Bruxismo e cervicale

Buonasera dottori,
sono una ragazza di 24 anni e da 3 soffro di cervicale. E' cominciato tutto un giorno in cui sono andata dal parrucchiere per una piega, diverse ore dopo ho avuto degli improvvisi giramenti di testa (vertigini oggettive), sono andate avanti per ore anche perché in un primo momento non sapevo cosa fare per farmele passare, sia in piedi che sdraiata continuava a girarmi tutto, fino a quando non mi sono messa seduta con la schiena e il collo dritti e hanno cominciato ad attenuarsi. Da quel giorno ho cominciato a soffrire di dolori alla cervicale, senso di sbandamento, quando camminavo avevo la sensazione di stare su una barca, confusione mentale, non sentivo la mente lucida, quando facevo la doccia addirittura e indirizzavo il getto dell'acqua sulla cervicale (il getto normale della doccia, non quello con lo spruzzino) sentivo come se invece dell'acqua mi stessero colpendo dei sassolini. Ho fatto una lastra cervicale da cui è risultato un verticalizzazione della cervicale, il medico mi ha prescritto delle sedute dal fisioterapista che ho fatto, ma non hanno risolto molto la cosa. Ho fatto dopo diversi mesi una visita dall'otorinolaringoiatra con successive prove (mi hanno fatto sedere su un lettino e poi tenendomi la testa buttato giù all'improvviso, oppure mi giravano di scatto la testa e io dovevo continuare a fissare un punto). La visita con gli esami fatti è risultata negativa. Mi è stato inoltre detto da diversi medici che la vertigine oggettiva dipende sempre solo dall'orecchio. Quindi non so davvero cosa pensare. Da un anno a questa parte però ho iniziato a rendermi conto che soffro di bruxismo notturno. Serro la mascella fortissimo non appena mi metto a letto, senza digrignare i denti, ma di solito stringo talmente tanto che non riesco quasi ad aprire la bocca per la tensione che sento. La mattina quando mi sveglio ho sempre forte indolenzimento a spalle e cervicale. Inoltre ho fatto caso che anche durante il giorno mi capita di stringere i denti. Vorrei quindi provare a farmi fare un byte dal mio dentista, ormai le provo un po' tutte, e volevo avere il parere di un esperto gnatologo per sapere se è effettivamente possible che il bruxismo possa dare problemi a livello di cervicale e spalle, fino anche a scatenare episodi di vertigini.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29

Gentile Paziente, mi sembra che il suo disturbo non cessi nonostante le indagini e le cure del caso. Sarebbe il caso di non trascurare una possibile causa di vertigine spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine, di questi sintomi è forse il più tipico.
Il fatto che lei riferisca di sentire forte tensione alla mandibola rinforzerebbe questa ipotesi.
Sui rapporti fra ATM e Orecchio può avere qualche ulteriore informazione aprendo questo link:

http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Pertanto le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare e di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei di leggere anche l'articolo linkato qui sotto: forse vi riconoscerà il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
La ringrazio dottore per la sua risposta.
Effettivamente mi sto convincendo sempre di più che i miei problemi possano essere causati proprio da problemi temporo mandibolari. Ho da sempre l'arcata superiore dei denti che non combacia con quella di sotto (nella parte laterale della dentatura). Dal lato sinistro i denti superiori sono leggermente più in fuori rispetto a quelli inferiori, mentre dal latro destro sono praticamente allineati con quelli di sotto. In più quando apro molto la bocca e la richiudo rapidamente sento la mandibola che scatta.
Ultimamente poi oltre ai problemi alla cervicale ho iniziato a soffrire di una leggera acufene (che percepivo solo mettendomi a letto, o quando c'era poco rumore). E' durata qualche mese poi è sparita. Ogni tanto poi mi capita qualcosa di molto strano, all'improvviso mi si ottura completamente un orecchio e contemporaneamente mi comincia a fischiare l'altro orecchio. Insorge all'improvviso e in modo piuttosto intenso e diminuisce gradualmente, il tutto dura pochi secondi.
Lei ritiene che anche queste altre sintomatologie possano indirizzare a problemi temporo mandibolari piuttosto che a carico dell'orecchio?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, il suo problema potrebbe essere legato al ristagno di catarro all'interno dell'Orecchio Medio e nella tuba, probabilmente per una disfunzione tubarica. La tuba (o Tromba di Eustachio) è quel tubicino che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio (cassa timpanica), e serve ad aerarla e a mantenere l’equilibrio pressorio fra le due superfici del timpano. Quando per vari motivi (ad esempio sbalzi di quota) l’equilibrio si altera, si ha una sensazione di “tappamento”. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano. Il malfunzionamento della tuba impedisce il drenaggio e la rimozione del catarro, che tende così a ristagnare nell'orecchio e nella stessa tuba
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa rimpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota che, per la rapidità con la quale si sono instaurati, la tuba non ha potuto compensare, dall'altro un cronico dislocamente posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Sui rapporti fra Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e orecchio può avere qualche ulteriore informazione aprendo questo link: http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
Questa ipotesi potrebbe spiegare anche il fatto che tutto sia insorto in occasione di un’otite, in cui il catarro non ha potuto drenare sufficientemente attraverso la tuba.
Per quel che riguarda l'acufene, credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere anche qui in considerazione l'ipotesi che l''acufene, anche se scatenato in occasione dell'otite, possa essere un sintomo, rimasto in precedenza latente, di una disfunzione dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell''intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall''intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via, come forse accade anche nel suo caso.
Oltre allo specialista ORL, le consiglierei quindi di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e nei rapporti fra questa e l'orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Le suggerirei infine di dare un'occhiata all'articolo linkato qui sotto.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html