Ipotenia uterina

Gentili dottori,
il 24/12 ho partorito mediante TC d'urgenza (nonostante fossi dilatata di 9cm) poichè mi è stato spiegato che la testa del bambino nonostante la dilatazione era troppo in alto.Non mi hanno nemmeno fatto provare a spingere.Dopo il parto,mi hanno risvegliata il giorno dopo in rianimazione,e mi hanno spiegato grossolanamente,che a causa di un'ipotenia uterina si era verificata una brutta emorragia per la quale oltre alle trasfusioni,mi è stato praticato il legaggio delle arterie.Nella pancia ho, oltre il taglio del cesareo, un altro taglio verticale,praticamente una t rovesciata.Sono stata per 4 gg in rianimazione,a causa dei gl.bianchi molto alti,+ 4 gg in ginecologia,come terapia ho fatto una settimana di antibiotici (in vena) ogni 6 ore (2 diversi),antidolorifici vari,punture di eparina,folina e ferro in pastiglie.Non mi hanno dato spiegazioni,e non risulta nulla nel foglio di dimissioni,quindi vorrei sapere 1)se posso ancora avere conseguenze a causa di tutto ciò;2)cosa comporta il legaggio delle arterie;3)vorrei sapere se il decorso post operatorio è lo stesso di un cesareo senza complicazioni;4)quando potrò riprendere i rapporti con il mio compagno?5)quali visite specialistiche sono consigliate nel mio caso? VI ringrazio per le gentili risposte.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Si tratta di un caso di ipotonia/atonia uterina post-partum. Più rara nel post-partum da Taglio cesareo, l'ipotonia/atonia uterina è una condizione potenzialmente mortale:
a) per le immediate conseguenze di una emorragia spesso formidabile, paragonabile ad un rubinetto aperto a media portata (il flusso sanguigno che giunge all'utero a termine di gravidanza è di 500 ml/min)
b) per la possibilità che s'inneschi una condizione di emorragia diffusa: la coagulazione intravascolare disseminata (CID) per l'entrata in circolo di materiale tromboplastino-simile.

Le tecniche per fermare questa massiccia perdita di sangue sono diverse: dalle "suture emostatiche" del viscere uterino, alla legatura delle ipogastriche (o iliache interne), i vasi, cioè, da cui derivano le arterie uterine, alla loro embolizzazione con un metodo di radiologia interventistica, all'isterectomia (asportazione dell'utero, totale o subtotale).

Quasi sempre la paziente che sopravvive a questa drammatica evenienza viene trasferita in rianimazione per avere le necessarie cure di tipo medico, tese a ripristinare la massa sanguigna, la perdita di elettroliti, la perdita di proteine plasmatiche, a correggere la disregolazione dell'equilibrio acido-basico, a sostenere la funzione renale, respiratoria e quella metabolica.

La legatura delle ipogastriche, capace di fermare oltre il 70 - 75% dell'emorragia in atto se bene eseguita, è un intervento che richiede una grande competenza, una buona scelta decisionale ed un grande sangue freddo da parte dell'Operatore.

In genere, il flusso sanguingo ridotto all'utero, viene compensato dai sistemi arteriosi vicari, derivanti dall'aorta, dalla femorale e dall'iliaca esterna in un periodo di tempo alquanto breve, per cui sarà bene attendere la ripresa dei flussi mestruali e vigilare sulla normalità della funsione ipofisaria già nell'immediato (dosaggi ormonali di FSH, LH, TSH in primis). Le visite specialistiche consigliabili sono, appunto, quella endocrinologica, quella ematologica e, senza dirlo, quella ginecologica. La ripresa dei rapporti, la posporrei ad almeno 60 giorni dall'evento chirurgico, con le opportune precauzioni di natura contraccettiva (di barriera).

Questo il programma che consiglierei ad una mia paziente nelle stesse condizioni.

Saluti e cordiali auguri.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentilissimo dottore,intanto la ringrazio per avermi risposto; il 18 mi è stato fatto un prelievo per controllo (coagulazione+emocromo) presso l'ospedale dove ho partorito. mi hanno detto che entro la serata del 18 mi avrebbero richiamata se ci fosse stato qualcosa che non andava,non avendomi richiamata,ne deduco fosse tutto regolare.. però non hanno parlato dei dosaggi FSH,LH,TSH, e non mi hanno nemmeno parlato di visita ginecologica (nemmeno dopo i 40 gg dal parto). le chiedo, mi devo preoccupare? inoltre vorrei chiederle un'altra cosa,le perdite post-cesareo sono finite da qualche giorno,quindi ora attendo l'arrivo del ciclo..ma devo temere altre possibili emorragie? in ospedale ovviamente non mi hanno detto nulla....io non allatto al seno,quindi volevo prendere la pillola,per caso è controindicata nel mio caso? ora che è passato quasi un mese corro ancora dei pericoli?.. la ringrazio se potrà rispondermi.cordiali saluti.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Gli esami li farei, come pure il dosaggio degli anticorpi antiperossidasi tiroidea ed anti-tireoglobulina.
Una coscpicua emorragia, specie se improvvisa, può, seppure raramente, comportare danni ipofisari, denunciati dal crollo della produzione di questi ormoni.
Non deve temere per emorragie tardive. I cicli, una volta ripresi, potranno subire dei minimi cambiamenti rispetto a quelli che era abituata ad avere.


Cordialmente.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentilissimo dottore,oggi ho ritirato gli esami del sangue,tra cui quelli che anche lei mi consigliava,le riporto i valori:

ormone tireo stimolante (tsh ultra) 1,449 [0,350-5,500]
triodotironina libera (ft3) 3,21 [2.30-4.20]
tiroxina libera (ft4) 1,43 [0.89-1.76]
antireoglobulina (atg) 47,2 [0,0-100,0]
anticorpi antitireoperossidasi (t.p.o) 623 [0-100]

cosa ne pensa?
Continuo a ringraziarla per la sua attenzione al mio problema,e spero potrà ancora rispondermi. cordiali saluti.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Dagli esami postati emerge chiaro che:
a) non vi è stata una sindrome da insufficienza ipofisaria post-emorragica
b) vi è una tiroidite post-partum.

Consulenza endocrinologica, eco tiroidea ed attenda il riprendere regolare del ciclo, eseguendo al terzo giorno di flusso: FSH, LH, Estradiolo e Prolattina.


Saluti ed auguri.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentile dottore,
ho fatto sia l'eco che la visita endocrinologica.lo specialista vuole rivedermi in aprile,in quanto afferma che è troppo presto per diagnosticare una tiroidite post parto..
Ho fatto anche una visita ginecologica (non nell'ospedale dove ho partorito);la dottoressa,dopo la visita, mi ha detto che ho ancora degli ematomi. è per questo che ho ancora dolori al ventre?
e poi,mi ha sconsigliato vivamente di avere altri figli..afferma che ciò che ho avuto si riproporrà,e non si può dire se con lo stesso finale.. le chiedo è davvero così?non potrò avere altri figli?
a tal proposito mi ha parlato di una pillola anticoncezionale apposita per donne che hanno avuto questo genere di problemi;io intanto non ho ancora ripreso i rapporti,seguendo il Suo consiglio,ma vorrei domandrLE:finchè è assente il ciclo si è fertili ugualmente? e poi,è normale che non mi sia ancora tornato?Le ricordo che io non allatto al seno.
La ringrazio per sua eventuale risposta,e le rinnovo i ringraziamenti per quelle che mi ha gia dato.
cordiali saluti.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Ripeto: dosaggio FSH, LH, Estradiolo, Prolattina.
Sulla ripetitività: è ripotata una maggiore frequenza di atonia nel post-partum in chi ne ha già avuta una.
Ciò, però, non è assolutamente verificabile in ogni condizione; personalmente ricordo di almeno 5 - 6 casi di atonia post-partum risolta, ovviamente, senza isterectomia, che hanno avuto altre gravidanze del tutto regolari e parti del tutto normali.

Faccia gli esami ed un 'eco pelvica e mi tenga informato se crede opportuno.


Cordialmente.