Ortodonzia per disfunzione cranio cervico mandibolare

Salve,
sono una paziente a cui è stata diagnosticata una disfunzione cranio cervico mandibolare con ripercussioni posturali di origine discendente.

Dopo aver provato più di un bite affidandomi a un paio di specialisti nell'ultimo anno, ho riscontrato alcuni benefici su alcune problematiche ma anche insorgenza di nuovi sintomi e aggravamento dei precedenti.

Attualmente pare che il mio corpo non tolleri più il bite, il contatto tra le arcate dentarie a cui mi costringe tenendolo 24/24h mi comporta l'intensificazione della sintomatologia.

Molti gnatologi presso cui sono stata mi hanno proposto di intraprendere un trattamento di ortodonzia fissa per risolvere tutti i problemi evidenziati da visite, esami funzionali, posturali e clinici: perdita di dimensione verticale con morso profondo e muro incisivo, precontatti e conseguente deviazione di mandibola e atlante verso l'estremo opposto.

Ora vi chiedo: appurata la diagnosi - confermata e ri-confermata da più specialisti di vari settori (ortottici, fisioterapisti-osteopati-posturologi, gnatologi) - è 'rischioso' sottoporsi a ortodonzia fissa in presenza di sintomatologia pesante? Sarebbe meglio alleviare parte dei disturbi con un bite e riportare con esso un po' di equilibrio?

L'altra soluzione propostami sarebbe quella di farmi seguire da un team per riprogrammare la mia postura: gnatologo, postrulogo-fisioterapista, logopedista e ortottico.

Ringrazio chiunque vorrà illuminarmi e aiutarmi nella risoluzione dei miei problemi salute.
Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
solitamente non è consigliabile iniziare una terapia ortodontica in presenza di una patologia disfunzionale in fase attiva onde evitare di trovarsi in una situazione più critica durante la terapia ortodontica
a questo punto sta allo specialista consigliarla al meglio e lei poi accettare
cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.8k 233
PRIMA risolve la sintomatologia con opportuna etrapia gnatologica, POI può pensare ad una eventuale ortodonzia per spostare i denti nella posizione che il bite indicherà come efficace (sto semplificando enormemente previlegiando la chiarezza alla precisione).

Se: "... è stata diagnosticata una disfunzione cranio cervico mandibolare con ripercussioni posturali di origine discendente."

Non c'è bisogno, per quanto riguarda il mio approccio, di nessun team.
Basta lo gnatologo (competente), e non uno che abbia fatto un solo corso, magari per videoconferenza o per corrispondenza.
La postura, tranne pochissimi casi limite, la reputo ininfluente ai fini della mia diagnosi e della mia terapia.

Nel suo caso specifico, se la disfunzione è discendente, ovvero origina dalla bocca e ha ripercussioni sulla postura, perchè mai dovrei impostare una terapia che parta dalla postura per avere ripercussioni in bocca?

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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