Endometriosi??

Gentilissimi Dott. sono una ragazza di 20 anni. Ho subito recentemente un intervento in laparoscopia in seguito a fortissimi dolori addominali in concomitanza al ciclo mestruale. Durante l’intervento mi sono state lisate aderenze pelviche e tubariche. La mia ginecologa le ha attribuite a infezione sessualmente trasmessa. Io Vi chido se sia possibile una cosa del genere visto che io non ho mai riscontrato infezioni esterne di nessun genere. Inoltre volevo sapere se potrebbe trattarsi di endometriosi visto che durante il ciclo continuo ad avere forti dolori e il mio intestino non è per nulla regolare. Se si trattava di endometriosi risulatava dall’esame istologico? Comunque per il momento sto aspettando il risultato dei tamponi vaginali fatti 3 gg fa. Ringraziandovi anticipatamente porgo distinti saluti.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
La Laparoscopia è la metodica fondamentale per la diagnosi di Endometriosi pelvica. Se così fosse, i Colleghi l'avrebbero informata di questa eventualità.
Le aderenze, invece, peritubariche e pelviche Le sono state messe in relazione ad una PID cronica (Malattia infiammatoria pelvica cronica).
Tenga presente che rientra nel quadro clinico di tale situazione il non avvertire alcun sintomo se l'infezione evolve in maniera lenta, nel corso di settimane o addirittura di alcuni mesi.
Fra el cause di dismenorrea secondaria, la PID cronica risulta, per cui i dolori mestruali che avverte possono esserne il risultato.
Sul da fare, occorre attendere l'esito degli esami colturali in corso di Laparoscopia (se eseguiti) ed eventuali esami istologici su prelievi localizzati se praticati sempre in corso di esame.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentilissimo Dr. Santoro la ringrazio per la sua celere ed esauriente risposta. Volevo comunque aggiungere dettagli circa la mia storia. Durante l’intervento in laparoscopia mi sono stati prelevati frammenti peritoneali su cui è stato eseguito un esame istologico. L’esame istologico mi ha dato il seguente esito: ESAME MACROSCOPICO frammenti peritoneali grigio-brunastri del diametro variabile da 0,3 a 1 cm.
DIAGNOSI: frammenti peritoneali con infiltrazione flogistica linfoplasmacellulare e fibrosi. Non so se questo può essere utile al fine di evidenziare ulteriori problematiche. Dopo l’intervento ho solo eseguito una ecografia pelvica e tamponi vaginali, Lei ritiene opportuno che faccia altre indagini o posso stare tranquilla? Qual’ è l’iter da segiure in questi casi? La ringrazio buon lavoro
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Il reperto istologico confermerebbe l'ipotesi di una infiammazione del peritoneo pelvico, probabilmente secondaria all'estensione, a carico di questo tessuto (il peritoneo), di un processo flogistico primitivamente a carico (forse) degli annessi uterini (tube e/o ovaia).
In genere, in presenza di quadri anatomici quali briglie aderenziali, ispessimenti localizzati del peritoneo, iperemia (eccessivo apporto sanguigno) degli organi pelvici, anomali tragitti delle salpingi con presenza di nodularità lungo il loro decorso, proprio nel sospetto di una malattia infiammatoria pelvica alla base di tali reperti, si esegue un prelievo di liquido peritoneale libero per eseguire un esame a fresco ed uno colturale per l'identificazione del germe in causa (Gonococco? Chlamydia? Mycoplasmi/Ureaplasma?) se la flogosi dovesse ancora essere attiva.

Se tale prelievo non è stato eseguito, allora, per giungere ad una diagnosi eziologica (causale), si potrebbe seguire la strada sia della risultanza dei tamponi (alcuni dei quali, però, almeno dovrebbero essere condotti in maniera apposita - senza terreno di coltura - per la ricerca specifica di alcuni di questi parassiti endocellulari obbligati come Chlamydia, Mycoplasmi/Ureaplasma) sia quella di alcuni dosaggi su siero, come ad esempio gli anticorpi anti-Chlamydia (IgG, IgM, IgA).

Cordialmente.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Salve Dr. Santoro, ho appena ritirato l’esito dei tamponi vaginali.
Ricerca di:
MYCOPLASMA HOMINIS: negativo
UREAPLASMA UREALYTICUM: negativo
TRICHOMONAS: negativo
CANDIDA SPP: negativo
ESCHERICHIA COLI:negativo
PROTEUS SPP: negativo
PSEUDOMONAS: negativo
GARDNERELLA: negativo
STAPHYLOCOCCUS AUREUS: negativo
NISSEIRA GONORREA: negativo
ENTEROCOCCUS FECALIS: positivo
STREPTOCOCCUS AGALACTIAE(B): negativo
CHLAMYDIA DIRETTA: negativo
Cosa ne pensa Lei? Come dovrei procedere a questo punto? La ringrazio nuovamente, buon lavoro.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
E' a conoscenza, per caso, di un prelievo del liquido peritoneale?
Può eseguire la titolazione degli anticorpi anti-Chlamydia?
Cordialmente.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gent.mo Dr. Santoro nessuno mai mi ha parlato di prelievo di liquido peritoneale per cui non ne sono a conoscenza. In cosa consiste? Per quanto riguarda la titolazione degli anticorpi anti- Chlamydia, in cosa consiste? Grazie per il tempo dedicatomi.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Il prelievo avrebbe dovuto farlo in corso di Laparoscopia. Se non l'hanno eseguito, ovviamente, non può rifarlo.
Il test cui si faceva riferimento è il dosaggio degli anticorpi anti-Chlamydia di tipo IgG, IgM, IgA
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Che io sappia l prelievo non è stato effettuato.La ringrazio per il tempo dedicatomi.La terrò informata circa l'andamento della situazione.Buon lavoro.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gent.mo Dr. Santoro volevo chiederle se secondo Lei la mia PID può essere stata causata dall’enterococcus fecalis o se non c’è attinenza tra le due cose. Inoltre volevo sapere se è possibile che le aderenze pelviche e/o tubariche possano riformarsi e con quale probabilità. E’ possibile monitorare la situazione onde evitare la formazione di aderenze? Da qualche giornoavverto un peso all’addome,soprattutto quando mi siedo o corro. Le faccio queste domande perchè purtroppo la mia ginecologa non mi ha dato tante soddisfazioni per cui i mie dubbi crescono. La ringrazio.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
In linea del tutto teorica, ogni germe che causa una flogosi tubo-ovarica, di tipo acuto o subacuto, può determinare lesioni anatomiche che possono evolvere verso la formazione di aderenze e retrazioni peritoneali.
Il dosaggio degli anticorpi anti-Chlamydia cui accennavo, può essere effettuato su di un semplice prelievo di sangue.
Le aderenze, ahimè, non sono nè diagnosticabili nè monitorizzabili se non con metodi invasivi (Laparoscopia).
Le suggerirei, però, di stare più tranquilla.
Avendo eseguito già un esame invasivo, deve pensare che sicuramente le aderenze che i Colleghi avrebbero potuto lisare (cioè asportate), lo sono realmente state, per cui, ora, il quadro anatomico è stato riportato alla normalità o, quanto meno, al meglio della situazione possibile.
Cordialmente.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gent.mo Dr. Santoro, ho appena letto la Sua risposta. Volevo informarLa che ho effettuato una visita ginecologica presso un nuovo ginecologo per un ulteriore confronto. Mi ha effettuato un eco transvaginale, la situazione riscontrata è la seguente: formazione cistica di 33mm nell’ovai dx; ovaio sx in posizione posteriore rispetto all’utero; falda liquida di 7mm per 5mm nel douglas.
Volevo inoltre riferirLe questo nuovo dato: ho visionato per caso la cartella clinica di mia madre cui circa 5anni fa ha subito una isterectomia, e ho letto della presenza di focolai endometriosici nel parenchima uterino. Potrebbe essere utile questo dato ? Grazie, chiedo scusa per le mille domande, buon lavoro.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Il quadro ecografico mi sembra del tutto tranquillo. Una piccola cisti ovarica senza altra specificazione è probabilmente funzionale e, quindi, non se ne troverà traccia dopo il prossimo flusso mestruale (eventualmente leggermente anomalo), con una percentuale di affidabilità del 90%.
Quella situazione di mamma, cui fa riferimento è una adenomiosi. Che io possa dire non ha alcun riferimento alla situazione clinica da Lei prospettata.
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