Utero voluminoso e fibromatoso con iperplasia dell'endometrio

Ho 49 anni e, dall’ultima ecografia transvaginale, risulto avere un utero disomogeneo, notevolmente aumentato di volume, dai contorni irregolari per la presenza di alcuni nodi di miomi di 2 cm circa, intramurali e un mioma sottosieroso della parete laterale sinistra di mm 56x45. In cavità uterina, endometrio malvalutabile con formazione iperecogena di mm 26x39 (mioma sottomucoso?). Dal successivo esame istologico (risalente a 2 anni fa), è stata rilevata una "Iperplasia ghiandolare polipoide dell'endometrio". Mi era stata prospettata l’isterectomia ma io non sono mai riuscita ad accettare l’idea di sottopormi ad un intervento cosi’ demolitivo, soprattutto in assenza di sintomi dolorosi, a parte rari casi di fastidio all’addome ed alla parte inferiore della schiena, forse causato dalla compressione dell’utero sull’intestino o ad isolati problemi di cattiva digestione. Da Gennaio di quest’anno, non ho più avuto il flusso mestruale vero e proprio (che, comunque, non era più stato abbondante come in precedenza) sostituito, piuttosto, da perdite ematiche scure che, con il passare dei mesi, si sono diradate o sparite del tutto (ma sono ricomparse negli ultimi 4 giorni), in corrispondenza di forti periodi di stress psico-fisico, durante i quali il mio umore è diventato particolarmente altalenante, iper-irritabile, irrequieto ed ansioso, sintomi prodotti anche dalla tiroidite di Hashimoto di cui soffro da oltre 20 anni. Non conosco ancora le “vampate” ma accuso un certo calo della memoria e, talvolta, anche dei lievi capogiri. Volevo sapere se questo significa che sono entrata in menopausa e se ciò possa comportare una significativa riduzione spontanea, sia del volume dell’utero che dell’iperplasia, tale da evitare l’isterectomia o se, al contrario, sia aumentato il rischio di andare incontro alla degenerazione tumorale. In tal caso, ricorrere all’isteroscopia operativa per rimuovere l’iperplasia endometriale sarebbe opportuna per escludere l’intervento o quest’ultimo è proprio inevitabile?

Ringrazio fin d'ora per la risposta.

[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
L' isteroscopia diagnostica è utile per valutare la iperplasia che comunque rimane diagnosi ISTOLOGICA, mentre la isteroscopia operativa procede alla rimozioni di formazioni come il mioma, il polipo endomentriale.
Senza ricorrere alla ISTERECTOMIA le avrei consigliato l'uso di uno IUS (SISTEMA INTRAUTERINO) con un progestinico come il Mirena e il Jaydess.
Ill progestinico ha una funzione curativa della iperplasia ghiandolare endometriale.
La iperplasia va seguita attentamente e per questo una biopsia endometriale eseguita isteroscopicamente rientra nei miei consigli.
Saluti

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua tempestiva risposta, Dr. Blasi! Lei è stato l’unico ad avermi prospettato un’ alternativa all’isteroscopia, al contrario di tutti i ginecologi incontrati finora. Lo IUS da lei proposto richiede una o più applicazioni periodiche, con o senza anestesia, in uno studio medico ginecologico o in ospedale? Comporta degli effetti collaterali?
Un’ultima precisazione: tenuto conto che la prima biopsia endometriale per via isteroscopica risale ad oltre 2 anni fa (peraltro eseguita al 50° giorno dall’ultima mestruazione, per indisponibilità della sala operatoria della struttura ospedaliera cui mi ero rivolta, all'epoca), entro quanto tempo dovrei ripeterla?

Ringraziandola ancora, le porgo i miei più cordiali saluti.
[#3]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
La biopsia va ripetuta al più presto.
I sistemi intrauterini si inseriscono ambulatorialmente.
Il JAYDESS ha la durata di 3 anni e il MIRENA di 5 anni
In bocca al lupo!
Colon irritabile

Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.

Leggi tutto