Tetano e immunoglobuline
Salve,
domenica scorsa (9 Sett 2012), scavando in un campo di montagna coltivato a patate, mi sono procurato un piccolo taglietto sul polpastrello del dito medio della mano destra.
Non me ne sono accorto subito, perchè non c'era sangue e ho notato la piccola ferita solo lavandomi le mani e sentendo il leggero fastidio procurato dal sapone.
Ho pulito e disinfettato la ferita, ma non con acqua ossigenata, applicata solo 24 ore dopo.
Il campo nel quale ho scavato e' sospetto di essere stato concimato con sterco di cavallo.
Subito non ci avevo pensato, poi ho sentito il parere del mio medico il quale mi ha consigliato di andare al pronto soccorso per una profilassi con immunoglobuline, visto che l'ultimo mio richiamo dell'antitetanica risaliva al 1993 (Prima di questa data la profilassi vaccinale era stata regolare).
Al pronto soccorso sono però andato dopo quasi 48 ore e lì, dopo avermi informato sui rischi degli emoderivati, mi hanno somministrato solo immunoglobuline, 500 U.I.
e non il vaccino.
Volevo sapere se la profilassi è stata corretta oppure se il tempo trascorso dal momento del taglio è stato troppo lungo e quindi la protezione data dalle immunoglobuline è inutile e rischio qualcosa.
Ho già prenotato il richiamo vaccinale, che è fissato per mercoledì prossimo (19 Sett 2012), quindi 8 giorni dopo la somministrazione delle immunoglobuline: è troppo presto, troppo tardi o non ci sono vincoli temporali tra le due somministrazioni?
In merito ai potenziali rischi degli emoderivati (epatite, hiv, ecc.), devo tenere qualche precauzione specifica nei confronti della mia partener?
Scusate i tanti questi
Grazie anticipatamente per le risposte
Cordiali saluti
domenica scorsa (9 Sett 2012), scavando in un campo di montagna coltivato a patate, mi sono procurato un piccolo taglietto sul polpastrello del dito medio della mano destra.
Non me ne sono accorto subito, perchè non c'era sangue e ho notato la piccola ferita solo lavandomi le mani e sentendo il leggero fastidio procurato dal sapone.
Ho pulito e disinfettato la ferita, ma non con acqua ossigenata, applicata solo 24 ore dopo.
Il campo nel quale ho scavato e' sospetto di essere stato concimato con sterco di cavallo.
Subito non ci avevo pensato, poi ho sentito il parere del mio medico il quale mi ha consigliato di andare al pronto soccorso per una profilassi con immunoglobuline, visto che l'ultimo mio richiamo dell'antitetanica risaliva al 1993 (Prima di questa data la profilassi vaccinale era stata regolare).
Al pronto soccorso sono però andato dopo quasi 48 ore e lì, dopo avermi informato sui rischi degli emoderivati, mi hanno somministrato solo immunoglobuline, 500 U.I.
e non il vaccino.
Volevo sapere se la profilassi è stata corretta oppure se il tempo trascorso dal momento del taglio è stato troppo lungo e quindi la protezione data dalle immunoglobuline è inutile e rischio qualcosa.
Ho già prenotato il richiamo vaccinale, che è fissato per mercoledì prossimo (19 Sett 2012), quindi 8 giorni dopo la somministrazione delle immunoglobuline: è troppo presto, troppo tardi o non ci sono vincoli temporali tra le due somministrazioni?
In merito ai potenziali rischi degli emoderivati (epatite, hiv, ecc.), devo tenere qualche precauzione specifica nei confronti della mia partener?
Scusate i tanti questi
Grazie anticipatamente per le risposte
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Signore,
in caso di ferita a rischio di tetano, si somministrano le immunoglobuline, che danno una protezione immediata, in quanto si tratta di anticorpi direttamente iniettati nel corpo e già pronti ad agire.
Successivamente, con calma, si fa il richiamo vaccinale, che richiede un tempo di latenza più lungo, perciò non efficace subito (e, perciò, inutile riguardo alla ferita) ma nel giro di 7-15 giorni.
Nessun problema per quanto riguarda le immunoglobuline in quanto emoderivati; sono filtrate e sicure al 100%.
Cordiali saluti
in caso di ferita a rischio di tetano, si somministrano le immunoglobuline, che danno una protezione immediata, in quanto si tratta di anticorpi direttamente iniettati nel corpo e già pronti ad agire.
Successivamente, con calma, si fa il richiamo vaccinale, che richiede un tempo di latenza più lungo, perciò non efficace subito (e, perciò, inutile riguardo alla ferita) ma nel giro di 7-15 giorni.
Nessun problema per quanto riguarda le immunoglobuline in quanto emoderivati; sono filtrate e sicure al 100%.
Cordiali saluti
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Utente
Grazie della risposta,
dr. Corcelli.
Oggi sono stato presso il centro di igiene della mia città per il richiamo dell'antitetanica e lì il dottore presente mi ha detto che il rischio delle immunoglobuline è ridottissimo, ma non nullo.
Mi ha suggerito un esame del sangue per HIV, epatite C e B tra sei mesi e di utilizzare nel frattempo il profilattico in via precauzionale nei rapporti con la partner.
Confesso di essere un po' confuso...
Grazie ancora per le risposte e la disponibilità
Cordiali saluti
dr. Corcelli.
Oggi sono stato presso il centro di igiene della mia città per il richiamo dell'antitetanica e lì il dottore presente mi ha detto che il rischio delle immunoglobuline è ridottissimo, ma non nullo.
Mi ha suggerito un esame del sangue per HIV, epatite C e B tra sei mesi e di utilizzare nel frattempo il profilattico in via precauzionale nei rapporti con la partner.
Confesso di essere un po' confuso...
Grazie ancora per le risposte e la disponibilità
Cordiali saluti
[#3]
Non so che dirle; è vero che il rischio teorico non è nullo, ma quello concreto è alquanto improbabile; perciò, mi pare eccessivo fare controlli sierologici per HIV ed epatiti ogni volta che si somministrano immunoglobuline antitetaniche.
Le riporto quanto importato nella scheda tecnica:
<< Quando si somministrano preparati medicinali ottenuti da sangue o plasma umano, non può essere totalmente escluso il rischio di trasmissione di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche ai patogeni di natura finora sconosciuta.
Per quanto riguarda il rischio di trasmissione di agenti infettivi viene effettuata una selezione dei donatori e delle donazioni con mezzi idonei. Ogni unità di plasma usata per la produzione di questo emoderivato è controllata per l'assenza dell'HBsAg, degli anticorpi anti-HIV1, anti-HIV2 e anti-HCV e sottoposta a screening per il contenuto di ALT; il plasma pool è stato inoltre controllato per la presenza di HCV-RNA mediante tecnica di amplificazione genica ed è risultato non reattivo. Durante la produzione vengono effettuate procedure di rimozione e di inattivazione >>
Le riporto quanto importato nella scheda tecnica:
<< Quando si somministrano preparati medicinali ottenuti da sangue o plasma umano, non può essere totalmente escluso il rischio di trasmissione di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche ai patogeni di natura finora sconosciuta.
Per quanto riguarda il rischio di trasmissione di agenti infettivi viene effettuata una selezione dei donatori e delle donazioni con mezzi idonei. Ogni unità di plasma usata per la produzione di questo emoderivato è controllata per l'assenza dell'HBsAg, degli anticorpi anti-HIV1, anti-HIV2 e anti-HCV e sottoposta a screening per il contenuto di ALT; il plasma pool è stato inoltre controllato per la presenza di HCV-RNA mediante tecnica di amplificazione genica ed è risultato non reattivo. Durante la produzione vengono effettuate procedure di rimozione e di inattivazione >>
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 71k visite dal 12/09/2012.
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