Cea alta

mia madre 10 anni fa ha operato dei polipi al colon retto senza bisogno di applicare alcuna terapia successivamente, al controllo dei marcatori tumorali è risultatsa sempre negativa ma dalle ultime analisi il marcatore cea risulta a 34 mentre gli altri marcatori sono nella norma. quello che vorrei capire è se tale marcatore può alzarsi anche con patologie delle ossa, tipo artrosi croniche oppure con transaminasi lievemente alterate e inoltre se la ricerca del sangue occulto nelle feci è da considerarsi importante oppure cercare altrove
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo

Gentile Utente,
ho ribadito in altri consulti che la pratica di usare i marcatori tumorali disponibili attualmente di routine per fare prevenzione, è inutile e genera ansia e spreco di soldi.
Tranne il caso del PSA validato come indicatore di "patologia prostatica".

Non dice quanti anni abbia sua madre, ma se dieci anni fa è stata sottoposta a colonscopia operativa per asportazione di polipi, buona norma vuole che almeno ogni 3 - 5 anni sua madre esegua una colonscopia di controllo.

Il dosaggio del CEA o del CA19.9, non trattandosi di un follow up di un carcinoma intestinale che esprimeva questi markers tumorali, serve a nulla!

Il CEA è sensibile a tante variabili: anche una banale infiammazione delle vie respiratorie o dell'apparato digerente e molte altre cause possono farlo aumentare!

La ricerca del sangue occulto su tre campioni è un utile esame di screening ma se sua madre ha già avuto polipi intestinali lo ritengo personalmente poco utile.
Cordialità

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dopo
Utente
Utente
grazie infinite per la risposta,mi scusi se ho omesso l'età che è di 87 anni compiuti il prossimo 23 marzo, quindi lei ritiene che l'esame piu giusto da fare sarebbe la colonscopia, quello che vorrei capire è come ci si comporta di solito quando viene diagnosticato un tumore al colon ,o all'intestino in genere in persone cosi anziane, voglio dire è consigliabile l'intervento chirurgico o è sconsigliato?
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
87 anni sono una età di tutto rispetto.

Non conosco lo "status performance" della Signora ma a quasi 90 anni anche la colonscopia necessita di una attenta valutazione anestesiologica e chirurgica.

Io credo che sua Madre non abbia alcun tumore colico, e che il rialzo del CEA sia dovuto a cause aspecifiche. Specie se un controllo a 20 giorni mostra un ritorno alla normalità o un decremento.

A tal proposito se è sconsigliata la colonscopia "reale" può essere utile effettuare una colonscopia "virtuale" a mezzo TC! Le informazioni fornite non sono della stessa "raffinatezza" ma se ben eseguita fornisce dati dirimenti.

Nella malaugurata ipotesi che il cr vi fosse, va valutato se sua madre sia in grado di sopportare una anestesia, per quanto tempo, e dove sia localizzato oltre che quanto sia esteso il tumore.
Se non è conveniente o possibile asportarlo, si opta per brevi interventi palliativi, che hanno lo scopo di impedire l'occlusione colica creando una stomia a monte della massa.

Alla luce dell'età, CHE E' PARAMETRO SEMPRE DA INSERIRE,
potrebbe essere utile anche la ricerca del sangue occulto su tre campioni di feci.

Auguro tutto il meglio a Sua Madre e se vuole ci terrei a sapere gli sviluppi della vivenda.
Cordialità.
[#4]
dopo
Utente
Utente
spero che lei abbia intuito in modo giusto, non credo che mia madre possa sopportare una anestesia, a ottobre del 2013 aveva ancora una memoria d'acciaio e una buona energia fisica anche se limitata da dolori alla schiena senonchè prese un infezione, l'herpes zolster e gli fu prescritta una terapia a base di antivirali e antibiotici, da allora mia madre ha perso la memoria ed è diventata molto fragile , vuole sempre dormire. riguardo alla ricerca delle sangue occulto i tre campioni di cui parla si intende tutti insieme oppure a distanza di tempo l'uno dall'altro?
comunque vada la terrò informata grazie infinite
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Si ho compreso.
Sangue occulto su tre campioni reaccolti per tre giorni consecutivi e consegnati al laboratorio insieme.
Cordialità.
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dopo
Utente
Utente
come le avevo promesso la informo sui nuovi sviluppi relativi a mia madre, ebbene abbiamo rifatto l'esame dei marcatori tumorali e la cosa è molto preoccupante, le scrivo precisamente gli esami fatti e i relativi valori
ves 49 su un val massimo di rifer 25
proteina c reattiva 8 val massimo 5
amilasemia 129 val mass 100
cea 39,7 val massimo 10
ca 15.3 205.00 val massimo 51
ca 19.9 2,5 val mass 30
ca 125 5.83 fino a 35
ca 50 2,5 val mass 25

quindi adesso i marcatori sono ben due piu alti, sembrerebbe un tumore al seno o mi sbaglio?
stamane abbiamo fatto anche l'ecog completa dell'addome,
è stato riscontrato un marcato meteorismo al punto tale che il pancreas non è stato possibile vederlo e neanche la vescica, poi sono stati riscontrati cisti multiplr al rene sinistro una di 5 cm e un'altra di 4 le piu grandi, un calcolo alla cistifella mobile di circa 7 mm il resto era nella norma

a questo punto come ci dovremmo muovere? a chi rivolgerci?
abbiamo prenotato una mammografia per giorno 16 nel frattempo cosa ci consiglia dottore e soprattutto cosa ne pensa?
sono angosciato e preoccupato e mi sento impotente, non so proprio cosa pensare, nel caso fosse un tumore del seno potrebbe essere in metastasi significa che non si potrebbe curare?
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
comprendo tutta l'angoscia e il senso di impotenza che prova nei confronti della sua quasi nonagenaria mamma.

Ribadisco l'inutilità dei markers a scopo diagnostico: nel caso di sua madre siamo passati da un CEA modestamente alterato con altri marcatori tutti nella norma, a un valore fuori range di CEA, di Ca 15.3 che può essere indicativo di altri tumori oltre a quello mammario, in cui si usa nel follow up e non nella diagnosi di screening, ed infine del Ca125.

La domanda che io le pongo è questa: sua madre prenta sintomi clinici? E costipata, ha dolori addominali? Avete notato l'aumento di volume dell'addome negli ultimi periodi o variazioni dell'alvo?
E' improvvisamente diventata stitica?

Il reperto di un diffuso meteorismo addominale, che impediva la già difficile visualizzazione ecografica del pancreas, è un reperto non infrequente anche nelle persone sane. Le cisti renali sono un reperto frequentissimo.

Ad ogni buon conto, posto che all'età di sua madre un Cr mammario mi sembra statisticamente improbabile, valutando che l'accoppiata Ca 15.3+Ca125 può essere indicativa di un carcinoma tubo - ovarico e il Ca15.3 anche di un Cr pancreatico, le consiglio di fare eseguire alla sua mamma una TC addomino - pelvica con mezzo di contrasto, se gli esami preliminari richiesti dal radiologo confermeranno la possibilità di somministrare il mdc iodato, e una mammografia al più presto.
Diversamente, non avrebbe senso vivere nell'ansia chiedendosi perchè un ca 15.3 che meno di un mese fa era nel range è schizzato a valori così alti.

In quanto alla terapia: ci troviamo di fronte a una paziente di 90 anni, di cui non conosco lo status performance, ma che comunque per la veneranda età non potrebbe fruire di pesanti protocolli chemioterapici neoadiuvanti o adiuvanti: tuttavia evitiamo di fasciarci la testa prima che la medesima si sia rotta e vediamo di fare diagnosi.
Mi faccia sapere.
Cordialità.
[#8]
dopo
Utente
Utente
mi scuso se non ho risposto prima ma non sono riuscito a farlo in quanto la mia linea adsl fa i capricci, volevo farle notare che mia madre non aveva fatto negli esami passati l'esame del ca 15.3 ma solo la cea e il 19.9 e la figrinogemia, quindi non si sa da quanto tempo il ca 15.3 sia alto,giorno 16 deve fare la mammografia e il 19 ha una visita oncologica, credo che sarà l'oncologo a decidere il da farsi visto che il medico di base non ha saputo prendere alcuna iniziativa se non quella di affidarsi all'oncologo, secondo la sua esperienza ritiene che con dei valori cosi alti di ca 15.3 ci siano delle possibilità che mia madre non abbia un tumore o bisogna rassegnarsi all'evidenza? quello che voglio capire è se incasi di infiammazioni o di tumori benigni possa salire cosi tanto un marcatore tumorale. mia madre circa dieci anni fa ha subito un intervento al colon retto con l'asportazione di alcuni polipi e un inizio di carcinoma che non ha avuto bisogno di fare alcuna chemio o radioterapia, ha fatto la colonscopia per diversi anni dopo l'intervento ed è risultato sempre tutto a posto, lei ha problemi di costipazione da molti anni, alternava periodi di stipsi a diarrea invece negli ultimi due anni la diarrea non compare mai ma ha lo stimolo a defacare ma il piu delle volte rimane tale nel senso che non riesce ad evacuare. le sue feci sono di un colore chiaro un marroncino molto chiaro quasi tendente al giallo, l'esame del sangue occulto nelle feci ha dato esito negativo. grazie infinite per la sua disponibilità e buon lavoro
[#9]
dopo
Utente
Utente
avevo omesso il valore dell'alfa fetoproteina che è nella norma ossia 1.13
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
che bello fare il Medico di Base: in pratica ha il ruolo di smistatore...... da 6000 EUR al mese.

Polemiche a parte, non credo che l'oncologo potrà disporre di una sfera di cristallo.
Dovrà ricorrere anche lui ad indagini strumentali.
Sarebbe stato più utile andare dall'Oncologo con una TC total body o con una PET -TC piuttosto che con dati che possono dire tutto e il contrario di tutto.

Tenga presente che il Ca 15.3 aumenta anche nei carcinomi del colon, e l'accoppiata con il Ca 125 potrebbe indirizzare verso un coivolgimento secondario dell'ovaio e della tuba.
Lei mi aveva parlato di polipi benigni non di carcinoma intestinale.
In questo caso il follow up avrebbe dovuto essere annuale.

In conclusione le ribadisco che dai marcatori sappiamo che qualcosa non va ma non ne conosciamo la natura e la localizzazione.
Ecco il motivo per cui servono a poco in diagnosi.

Veda cosa le consiglierà l'oncologo: io credo che da una TC total body o da una PET -TC non si possa prescindere.
Se la colonscopia è un esame difficile da affrontare per l'età di sua madre, valuti la opzione "colonscopia virtuale" che potrebbe eseguire, previa preparazione intestinale, contestualmente alla TC.
Le rammento che sua madre ha 90 anni e sebbene l'affetto per un genitore non declini mai, bisogna tenere presente questo dato oggettivo.
Che protocollo chemioterapico potrà sopportare un midollo osseo così "fragile"?
Che intervento chirurgico "radicalizzante" sarà possibile?
Auguriamoci che tutto si risolva in un fuoco di paglia......
Diversamente resterà la palliazione.

In bocca al lupo e mi faccia sapere. Se vuole.
Cordialità.
[#11]
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Utente
Utente
caro dottore stamane mia madre ha fatto la mammografia che giovedi insieme a altri esami disponibili porterò in visione all'oncologo ma da quel poco che riesco a interpretare credo che ci sia poco da sperare. le scrivo alla lettera il referto rilasciatomi:

a carico della mammella destra, voluminosa formazione nodulare densa disomogenea per microcalcificazioni incluse, a contorni irregolari e margini radiali infiltranti la cute e severamente retraenti il capezzolo secondo un pattern discariocinetico che tale si conferma al complemento interpretativo ecotomografico per formazione solida disomogenea che ripete la semiotica gia verificata mediante Mx con dimensioni grossolanamente di 34 mm x 30 mm circa.
a sinistra non alterazioni sospette per quanto il reperto necessiti di integrazione diagnostica clinico-ecotomografica

cosa ne pensa dottore? ci sono possibilità di poter sperare?

è chiaro che comunque giorno 19 la porterò comunque a visita oncologica
grazie infinite e buon lavoro
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Carissimo,
dunque una primitività mammaria è presente.
Non avevate mai notato la retrazione del capezzolo?
Dipende molto dal tipo istologico di tumore, dalla espressione dei recettori per gli ormoni, dalla presenza o meno di metastasi in altre sedi (che dovrà accertare con la PET - TC o la TC total body).
Dipende anche dalla presenza o meno di una primitività intestinale coesistente........ Le auguro di no ab imo pectore!

Se la neoplasia è dunque limitata alla mammella, e se lo status perfomance di sua madre lo consenta, una mastectomia radicale, con dissezione del cavo ascellare, potrà garantire altri anni di buona sopravvivenza.
In base al referto istologico l'oncologo deciderà per una terapia con Tamoxifene o Letrozolo.
Se vi sia coinvolgimento di altri organi, cervello,polmoni, ossa, fegato, data l'età della paziente bisognerà valutare il rapporto rischio/beneficio di una mastectomia e optare per una terapia con uno dei due farmaci citati o con altri sulla base del referto istologico ottenuto, nel caso, con prelievo bioptico.
E' chiaro che io tifo per sua madre!!
Ma non la faccia sottoporre a terapie sperimentali o protocolli pesanti perchè ne risulterebbe una scadente qualità della vita residua e nessun vantaggio in termini di sopravvivenza.

Speriamo Bene!!
In bocca al lupo e mi tenga "assolutamente" al aggiornato!!
Con empatia.
[#13]
dopo
Utente
Utente
quindi mi sta dicendo che ci sono ancora delle possibilità che mia madre possa farcela? e inoltre cosa significa a margini infiltranti la cute? metastasi o altro? grazie infinite per i chiarimenti che mi sta dando
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Significa che la neoplasia è superfiale e ha infiltrato il piano cutaneo, il che spiega anche la retrazione del capezzolo.

Se sua madre non ha metastasi, considerata anche l'età, io sarei ottimista. Sicuramente è una neoplasia che porta in mammella da tanto tempo.......

Cordialità.
[#15]
dopo
Utente
Utente
caro dottore volevo aggiornarla sulla situazione riguardo mia madre, oggi è stata visitata dall'oncologo e dal chirurgo che la dovrà operare, dalla mammografia e dalla palpazione fattole dal chirurgo sono giunti alla conclusione che come diceva lei è un tumore presente da molto tempo e che comunque si è esteso anche all'ascella e che vanno rimossi anche i linfonodi ascellari, dovrò portarla all'ospedale fra una decina di giorni, mi chiameranno loro e da allora dovrò sospendere l'aspirina. quello che non mi è chiaro è se prima di operare faranno degli esami generali per capire se mia madre possa affrontare tale operazione, visto l'evidenza del tumore hanno deciso di operare senza fare pec o tc, mi hanno detto che il tumore va comunque rimosso poi dopo si vedrà, secondo lei mia madre che non ha mai avuto un infarto e non ha diabete, però fisicamente è molto provata è sempre stanca ha dolori cronici alla schiena, nell'ultimo anno a seguito di una terapia a base di antibiotici e antivirali per un'infezione da zolster ha perso la memoria può sopportare tale operazione? l'anestesia sarà fatta localmente o generale? mi dica cosa ne pensa dottore. la ringrazio molto per la sua disponibilità, buon lavoro
[#16]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Caro Signore,
l'intervento si svolgerà in anestesia generale e l'anestesista dovrà valutare attentamente la capacità di sua madre di sopportare l'anestesia.
In genere gli anestesisti sono preparati e coscienti, perchè praticamente prendono la gestione della vita del paziente nelle loro mani assai più del chirurgo. E poi devono rispondere di eventuali errori od omissioni.

L'intervento di mastectomia radicale con dissezione del cavo ascellare è tecnicamente semplice e dura relativamente poco (intorno alle tre ore).

Lasciare il tumore in sede, se non abbia già fatto danni a distanza, significa che prima o poi si ulcererà e comprometterà profondamente la residua qualità di vita di sua madre.

Resta ovvio che ad intervento effettuato, sarà valutata con TC total boby o PET TC total body eventuali ripetitività della neoplasia.

Io le avrei valutate prima dell'intervento: ma lei deve seguire l'oncologo reale che ha scelto.

In bocca al lupo e mi dia notizie.
Cordialissimi saluti.


[#17]
dopo
Utente
Utente
oggi mia madre è stata operata, mastectonia totale del seno destro e asportazione di molti linfonodi ascellari, ha sopportato bene l'intervento è uscita ed è stata portata nel letto della camera della sua stanza, l'intervento è durato due ore, il chirurgo che l'ha operata ha detto aspetti almeno una settimana a ringraziarmi, che significa? si riferiva a eventuali metastasi o eventuali incovenienti dovuti all'operazione? al momento non ho chiesto perchè ero felice del fatto che mia madre aveva superato l'intervento, ero molto spaventato che potesse avere esito negativo visto le sue condizioni fisiche. grazie e buon lavoro
[#18]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
la frase del chirurgo è comprensibile perchè all'età di sua madre resta alto il rischio di complicanze post - operatorie.
E' un saggio atteggiamento di invito alla cautela.

Resta poi da vedere se il cr abbia disseminato metastasi.

In ogni caso in bocca al lupo alla sua mamma; sinceramente.

Mi tenga aggiornato, mi raccomando.

Cari saluti.
[#19]
dopo
Utente
Utente
oggi ho ritirato il risultato della scintigrafia ossea che era stata richiesta dai dottori tramite la cartella clinica dataci quando è stata dimessa dall'ospedale. è passato ormai piu di un mese dall'operazione e sembra che mia madre almeno i rischi dovuti all'intervento li abbia superati tipo infezioni complicanze cardiache ecc..dal risultato della scintigrafia non si capisce molto almeno per persone che non sono del mestiere. adesso le scrivo cosa dice il referto forse lei mi puo aiutare a comprendere prima che la porti a visita oncologica che sarà tra una settimana.

la scansione scintifrafica dell'intero scheletro documenta una minuta areola di modico incremento della captazione alla estremità anteriore di un arco costale dello emitorace di destra (con verosomiglianza la 6° costa) nel contesto di una diffusa disomogeneità distributiva a carico di alcuni elementi costali di entrambi gli emitoraci, dello stermo, prudenzialmente meritevole di esame radiologico mirato.
si osserva inoltre tenue incremento della deposizione al rachide in toto prevalentemente nel tratto lombare e della transizione lombo-sacrale che si estende al bacino, utile controllo nel tempo.

si segnala infine aumentata attività ai capi ossei ed articolari delle spalle, dei gomiti, dei polsi, delle ginocchia e dei piedi, in prima ipotesi a patologia degenerativo-infiammatoria.
a latere; il tenue incremento localizzato alla teca vranica è ascrivibile in prima ipotesi ad iperstosi.
se potrà aiutarmi a comprendere tutto cio gliene sarò davvero grato.

premetto che mia madre soffre di ostoporosi da molti anni e che due anni fa cadendo si ruppe una costola al lato destro

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