Terzo episodio emospermia, che fare?

Il primo, 2 anni fa, fatti tutti gli esami del caso, era risultata una infezione da e.coli nella spermiocultura, curata, poi nulla per 2 anni. Anche se prima di iniziare la cura il sangue era scomparso e non avevo particolari sintomi.

1 mese fa ricapitato, ho fatto esami per MST, marker tumorali, eco prostata transrettale e dei testicoli.

Tutto normale tranne prostata ingrossata di qualche mm con calcificazioni di precedenti infezioni, quindi mi è stato dato prostamol-uno per un mese e anche un ciclo di ciprofloxacina. Il sangue è scomparso ancora nel giro di 10-12gg

Nessun disturbo particolare e poi adesso ancora un episodio. Il sangue è fresco come ci fosse qualcosa di rotto di recente e le urine sono esenti, a parte ovviamente quelle subito dopo.

Considerando che in entrambi i casi scorsi, il decorso è stato primi giorni sangue rosso, poi marrone come se si chiudesse e in una decina di giorni risolto ed è passato solo 1 mese, devo fare altro?

Meglio astinenza o regolarità in questi casi?

Considerando che in tutti i casi ricordo di aver prolungato volontariamente di parecchio il rapporto, può essere questa la causa?

Vi ringrazio per le risposte e eventualmente vorrei anche sapere se è il caso di vedere ancora l'urologo, che mi ha detto che più di questi esami c'è solo la risonanza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Tra tutti i sanguinamenti, quello che si manifesta con il liquido seminale è certamente il meno minaccioso. Le vie seminali sono lunghe e tortuose e sono sufficienti poche gocce di sangue per colorare parecchio. In assenza di sintomi specifici le diremmo di non preoccuparsi particolarmente. La saltuarietà elle manifestazioni non ci pare impongano per ora l'esecuzione della risonanza magntica. Tra l'alto sono rarissimi i casi in cui questa indagine, pur molto raffinata, riesce veramente a chiarire qualcosa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Meglio astinenza o regolarità in questo caso?

Sono interessato anche a sapere se prolungare volontariamente il rapporto può causare questo problema.

In definitiva, aspetto una decina di giorni per vedere se passa spontaneamente? E continuo il trattamento con prostamol-uno?Mancano 8 giorni alla conclusione.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Prolungare volontariarmente il rapporto ritardando artificiosamente l'eiaculazione è particolarmente dannoso per la prostata e le vie seminali, in particolare se alla base c'è già qualche problema di tipo infiammatorio o comunque irritativo. In linea di massima si dice che 2-3 eiaculazioni alla settimana costituiscano una normale espressione della funzione genitale. L'astinenza si consiglia esclusivamente nelle fasi culminati di una prostatite acuta, caratterizzate da febbre o disturbi molto intensi. Non ci pare proprio questo il suo caso.
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
2-3? il mio urologo attuale mi ha consigliato attività giornaliera, mi giunge nuova questa cosa.

vedrò di limitarmi in questo periodo e di non trattenere più del dovuto, se non dovesse autorisolversi andrò nuovamente dall'urologo, anche se a questo punto non saprei più che esami fare(mi è stata confermata anche dal mio medico curante la poca utilità di una risonanza, soprattutto dopo aver fatto tutti questi altri esami).
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Tante teste, tante idee ... è normale che sia così. Noi non pretendiamo comunque che la nostra indicazione sia migliore! In fondo non si può certo affermare che 2-3 eiaculazioni la settiamna costituiscano una limitazione. Purtroppo l'apparato genitale non è (come forse qualcuno vorrebbe) un meccanismo indistruttibile, ma un insieme di tessuti biologici abbastanza delicati e soggetti ad usura.
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