Rapporto con liquidi di un trans
Carissimi dottori,
sono un ragazzo di 30 anni e ieri ho avuto un rapporto con un trans di strada. Il rapporto è durante circa 10 minuti e ciò e quanto accaduto: gli ho leccato un capezzolo e avevo gengive un po sanguinanti , mi è stato toccato il pene senza il preservativo, in seguito mi ha praticato un fellatio con preservativo, sesso anale con lui passivo(il preservativo non si è rotto) e infine (cosa di cui mi preoccupo) ho tolto il preservativo e mi sono masturbato per ieculare ma avevo le mani bagnate di saliva, liquidi anali e non so che altro (gli ho toccato il pene) del trans e che quindi sono venuti a contatto diretto con il mio pene ( glande, punta ecc.)
Cosa rischio? Quali test devo effettuare?
Ringrazio anticipatamente
sono un ragazzo di 30 anni e ieri ho avuto un rapporto con un trans di strada. Il rapporto è durante circa 10 minuti e ciò e quanto accaduto: gli ho leccato un capezzolo e avevo gengive un po sanguinanti , mi è stato toccato il pene senza il preservativo, in seguito mi ha praticato un fellatio con preservativo, sesso anale con lui passivo(il preservativo non si è rotto) e infine (cosa di cui mi preoccupo) ho tolto il preservativo e mi sono masturbato per ieculare ma avevo le mani bagnate di saliva, liquidi anali e non so che altro (gli ho toccato il pene) del trans e che quindi sono venuti a contatto diretto con il mio pene ( glande, punta ecc.)
Cosa rischio? Quali test devo effettuare?
Ringrazio anticipatamente
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
per le modalità con cui si è svolto, non si può affermare che il suo è un rapporto sicuro.
Ciò non tanto e non solo per HIV, quanto per le altre MST, tra cui la sifilide.
È una situazione in cui sicuramente è indicato tra un mese lo studio del pattern immunitario per la sifilide.
Per quanto riguarda l'HIV il rischio è davvero molto basso: pressoché nullo.
Tuttavia se deve cominciare a palparsi i linfonodi, a vivere nel terrore della sindrome da sieroconversione, meglio mettere in conto il test HIV a 30 e 90 giorni dal rapporto, come raccomandato dall' ISS
Per quanto attiene MST "minori" non mancheranno, se si è contagiato, di dare segno di sé.
Arrivederci.
per le modalità con cui si è svolto, non si può affermare che il suo è un rapporto sicuro.
Ciò non tanto e non solo per HIV, quanto per le altre MST, tra cui la sifilide.
È una situazione in cui sicuramente è indicato tra un mese lo studio del pattern immunitario per la sifilide.
Per quanto riguarda l'HIV il rischio è davvero molto basso: pressoché nullo.
Tuttavia se deve cominciare a palparsi i linfonodi, a vivere nel terrore della sindrome da sieroconversione, meglio mettere in conto il test HIV a 30 e 90 giorni dal rapporto, come raccomandato dall' ISS
Per quanto attiene MST "minori" non mancheranno, se si è contagiato, di dare segno di sé.
Arrivederci.
[#2]
Ex utente
Grazie dottore per la risposta. Dunque ,se ho capito bene, lei mi consiglia di eseguire tra 1 mese il test per la sifilide e 3 mesi quello dell' HIV. Inoltre per le altri MST minori,se è avvenuto il contagio, avrò sicuramente dei sintomi. Giusto?
Inoltre ora sono raffreddato e ho sintomi influenzali, può essere un sintomo di una MST?
Infine devo effettuare per forza il test per la sifilide? Non c'è nessun sintomo che mi permetta di capire se l'ho contratta o meno,senza effettuare alcun test?
Grazie dotte per la disponibilità
Inoltre ora sono raffreddato e ho sintomi influenzali, può essere un sintomo di una MST?
Infine devo effettuare per forza il test per la sifilide? Non c'è nessun sintomo che mi permetta di capire se l'ho contratta o meno,senza effettuare alcun test?
Grazie dotte per la disponibilità
[#3]
Medico Chirurgo
Salve,
-prima domanda: ci siamo perfettamente intesi.
-seconda domanda: il raffreddore non è espressione di una MST
- terza domanda: sui libri si legge che la manifestazione della infezione sifilitica è il sifiloma primario, con caratteristiche cliniche cosi precipue da consentire la diagnosi con sicurezza.
Per una serie di motivi, noti ma non oggetto di questo consulto, il predetto sifiloma può manifestarsi in forma atipica, indovarsi dove può essere scambiato dal paziente per una lesione banale, non presentarsi affatto realizzando la Lue acefala.
L'unico modo per avere la certezza di non essere stati infettati dal treponena sono i test sierologici.
VDRL eTPHA.
Ciò perché non le capiti, come non di rado avviene, di scoprirlo durante la fase secondaria della lue, spesso anch'essa atipica e confusa con patologie "allergiche" specialmente dai non addetti ai lavori.
O peggio non la scartino come emodonatore se un giorno decidesse di compiere un atto di generosità diventando tale.
Questa è la ragione per cui le ho consigliato la valutazione immunitaria per Sifilide: valuti lei in piena autonomia se seguire il consiglio o soprassedere.
Saluti cordiali.
-prima domanda: ci siamo perfettamente intesi.
-seconda domanda: il raffreddore non è espressione di una MST
- terza domanda: sui libri si legge che la manifestazione della infezione sifilitica è il sifiloma primario, con caratteristiche cliniche cosi precipue da consentire la diagnosi con sicurezza.
Per una serie di motivi, noti ma non oggetto di questo consulto, il predetto sifiloma può manifestarsi in forma atipica, indovarsi dove può essere scambiato dal paziente per una lesione banale, non presentarsi affatto realizzando la Lue acefala.
L'unico modo per avere la certezza di non essere stati infettati dal treponena sono i test sierologici.
VDRL eTPHA.
Ciò perché non le capiti, come non di rado avviene, di scoprirlo durante la fase secondaria della lue, spesso anch'essa atipica e confusa con patologie "allergiche" specialmente dai non addetti ai lavori.
O peggio non la scartino come emodonatore se un giorno decidesse di compiere un atto di generosità diventando tale.
Questa è la ragione per cui le ho consigliato la valutazione immunitaria per Sifilide: valuti lei in piena autonomia se seguire il consiglio o soprassedere.
Saluti cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.6k visite dal 26/09/2015.
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