Rapporto a rischio e intervallo per eseguire test HIV

Gentili Professori,

vi scrivo per chiedervi se potete elargirmi per favore la vostra cordiale opinione professionale.
Ieri, 26.07.2017 ho avuto un rapporto occasionale con una meretrice. Durante l'atto di penetrazione vaginale indossavo il profilattico. C'è da dire che la penetrazione vaginale è avvenuta per lungo tempo, in varie posizioni, in virtù del fatto che non soffro per niente di eiaculazione precoce questo dovuto alle intense esercitazioni del muscolo pubococcigeo e al fatto che sono anche circonciso.
A un certo momento, la signora divorata dall'impazienza ha voluto lei terminare il rapporto, così mi sono tolto il preservativo, in modo molto cauto, e ho eiaculato fuori dalla sua vagina. A fine rapporto, tra l'altro la stanza era scarsamente illuminata, ho chiesto alla signora se il profilattico fosse rimasto integro oppure no. Il controllo da parte sua è avvenuto con estrema leggerezza. C'è da dire che i preliminari si sono svolti con palpeggiamenti, sesso orale (protetto) e baci liberi sulla bocca, mi sovviene in mente l'episodio di un tale Prof. Aiuti Fernando che baciò sulla bocca una sieropositiva, una malata di AIDS per dimostrare che con la saliva e con i baci si può stare tranquilli dall'hiv, poiché non sono considerati vicoli di trasmissione. Ad ogni modo, tornato a casa mi sono completamente igienizzato di tutto punto, mi sono sciacquato la bocca con il colluttorio, mi sono fatto la doccia, ho igienizzato bene i genitali con sapone apposito che è un detergente antibatterico e per giunta ho cercato di urinare molto.

Oggi, giorno successivo, non presento alcuna irritazione, alcuna piaga, alcun prurito, alcuna infiammazione sia nella mucosa orale, sia sul corpo e sia sui genitali (durante la minzione non sento dolore alcuno).

Ecco, questo è quanto. La mia non è paura, vorrei solo capire se mi sono comportato nel migliore dei modi. A quanto ne so, il rapporto a rischio c'è stato comunque, poiché la signora era una perfetta sconosciuta che ha a che fare con molti uomini, e poi il profilattico non garantisce sicurezza al cento per cento, se poi si lacera, il suo potere protettivo cola a picco.
Vorrei sapere gentilmente da qualcuno di voi se la mia condotta è risultata ineccepibile o se ho peccato di avventatezza. Spero di non aver commesso nessun errore.

Poi qualora volessi, per scrupolo, per stare al di sopra di ogni sospetto, eseguire il test HIV, dopo quanto tempo dal rapporto a rischio si può fare il test? Dopo quanto tempo il suo risultato diventa attendibile?
Qualora l'esito fosse negativo o positivo, il test HIV va ripetuto comunque? Se sì, chiedo quante volte e dopo quanto tempo dal precedente?

Ringrazio coloro che vorranno darmi risposte e opinioni. Non non alcuna paura ma sento il bisogno di sapere, di conoscere.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
credo proprio che il suo rapporto si sia svolto in modo davvero ineccepibile.
Non mi pare un rapporto a rischio per le malattie prevenute dal profilattico.
Ovviamente per quelle che il profilattico non previene, come la Sifilide, HPV, Mollusco contagioso, il rischio di contagio resta.
Eviti di baciare le meretrici: nelle loro bocche entrano molte aste e la possibilità che vi siano patogeni sessuali in faringe è alta.
Se vuole fare il test HIV I-II di IV generarzione, lo deve fare a 40 gg dall'episodio, considerarlo definitivo senza necessità di ripetizione.
Se vuole può rivolgersi anche sd un centro per MST della sua Città, dove esporre i suoi dubbi ed essere coadiuvato nella gestione dello screening delle IST.
O affidarsi ad un Infettivologo di sua fiducia.
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dott. Caldarola. Purtroppo nella mia città non c'è un centro per MST; in alternativa non andrebbe bene il medico curante per qualsiasi consulenza sulla questione?
(Se sì, sappia che ho scritto qui poiché egli non era e non è ancora reperibile).
Di nuovo grazie.
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
se sa districarsi tra le MST e se torna reperibile vada dal curante.
Saluti.
Dott. Caldarola.
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