Genetica

Buongiorno sono un papà di 3 piccoli.
Un bimbo di 6 anni e 2 gemellini di quasi 3 anni.
La faccenda è molto complessa e i dubbi che esporrò son venuti fuori "casualmente" come se avessi preso coscienza di cosa non so, sta di fatto che sono dubbi che non mi permettono di vivere serenamente e ho serie difficoltà e paura ad affrontare questi dubbi.
Mi spiego.
Nel dicembre 2018 mia moglie è rimasta incinta e un mese dopo a seguito di ecografia scopriamo che è una gravidanza gemellare bicoriale biamniotica.
Fine giugno 2019, parto prematuro nascono due maschietti M e F.
Dopo periodo in Tin tornano a casa.
Fortunatamente nessun problema.
I gemelli sono completamente diversi non si assomigliano.
Uno biondino più gracile (come la mamma) uno un po più robusto, bruno (generalmente come me).
Gruppo sanguigno dei piccoli M con A negativo e F con 0 negativo.
Padre 0 positivo e madre A positivo.
Già quello è un dubbio.
A dir la verità sono dei tratti somatici che mi lasciano perplesso.
Il principale è che F ha la fossetta nel mento, che a quanto ne so è un carattere dominante che dovrebbe esser tramandato dai genitori.
Ma io e la mamma non ce l'abbiamo completamente neanche un accenno.
Sempre F ha delle fossette nel fondoschiena e non ce l'abbiamo be io ne la mamma.
Inoltre F ha una fossetta nello sterno.
Idem non ce l'abbiamo ne io ne la madre.
E anche i parenti più prossimi quali Nonni Zii e cugini non hanno questi tratti somatici.
Anche il gemellino M, seppur noto delle somiglianze a me, ha una fossetta nello sterno di cui ne siamo sprovvisti.
Ovviamente mi sono informato su internet, anche se è sbagliato, ed ho appreso che tutte queste particolarità generalmente si ereditano dai genitori.
E da lì son sprofondato in una voragine di paure e dubbi che non mi permettono di essere un buon padre e prendermi più cura di loro.
Ebbene ho paura di non essere io il padre biologico dei bambini.
Questa paura/dubbio è stata alimentata dalla scoperta di messaggi teneri, anche se assolutamente espliciti, della madre con un suo collega di lavoro.
Onestamente ne ho parlato con la moglie, in quanto non riesco a tenermi le cose dentro e ovviamente lei giura e spergiura che son tutte mie fantasie.
Da tanto tempo ho cercato di fare un test di paternità informativo (quello che si ordina online) che dicono sia cmq affidabile e sicuro, ma mi son sempre fermato perché ho paura di scoprire una brutta anzi bruttissima verità.
Ad oggi sto male psicologicamente non riuscendo a superare questa situazione.
Chiedo a Voi medici ed esperti genetisti se realmente questi tratti somatici dei bambini giustificano queste mie paure.
Vorrei solo vivere sereno ma non riesco ad andare avanti.
Chiedo il Vostro parere e accetto consigli.
Grazie a chi mi vorrà ascoltare
[#1]
Dr.ssa Stefania Zampatti Medico genetista 472 14 1
Gentile utente,

vorrei iniziare segnalandole che i gruppi sanguigni sono assolutamente compatibili con la sua paternità biologica, il fattore Rh positivo è dominante sul negativo: ogni individuo ha due caselle di informazione, se in una è presente l'informazione "positivo" e nell'altra l'informazione "negativo" l'individuo è di gruppo positivo. Ciò significa quindi che due genitori positivi possono avere un figlio negativo, nel caso in cui entrambi trasmettono l'informazione "negativo". Passando invece all'aspetto fisico, ci sono moltissimi motivi per cui alcune "caratteristiche" possono vedersi meno o scomparire del tutto: l'essere sovrappeso o al contrario l'avere un fisico particolarmente sportivo possono mascherare alcune caratteristiche, che invece sono più evidenti nei neonati (che hanno una distribuzione del grasso e una muscolatura tipici della loro giovanissima età). Ciò detto, invece di pensare a possibili test di paternità informativi (non approvati dalla normativa italiana), le suggerirei di considerare la paternità nel suo complesso e non soltanto come contributo biologico.

Cordialmente

Dr.ssa Stefania Zampatti
-
I consulti online forniscono soltanto indicazioni, non sono sostitutivi della consulenza genetica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Zampatti, innanzitutto la ringrazio tanto per la sua risposta. Ci tenevo a precisare che la mia priorità non è esclusivamente aver la certezza della paternità biologica. Assolutamente. Più che altro la conferma di detta paternità per me sarebbe un modo, o meglio uno "strumento" per essere un papà e non un "padre", migliore. Può comprendere che tali dubbi, che ovviamente per natura non "sfiorano" le madri, per un padre puo' essere motivo di forte malessere psicologico. E le assicuro che non è egoismo. Soprattutto se alla base di tali dubbi vi è un trascorso coniugale un po' difficile e non voglio entrare nei dettagli. Queste paure, purtroppo, che lei ci creda o no, mi fanno sentire un padre a metà. Ovviamente tali paure scaturiscono da una lettura di alcuni punti della genetica secondo Mendel. Tra cui leggevo in particolare che la fossetta del mento è un carattere ereditario dominante e che viene trasmessa da un genitore che ha tale carattere dominante. Come le ho detto ne io ne la madre ne i parenti prossimi hanno questa particolarità. E anche le altre particolarità fisiche non presenti ne nella madre che nel padre mi lasciano perplesso. Gentile Dott.ssa ho afferrato benissimo il senso della sua risposta, ma sappia che tali dubbi non nascono da un cieco egoismo ma dalla voglia di avere delle certezze e di sentirsi un papà al 100% come del resto una madre , così come meritano i miei piccoli. Grazie tante se mi Vorrà rispondere.
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