Aborto interno secondo trimestre

Gentili Dottori
Ho 37 anni e la prima gravidanza si è purtroppo conclusa alla 17esima settimana, quando al controllo ecografico è stata riscontrata assenza di battito. Si è trattato quindi di un aborto ritenuto completamente asintomatico. Mi è stato quindi somministrato il Cervidil ed eseguita RCU. Al controllo mi è stato consigliato di non dare peso eccessivo a quanto accaduto, perché si è trattato con molta probabilità di un evento casuale, e di fare un altro tentativo senza indagare sulle cause.
Ora ho ritirato referto dell'esame istologico che riporto di seguito

Descrizione macroscopica:
Porzione di tessuto placentare, con minima residua componente cordonale delle dimensioni di cm 10x5x3 con membrane lisce, lucenti e trasparenti. Al taglio la faccia materna evidenzia diffuse aree ischemiche. Si segnala inoltre coaguli ematici con diametro in aggregato di cm 4 e feto di sesso maschile delle dimensioni di cm 10 in avanzato stato di macerazione caratterizzato da igroma cistico e deiescenza del fegato e del piccolo intestino.
1) coaguli ematici
2-5)tessuto placentare
6-10) embrione

Diagnosi:
Anectasia polmonare primitiva in feto di sesso maschile in avanzato stato di macerazione caratterizzato da igroma cistico e deiescenza del fegato e del piccolo intestino.
Decidua gravidica necrotico-emorragica con placenta costituita da villi coriali primari in involuzione fibrosa. Si segnalano coaguli ematici. Residuo cordonale e membrane indenni.

Mi chiedo innanzitutto se le aree ischemiche e i coaguli sono la conseguenza di un problema biochimico, ad esempio immunologico o di coagulazione, o se vengono normalmente riscontrati in un aborto.
La presenza di un igroma mi fa invece pensare ad un'anomalia cromosomica, magari legata alla mia età.
Insomma, vorrei avere chiarimenti sul significato di questo referto e capire se potrò avere gravidanze che vadano a buon fine.
Mi piacerebbe anche capire quale fosse presumibilmente l'epoca gestazionale al momento della morte fetale.
Ringrazio sin d'ora per le risposte.
[#1]
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 178 86
Gentile Signora,

mi dispiace molto per la perdita del suo piccino, e le sono vicina con un pensiero. La invito a consultare il sito www.ciaolapo.it , una associazione che si occupa di sostegno dopo la perdita della gravidanza, ci sono molte risorse di informazione ed un forum online.

L'esame autoptico mostrava un igroma cistico, era stato segnalato anche all'ecografia? Aveva fatto il duo test, e se sì, era venuto basso rischio? E' stato inviato l'esame citogenetico del materiale abortivo, come da protocollo in questi casi?

sarebbe davvero importante chiarire ogni dettaglio prima di poter pensare ad una nuova gravidanza.
Per questo le consiglio di rivolgersi ad un centro per gravidanze a rischio, per capire se la causa possa essere legata ad una anomalia del feto, oppure ad un problema placentare, situazione che metterebbe a rischio le future gravidanze, e che merita di essere inquadrata con una serie di esami specifici.

Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Pontello,
la ringrazio innanzitutto per aver risposto.
Mi sono imbattuta nel sito CIAOLAPO quando, dopo l'aborto, ci siamo messi a girovagare su internet alla ricerca di informazioni e soprattutto conforto. Leggere nei forum storie simili alla nostra o in alcuni casi addirittura più dolorose ci ha dato forza per reagire.
Per rispondere alle sue domande le dico che l'igroma cistico non era stato segnalato all'ecografia, eseguita, forse superficialmente, dieci giorni prima, quando mi era stato detto che era tutto a posto.
Non avevo fatto il duo test ma stavo per fare l'amniocentesi, proprio la mattina in cui all'ecografia di controllo mi è stato detto "mi dispiace non c'è battito".
Per avere l'esame istologico ho richiesto la cartella clinica, nella quale non risulta alcun esame citogenetico. Deduco quindi che non è stato fatto.
Aggiungo che mio marito è eterozigote per la mutazione delta f508 della fibrosi cistica, ma non conosco la mia situazione.
Dovrò sicuramente affidarmi ad un centro specialistico, ma nel frattempo inizierei a fare gli esami per lo screening della trombofilia, per la tiroide e per l'autoimmunità. Mi consiglia di fare anche il cariotipo e la ricerca di mutazioni per la fibrosi cistica?
[#3]
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 178 86
Li farei sicuramente.
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