Disfunzione cranio mandibolare

Gentili dottori, Vi chiedo un parere in merito ad una situazione per me assai delicata: sono una donna di 42 anni e ho portato l'apparecchio ortodontico per 3 anni fino all'anno scorso ma dopo 7 mesi circa ho avuto i primi click clack alla mandibola nella parte sinistra e scricchiolii vari nella'apertura. Guardandomi allo specchio notavo pure che l'apertura al massimo della bocca era verso sinistra.
Mi reco da un dentista diverso da quello precedente in quanto stabilitami in un'altra città e questi mi prescrive un bite morbido da portare la notte nell'arcata superiore. Purtroppo i primi sintomi ( che ho tuttora) dell'atm cominciamo a farsi sentire dopo 15 giorni: dolore all'orecchio, nausea, mal di testa, spossatezza, senso di sbandamento.
Su consiglio del dentista vado da uno gnatologo il quale ad una prima visita mi disse che probabilmente (osservando anche le radiografie prima del trattamento) il tutto era dovuto ad una reazione della mia mandibola a tutti i vari spostamenti e stress a cui erano stati sottoposti i miei denti ( chiusura di spazi, impianti, estrazioni di un premolare inferiore).
Successivamente, dai risultati della panoramica ortodontica che mi fa fare mi dice che:
-innanzitutto, il trattamento ortodontico non è stato fatto male come lui pensava in un primo momento ma che ho soltanto una disfunzione cranio mandibolare. Probabilmente c'era qualche "problemino" latente prima di iniziare il trattamento ma di sicuro il mio ortodontista avrà agito valutando che ciò non avrebbe dato problemi.
- non ho malocclusione
- le cause possono essere diverse: dallo stress all'utilizzo non costante dell'apparecchio di contenimento (infatti dopo 5 mesi stavo qualche notte senza). Può capitare....
- la soluzione sarebbe questa per lui: mettere un nuovo apparecchio ortodontico anche se ho i sintomi dell'atm. Tanto per iniziare si può mettere un po' di composito in un molare inferiore per innalzarlo e tentare così di stabilizzare la "situazione".
A dire la verità il suo percorso mi lascia molto perplessa: dalle Vostre risposte in merito a situazioni simili ho sempre capito che sarebbe pericoloso mettere un nuovo apparecchio se prima non scompaiono i sintomi che andrebbero, piuttosto, alleviati dall'utilizzo di un bite bene fatto.
Ora, vorrei porVi alcune domande:
1) è vero che può verificarsi una DCM in seguito a trattamenti ortodontici anche se ben realizzati? ( Ciò non mi convince molto...)
2) lo gnatolgo dice che il bite non va messo, perchè non solo sarebbe un palliativo ma la mandibola col tempo, una volta tolto il bite, potrebbe mal adattarsi e dissestare ancora di più ciò che non va. E' possibile?
Grazie per l'attenzione

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Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 912 24
Buongiorno.
Ovviamente, via rete, senza poter vedere il caso , ogni osservazione ha valore relativo.
Trovo strano che il Collega dica "non ho malocclusione" , ma che voglia applicare un apparecchio ortodontico: il termine "malocclusione " può risultare alquanto ampio, ma è fuori discussione che l'ortodonzia serve a correggere le malocclusioni .
"lo gnatolgo dice che il bite non va messo, perchè non solo sarebbe un palliativo ma la mandibola col tempo, una volta tolto il bite....."
Una volta tolto il bite la mandibola, ovviamente ., è esattamente uguale a prima di applicarlo: è a questo punto che bisogna trattare ortodonticamente , al fine di portare l'occlusione verso il risultato ottenuto con il bite.
Mi pare però che queste risposte , in fondo, lei le abbia già avute. Ben difficilmente, via rete, senza una visita diretta, potrà ottenere di più.
Cordiali saluti.

Dr.ssa Giulia Bernkopf-Vicenza-Roma.
Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia.Gnatologa
dott.g.bernkopf@gmail.com - www.bettega-bernkopf.it

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Utente
Utente
Gent.ssima dottoressa Bernkopf, grazie innanzitutto per avermi risposto:
è vero che via rete non è possibile ottenere di più ma era solo in merito alla questione del bite ( fase da saltare nonostante i sintomi invalidanti che ho) che ho riscritto nuovamente questa richiesta di consulto.Oltretutto non avevo ancora avuto l'esito degli esami dallo gnatologo.
In pratica, la scelta di non mettere il bite mi lascia un po' perplessa e per questo motivo ho intenzione di farmi visitare da altri gnatologi di accertata competenza.
Anche il discorso della assenza di malocclusione non mi convince tanto se poi deve farmi un apparecchio che serve, come lei ha scritto, per correggere le malocclusioni.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 912 24
Non credo che, in un caso come il suo, uno gnatologo, per quanto esperto (o proprio perché esperto), rischierà di partire subito con l'ortodonzia (che ,beninteso, probabilmente sarà necessaria comunque) senza aver acquisito preliminarmente un buon risultato con un bite.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Mi scusi, un'altra domanda: è vero che non essere costanti nel portare l'apparecchio di contenimento durante la notte può indurre a disfunzione cranio mandibolare?
Dopo aver tolto l'apparecchio fisso per i 5 mesi successivi sono stata costante ma poi lo saltavo ogni tanto....
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Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 912 24
Se il posizionatore aveva anche funzione di riposizionamento mandibolare è possibile. Inoltre qualche recidiva ortodontica potrebbe aver indotto una dislocazione della mandibola, piccola , ma significativa.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio per le utili informazioni.
Cordialmente