Dolore alla mandibola

Salve, ho 35 anni e da diversi anni ho problemi alla mandibola ma da circa 5 mesi la situazione è peggiorata, in quanto ho il click durante la masticazione e mentre parlo. Il dentista mi ha prescritto un bite notturno e mi ha consigliato di mettere un apparecchio superiore ed inferiore per allineare i denti visto che per lui ho solo un problema di malaocclusione. Nonostante il bite, ho continuato ad avere fastidio così mi sono rivolta ad uno osteopata che mi ha sottoposta a delle sedute di manipolazioni che mi hanno eliminato il click , ma mi hanno accentuato il problema alla masticazione e dell'apertura della bocca al punto che mi é venuto un forte dolore alla parte sinistra sotto l'orecchio. Cosicché mi sono rivolta ad un maxillo facciale che mi ha consigliato innanzitutto un bite superiore(quello che porto é inferiore) e comunque la soluzione al mio problema sarebbe un intervento chirurgico che riallinei l'arcata inferiore in quanto é piu indietro rispetto la superiore. Scoraggiata ho interrotto le sedute dall'osteopata e sono ritornata dal mio dentista che mi ha diagnosticato un locking sinistro con un'apertura di bocca di soli 3 cm.. Dunque mi ha consigliato di fare stretching aprendo il più possibile la bocca ed inoltre un controllo Settimanale per effettuare eventuali modifiche al bite. A distanza di 10 giorni con lo stretching apro fino a 3.5 cm, ma il dolore é ancora presente. Non capisco quale sia il percorso giusto da fare. Ogni medico mi vende la sua... il mio dentista insiste che con l'ortodonzia posso risolvere il problema mentre il maxillo dice che l'unica soluzione è l'intervento chirurgico. Per favore datemi un consiglio. Grazie.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, é probabile che lei presentasse una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), esitata in un blocco articolare (Locking).
Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di schiocco, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.
In caso di blocco (locking), se non si sblocca da solo, è necessario effettuare al più presto le manovre adeguate per ottenere lo sblocco: il tempo che trascorre con il condilo bloccato le rende più difficili.
Appena sbloccato, bisogna realizzare al più presto un bite di riposizionamento mandibolare che impedisca la recidiva. In questi casi il bite va portato rigorosamente per tutte le 24 ore (esistono peraltro parerei diversi), anche durante i pasti.

Sul click all''ATM può avere qualche ulteriore informazione aprendo questo link:

http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellatm-gnatologia-classic
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

La posizione terapeutica che in questi casi sceglie il dentista è tendenzialmente in ipercorrezione.
Da questa posizione terapeutica iniziale ipercorretta si passa poi ad una "posizione terapeutica definitiva" sulla base dell'andamento sintomatologico e della guarigione dei tessuti articolari eventualmente stirati.
Infine è necessario modificare stabilmente l’occlusione del paziente per via ortodontica o protesica, a seconda delle condizioni della sua bocca , per scongiurare le possibili ricadute.
In genere si tratta ,oltretutto, di evoluzioni tardive di un problema che in precedenza per molti anni ha causato al paziente gravi disturbi quali cefalea , cervicalgia, vertigine, dolori all'orecchio, in genere trattati dai veri specialisti di settore che non sempre sono portati ad allargare le ipotesi diagnostiche ad un possibile ruolo della bocca e dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Pertanto le consiglio di consultare CON URGENZA un dentista-gnatologo esperto in problemi di malocclusione e dell'Articolazione Temporo Mandibolare: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Se si tratta veramente di un locking (e credo sia così) un trattamento ortodontico o di chirurgia maxillo facciale senza il preliminare sblocco non lo riterrei consigliabile: le suggerisco di effettuare una Risonanza Magnertica dell'ATM per verificare la posizione del menisco in apertura.
Nell'attesa, le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.

http://www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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