Ictus cerebrale ha colpito mio padre
egr.professori il 09-07 con mia grande paura ho ricevuto la notizia molto triste che mio padre e' stato colpito da ictus cerebrale forse il piu' brutto perche' da quel triste giorno non si e' piu' ripreso, anche con tutto l'amore dei suoi 9 figli che gli possano dare. ha passato 1 mese alla neurologia di via la loggia a PALERMO dopo questo tempo lo hanno trasferito per la riabilitazione a mistretta al centro maugeri ma avendo problemi di respirazione e la frequenza del cuore bassa (38 battiti al minuto)dopo 1 settimana impegnandoci noi figli a cercare dove trsferire mio padre in qualche ospedale di cardiologia avendo conoscenza con qualche medico hanno trovato 1 posto alla cardiologia del policlinico di palermo in terapia intensiva essendo stato valutato in monitoraggio che il cuore stava bene(NON C'ERA bisogno del plaecemaker) ora lo vogliono dimettere per portarlo a casa ma noi con tutto quello che gli possiamo dare non potremmo mai essere in grado di curarlo(ha probemi di respirazione,il muco nella trachea e' si deve aspirare,non e' in grado di andare in bagno e indossa i pannoloni non e' in grado di mangiare perche' mangia con il sondino, non parla,tutto il lato sinistro non lo muove, e' sempre assente, non puo'camminare e' sta' sempre abbattuto) cosa si puo' fare con una situazione del genere? cerchiamo di portarlo in qualche clinica e ci dicono che puo' fare degenza per 4-5 giorni come voi credo possiate constatare e' una cosa abbastanza lunga che cosa possiamo fare per prolungargli la vita senza pero' soffrire, ha 78 anni ed e' nostro padre. grazie distinti saluti
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Gentile Signore,
solo ora posso rispondere al suo drammatico appello. Purtroppo situazioni come quella che state vivendo voi ora, non sono rare. Il povero papà necessita di assistenza cronica di tipo infermieristico e spesso non si trovano strutture adatte a questa necessità. Io penso che la cosa migliore sarebbe avere la possibilità di tenere il vostro caro a casa e farlo assistere da personale in forma di assistenza domiciliare integrata. Dovreste consigliarvi con il vostro medico di base e con l'assistente sociale di zona. Mi auguro che possiate trovare adeguate risposte.
Cordialità
solo ora posso rispondere al suo drammatico appello. Purtroppo situazioni come quella che state vivendo voi ora, non sono rare. Il povero papà necessita di assistenza cronica di tipo infermieristico e spesso non si trovano strutture adatte a questa necessità. Io penso che la cosa migliore sarebbe avere la possibilità di tenere il vostro caro a casa e farlo assistere da personale in forma di assistenza domiciliare integrata. Dovreste consigliarvi con il vostro medico di base e con l'assistente sociale di zona. Mi auguro che possiate trovare adeguate risposte.
Cordialità
www.vascolaresacco.it
www.sinergiemediche.it
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