Chlamydia pneumoniae
Buongiorno,
più di un mese fa ho iniziato a sentire una stanchezza profonda che mi accompagna per tutta la giornata con occhi lucidi e molto stanchi, e palpebre gonfie. Mi sono anche accorta di avere una febbricola intermittente che arrivava massimo a 37,3. Il dottore di famiglia mi ha inizialmente
prescritto un esame emocromocitometrico (non completo) da cui non è emerso nulla. A questo punto il dottore ha pensato che quella stanchezza potesse essere associata a uno stato depressivo. Io non ne ero convinta e, per farmi stare più tranquilla, il dottore mi ha prescritto altri esami:
widal wright (negativo)
weil felix (da cui sono emerse positività: proteus OX2, proteus OX19, proteus OX K)
urinocoltura (positivo: proteus mirabilis)
A questo punto (dopo due settimane dalla comparsa dei sintomi) il dottore mi ha consigliato un ricovero in ospedale per verificare tutte queste
positività.
La notte prima del ricovero ho avuto febbre quasi a 40 (non saprei se collegata all'infezione o una normale febbre comparsa indipendentemente dagli altri sintomi).
Durante il ricovero è emersa una positività alla chlamydia pneumoniae (IgM), anche se a volte i medici parlavano di mycoplasma pneumonie (dalle analisi che ho visto quest'ultimo risulta negativo, ma data la mia ignoranza non saprei se sono due cose diverse).
Tutte le altre positività che erano emerse dalle analisi precedenti sono risultate negative.
Ho fatto levoxacin e ceftriaxone, e la diagnosi è stata polmonte perilare bilaterale da Chlamydia. La febbre è scomparsa ma la stanchezza profonda continua a rimanere.
Ho scritto per avere altri pareri in merito, perchè ho visto che i medici all'ospedale hanno pareri molto discordanti.
Alcuni associano questa stanchezza alla depressione (non mi sento affatto depressa, però sono un tipo ansioso), altri dicono che la stanchezza è dovuta all'infezione e possa anche durare mesi.
Il problema è che si tratta una stanchezza molto forte, inspiegabile, a volte mi sembra di non dormire da giorni, a tratti si concentra negli occhi (ho difficoltà a leggere e guardare il computer). Ho una continua sonnolenza durante la giornata ( ci tengo a precisare che la notte dormo bene) e già al risveglio sento una specie di sonnolenza alla testa.
Mi scuso per essere stata prolissa, ma ci tenevo a spiegare bene la mia situazione, perchè sono preoccupata per questa stanchezza estrema. Io di solito sono una ragazza abbastanza attiva, studio, e adesso mi ritrovo a non poter più frequentare l'università. E' possibile che questa stanchezza inspiegabile dipenda dall'infezione che ho avuto?
Grazie in anticipo per la risposta,
Cordiali saluti
più di un mese fa ho iniziato a sentire una stanchezza profonda che mi accompagna per tutta la giornata con occhi lucidi e molto stanchi, e palpebre gonfie. Mi sono anche accorta di avere una febbricola intermittente che arrivava massimo a 37,3. Il dottore di famiglia mi ha inizialmente
prescritto un esame emocromocitometrico (non completo) da cui non è emerso nulla. A questo punto il dottore ha pensato che quella stanchezza potesse essere associata a uno stato depressivo. Io non ne ero convinta e, per farmi stare più tranquilla, il dottore mi ha prescritto altri esami:
widal wright (negativo)
weil felix (da cui sono emerse positività: proteus OX2, proteus OX19, proteus OX K)
urinocoltura (positivo: proteus mirabilis)
A questo punto (dopo due settimane dalla comparsa dei sintomi) il dottore mi ha consigliato un ricovero in ospedale per verificare tutte queste
positività.
La notte prima del ricovero ho avuto febbre quasi a 40 (non saprei se collegata all'infezione o una normale febbre comparsa indipendentemente dagli altri sintomi).
Durante il ricovero è emersa una positività alla chlamydia pneumoniae (IgM), anche se a volte i medici parlavano di mycoplasma pneumonie (dalle analisi che ho visto quest'ultimo risulta negativo, ma data la mia ignoranza non saprei se sono due cose diverse).
Tutte le altre positività che erano emerse dalle analisi precedenti sono risultate negative.
Ho fatto levoxacin e ceftriaxone, e la diagnosi è stata polmonte perilare bilaterale da Chlamydia. La febbre è scomparsa ma la stanchezza profonda continua a rimanere.
Ho scritto per avere altri pareri in merito, perchè ho visto che i medici all'ospedale hanno pareri molto discordanti.
Alcuni associano questa stanchezza alla depressione (non mi sento affatto depressa, però sono un tipo ansioso), altri dicono che la stanchezza è dovuta all'infezione e possa anche durare mesi.
Il problema è che si tratta una stanchezza molto forte, inspiegabile, a volte mi sembra di non dormire da giorni, a tratti si concentra negli occhi (ho difficoltà a leggere e guardare il computer). Ho una continua sonnolenza durante la giornata ( ci tengo a precisare che la notte dormo bene) e già al risveglio sento una specie di sonnolenza alla testa.
Mi scuso per essere stata prolissa, ma ci tenevo a spiegare bene la mia situazione, perchè sono preoccupata per questa stanchezza estrema. Io di solito sono una ragazza abbastanza attiva, studio, e adesso mi ritrovo a non poter più frequentare l'università. E' possibile che questa stanchezza inspiegabile dipenda dall'infezione che ho avuto?
Grazie in anticipo per la risposta,
Cordiali saluti
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
è importante che l'infezione da Chlamydia Pneumoniae sia stata eradicata: ciò va confermato con una RX del torace che mostri la regressione del quadro patologico e dal dosaggio degli anticorpi anti Chlamydia P. IgM ed IgG.
In genere le infezioni conclamate da questo microrganismo intracellulare lasciano una profondissima astenia che in effetti può durare a lungo.
E necessitano di terapia antibiotica per periodi congrui (anche un mese)
Personalmente io avrei associato un macrolide con la levofloxacina a dosaggio pieno per entrambi.
Ma ogni medico è libero di impostare la terapia come ritiene.
In quanto al Mycoplasma Pneumoniae non saprei che dirle: anch'esso è sensibile sia ai macrolidi che alla levofloxacina e anch'esso necessita di lunghe terapie antibiotiche.
Anche del Mycoplasma è possibile dosare gli Abs.
La reazione di Weil Felix ormai fa parte della storia della diagnostica.
In ogni caso stia tranquilla e si riposi.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
è importante che l'infezione da Chlamydia Pneumoniae sia stata eradicata: ciò va confermato con una RX del torace che mostri la regressione del quadro patologico e dal dosaggio degli anticorpi anti Chlamydia P. IgM ed IgG.
In genere le infezioni conclamate da questo microrganismo intracellulare lasciano una profondissima astenia che in effetti può durare a lungo.
E necessitano di terapia antibiotica per periodi congrui (anche un mese)
Personalmente io avrei associato un macrolide con la levofloxacina a dosaggio pieno per entrambi.
Ma ogni medico è libero di impostare la terapia come ritiene.
In quanto al Mycoplasma Pneumoniae non saprei che dirle: anch'esso è sensibile sia ai macrolidi che alla levofloxacina e anch'esso necessita di lunghe terapie antibiotiche.
Anche del Mycoplasma è possibile dosare gli Abs.
La reazione di Weil Felix ormai fa parte della storia della diagnostica.
In ogni caso stia tranquilla e si riposi.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Grazie Dottore per la celere risposta. Le scrivo nuovamente dopo aver ripetuto le analisi:
Micoplasma IgG 87.7 UA/ml (positivo: > 40)
Micoplasma IgM 0.4 Indice (presenti>1.1)
Anti clamidia IgM 1.00 aU/ml (assenti < 11.0)
Anti clamidia IgG 21.00 aU/ml (assenti <11.0)
La RX del torace l'avevo fatta dopo la cura antibotica e risultava migliorata (il rapporto dice: modesta accentuazione della trama peribroncovasale in sede perilare sn)
Lo specialista mi ha detto che ho avuto solo la clamidia e che gli anticorpi del micoplasma si sono alzati di conseguenza. E' possibile?
Inoltre mi ha detto che la stanchezza ormai non può dipendere da questo.
Io ho ancora sonno continuo, una stanchezza mentale molto pesante che mi porta forte malessere e non riesco a fare niente. Sono molto preoccupata perchè non sembra migliorare.
Che altri esami mi consiglia di fare e a quale specialista rivolgermi?
Micoplasma IgG 87.7 UA/ml (positivo: > 40)
Micoplasma IgM 0.4 Indice (presenti>1.1)
Anti clamidia IgM 1.00 aU/ml (assenti < 11.0)
Anti clamidia IgG 21.00 aU/ml (assenti <11.0)
La RX del torace l'avevo fatta dopo la cura antibotica e risultava migliorata (il rapporto dice: modesta accentuazione della trama peribroncovasale in sede perilare sn)
Lo specialista mi ha detto che ho avuto solo la clamidia e che gli anticorpi del micoplasma si sono alzati di conseguenza. E' possibile?
Inoltre mi ha detto che la stanchezza ormai non può dipendere da questo.
Io ho ancora sonno continuo, una stanchezza mentale molto pesante che mi porta forte malessere e non riesco a fare niente. Sono molto preoccupata perchè non sembra migliorare.
Che altri esami mi consiglia di fare e a quale specialista rivolgermi?
[#3]
Medico Chirurgo
Salve,
che vuole che le dica? lei ha anticorpi IgG per entrambi i patogeni e chiedersi quale è l'infezione vecchia e da che cosa è stata determinata quella recente avrebbe richiesto l'avidità delle IgG anti Chlamydia e anti Mycoplasma.
E' strano che uno specialista non sappia queste banalità!
Inoltre il medesimo dovrebbe sapere che questi patogeni intracellulari lasciano una scia di sequele (astenia, tosse, a volte febbricola) che possono durare molto a lungo.
Specialmente se, come si evince dalla RX, lei ha ancora un rinforzo della trama broncovasale a livello periilare sn che consiglia di proseguire la terapia per ulteriori dieci giorni.
Lo dica pure allo "Specialista".
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
che vuole che le dica? lei ha anticorpi IgG per entrambi i patogeni e chiedersi quale è l'infezione vecchia e da che cosa è stata determinata quella recente avrebbe richiesto l'avidità delle IgG anti Chlamydia e anti Mycoplasma.
E' strano che uno specialista non sappia queste banalità!
Inoltre il medesimo dovrebbe sapere che questi patogeni intracellulari lasciano una scia di sequele (astenia, tosse, a volte febbricola) che possono durare molto a lungo.
Specialmente se, come si evince dalla RX, lei ha ancora un rinforzo della trama broncovasale a livello periilare sn che consiglia di proseguire la terapia per ulteriori dieci giorni.
Lo dica pure allo "Specialista".
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14k visite dal 24/03/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.