Tampone vaginale

Buongiorno Dottori,
a dicembre ho eseguito tampone vaginale in assenza di sintomi (controllo per ricerca gravidanza) ed è risultato notevole sviluppo di Enterococcus species (motility).
Vi riporto l’antibiogramma:
Gentamicin alta conc S
Streptomycin H.
L. Resistance S
Linezolid R8
Tigeciclina S0.12
Teicoplanina R32
Imipenem S1
Ampicillina R32
Ciprofloxacina R8
Vancomicina R32

La mia ginecologa mi ha solo prescritto Meclon ovuli.

Io continuo a non avere disturbi, ma, dopo essermi recata da un infettivologo per altri problemi, ho mostrato l’antibiogramma e mi ha detto che questo è un battere ospedaliero molto resistente che se mai dovesse darmi un’infezione dovrei assolutamente recarmi in ospedale.
Può essere che nè il medico di base che la ginecologa mi abbiamo messo al corrente di questo super batterio che ha colonizzato in vagina?
Sono molto preoccupata e vorrei un altro parere se è possibile
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Mi permetto di contestare la metodologia adottata ,cioè eseguire un tampone vaginale senza alcuna sintomatologia.
Quel tampone ha evidenziato una FLORA BATTERICA VAGINALE FISIOLOGICA , l'ambiente vaginale comunica con l'esterno e pertanto non si può definire sterile , e quindi ritengo assurdo trattare una situazione FISIOLOGICA e ASINTOMATICA con terapie antibiotiche micidiali utilizzate per patologie batteriche IMPORTANTI..Il collega infettivologo faceva riferimento a quel batterio localizzato in altri organi , ma con carica batterica notevole..
Nella flora saprofitica fisiologica sono presenti: E. coli, proteus, klebsiella, serratia, , hemophilus, , entrobatteri ....ect ma con carica batterica minima, non patologica , compreso il
""Enterococcus species (motility)."".
Concludo dicendo che è impossibile sterilizzare l'ambiente vaginale con terapie antibiotiche sistemiche (assurde!) , non valutando la carica batterica(cioè il numero di colonie),.
Chiedo scusa per le precisazioni tecniche , ma queste terapie antibiotiche aumentano le resistenze batteriche e favoriscono altre patologie vaginali.
SALUTONI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Utente
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Mi scusi ma temo di non aver capito! Quindi non è preoccupante? La resistenza antibiotica dell’Enterococco non credo dipenda da me perchè non ho mai abusato di antibiotici (alcuni di quelli citati non li ho nemmeno mai assunto). L’infettivologo non mi ha detto di curarlo, mi ha detto che se mai questo Enterococco sviluppasse un’infezione (al momento è solo presente, colonizzato mi ha detto) per esempio urinaria sarebbe un bel problema curarlo per via della forte resistenza. Questo mi ha spaventato e volevo capire meglio... Mi scuso se non sono riuscita bene nè a spiegarmi nè a comprendere