli nelle vie biliari. Di solito, in caso di pancreatite, negli Ospedali viene tolta la cistifellea. Organo che - se conteneva calcoli - ha perso la sua funzione principale, che è quella di concentrare la bile. Per favore, si spieghi meglio.

Prof. alberto tittobello