Sifilide, contagio, cura
Verso la metà di ottobre ho avuto un rapporto non protetto con il mio ragazzo, e avevo qualche perdita di sangue per il ciclo che stava finendo. I rapporti successivi tra noi sono stati tutti non protetti, alcuni anche completi con eiaculazione interna. I primi di dicembre, dopo aver avuto un ennesimo rapporto, notiamo che sul glande del mio Ragazzo c'era una macchia come se fosse sangue, tonda e piccolina. Abbiamo subito pensato ad una lesione causata dalle mie unghie quando precedentemente lo toccavo. I rapporti seguenti sono stati tutti protetti, ma dopo circa 10 giorni, mi chiama dicendomi che oltre a quella macchia, gli erano comparsi due brufoli con un cratere sul pene. Si è recato in ospedale dove gli hanno detto che era sifilide in quanto aveva anche infiammato l'inguine. Gli hanno iniettato la penicillina dicendogli di ripetere l'iniezione dopo 3 settimane e di fare esami specifici. Ovviamente hanno detto di fare esami anche a me. Lui non li ha ancora fatti perché è fuori per lavoro,io si, e sono risultata positiva alla sifilide. Ho anche eseguito un emocromo completo e i valori sono perfetti. I risultati del treponema pallidum screening miei sono stati: igG 47kDa >8 , igG 17kDa >8, igG15 kDa >8. IgM 47 e 17 entrambi con risultato >4 .
Non ho voluto fare le punture di penicillina, perché ho voluto optare per la cura antibiotica per via orale. Il mio medico mi ha suggerito di fare la cura per 14 gg ma non mi ha assicurato la guarigione, in quanto secondo lui le iniezioni di penicillina sono più efficaci ma per il momento continuo con questa cura poi, dopo aver effettuato altri esami, vedremo il da farsi in base a ciò che uscirà. Il mio dermatologo oggi, vedendo i risultati sostiene che sono stata contagiata recentemente e non come sosteneva il mio medico che secondo lui l'ho contratta tempo fa ( con il mio ex, che purtroppo mi tradiva tantissimo non so nemmeno con chi ). Dunque, secondo voi, da questi risultati si evince se l'ho contratta da poco o se già era in atto da tempo? E inoltre, perché al mio ragazzo è uscita macchia subito dopo il rapporto? Da premettere che il mio ragazzo da settembre a metà ottobre è stato fuori, quindi non so in quell'arco di tempo se ha avuto rapporti con altre anche se nega ed è convinto che io l'abbia presa l'anno scorso dal mio ex ( un calciatore che mi tradiva). L'ultimo dubbio è... Io il sifiloma su di me non l'ho mai visto, e non ho nemmeno mai avuto alcun sintomo come per esempio le macchie sulle mani o sui piedi, ne alopecia, ne il resto dei sintomi. Dunque qualcuno potrebbe darmi qualche chiarimento per favore? Sono molto preoccupata perché vorrei solo capire se è recente o meno. Grazie in anticipo, e chiedo scusa se non sono riuscita a spiegare il tutto più brevemente.
Non ho voluto fare le punture di penicillina, perché ho voluto optare per la cura antibiotica per via orale. Il mio medico mi ha suggerito di fare la cura per 14 gg ma non mi ha assicurato la guarigione, in quanto secondo lui le iniezioni di penicillina sono più efficaci ma per il momento continuo con questa cura poi, dopo aver effettuato altri esami, vedremo il da farsi in base a ciò che uscirà. Il mio dermatologo oggi, vedendo i risultati sostiene che sono stata contagiata recentemente e non come sosteneva il mio medico che secondo lui l'ho contratta tempo fa ( con il mio ex, che purtroppo mi tradiva tantissimo non so nemmeno con chi ). Dunque, secondo voi, da questi risultati si evince se l'ho contratta da poco o se già era in atto da tempo? E inoltre, perché al mio ragazzo è uscita macchia subito dopo il rapporto? Da premettere che il mio ragazzo da settembre a metà ottobre è stato fuori, quindi non so in quell'arco di tempo se ha avuto rapporti con altre anche se nega ed è convinto che io l'abbia presa l'anno scorso dal mio ex ( un calciatore che mi tradiva). L'ultimo dubbio è... Io il sifiloma su di me non l'ho mai visto, e non ho nemmeno mai avuto alcun sintomo come per esempio le macchie sulle mani o sui piedi, ne alopecia, ne il resto dei sintomi. Dunque qualcuno potrebbe darmi qualche chiarimento per favore? Sono molto preoccupata perché vorrei solo capire se è recente o meno. Grazie in anticipo, e chiedo scusa se non sono riuscita a spiegare il tutto più brevemente.
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Medico Chirurgo
Gentile Signora,
importa poco quando lei abbia contratto la sifilide: lei riporta un immunoblotting in cui si evince contro le bande 47 e 17 un risultato positivo per IgM >4. La contemporanea presenza di IgG depone per una infezione non recentissima ma neppure pregressa.Il suo curante le ha detto una inesattezza.
Al di là del contagio e di quando sia avvenuto, lei è infettiva e deve curarsi bene.
Mi dice di essere seguita da un Dermatologo ma questi non le ha consigliato di effettuare il dosaggio separato e quantitativo delle IgM e delle IgG anti Treponema Pallidum e un banale test reaginico come la VDRL?
Mi pare tutto molto confuso. A meno che lei non abbia omesso esami di cui è in possesso.
In quanto al sifiloma primario nella donna può indovarsi nell'apparato genitale e non essere visibile o nel caso di rapporti orali creare una ulcera poco o per nulla dolente sovente sulle tonsille o altrove nel cavo orale che sfugge all' attenzione.
La terapia la dovrebbe stabilire il Dermatologo e non lei: la BenzilPenicillina Benzatina per via intramuscolare è ancora la terapia di prima scelta per la Sifilide, non solo per l'estrema sensibilità del Treponema al farmaco ma perchè il rilascio graduale rende il Treponema esposto alla penicillina in modo costante.
Ma lei ha deciso di non fare le fiale e nessuno gliele può imporre.
Del resto è seguita da uno specialista: credo che debba avere fiducia in lui altrimenti è meglio cambiarlo.
Una sifilide certamente non si può curare per via telematica.
Cari saluti.
Caldarola.
importa poco quando lei abbia contratto la sifilide: lei riporta un immunoblotting in cui si evince contro le bande 47 e 17 un risultato positivo per IgM >4. La contemporanea presenza di IgG depone per una infezione non recentissima ma neppure pregressa.Il suo curante le ha detto una inesattezza.
Al di là del contagio e di quando sia avvenuto, lei è infettiva e deve curarsi bene.
Mi dice di essere seguita da un Dermatologo ma questi non le ha consigliato di effettuare il dosaggio separato e quantitativo delle IgM e delle IgG anti Treponema Pallidum e un banale test reaginico come la VDRL?
Mi pare tutto molto confuso. A meno che lei non abbia omesso esami di cui è in possesso.
In quanto al sifiloma primario nella donna può indovarsi nell'apparato genitale e non essere visibile o nel caso di rapporti orali creare una ulcera poco o per nulla dolente sovente sulle tonsille o altrove nel cavo orale che sfugge all' attenzione.
La terapia la dovrebbe stabilire il Dermatologo e non lei: la BenzilPenicillina Benzatina per via intramuscolare è ancora la terapia di prima scelta per la Sifilide, non solo per l'estrema sensibilità del Treponema al farmaco ma perchè il rilascio graduale rende il Treponema esposto alla penicillina in modo costante.
Ma lei ha deciso di non fare le fiale e nessuno gliele può imporre.
Del resto è seguita da uno specialista: credo che debba avere fiducia in lui altrimenti è meglio cambiarlo.
Una sifilide certamente non si può curare per via telematica.
Cari saluti.
Caldarola.
[#2]
Utente
Salve dott. Caldarola, grazie per la risposta. Gli unici esami che ho fatto sono quelli che ho riportato. La vdrl non mi è stata prescritta negli esami dal medico. Il dermatologo l'ho contattato successivamente, e nonostante mi abbia ripetuto più volte che le compresse sono una seconda scelta e che non assicurano la guarigione, voglio farla comunque così la cura, ripeterò la cura e se non dovessero esserci miglioramenti mi farò coraggio e mi farò le iniezioni di penicillina. Sul sifiloma so che nelle donne può essere non visibile, però se fosse stata un'infezione contratta tempo fa, suppongo che dovrei essere nella fase secondaria ed avere qualche sintomo, cosa che non ho. Secondo lei sto perdendo tempo facendo la cura con le compresse? Dovrei interrompere e fare già da adesso le iniezioni di penicillina?
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
la Sifilide si cura con le iniezioni di penicillina.
Si ricorre ad antibiotici alternativi quando vi sia una specifica controindicazione, cme una allergia al farmaco.
Tra l'altro lo schema posologico usato in Italia garantisce la guarigione e scongiura il passaggio alla fase di latenza o alla terziaria in cui l'eradicazione del Treponema è più complessa.
Questo è il mio parere: ovviamente lei segua le indicazioni del suo medico di fiducia, lasciandolo però libero di esercitare in scienza e coscienza.
Io se fosse venuta al mio studio rifiutando a priori la mia terapia le avrei detto gentilmente di trovare un medico compliante: non seguire le indicazioni di un professionista al quale ci si affida è segno di mancanza di fiducia che è la conditio sine qua non è possibile instaurare un buon rapporto medico - paziente.
Del resto deve fare delle fiale intramuscolari non un intervento chirurgico. Suvvia signora non faccia i capricci.
Buona giornata.
Caldarola.
la Sifilide si cura con le iniezioni di penicillina.
Si ricorre ad antibiotici alternativi quando vi sia una specifica controindicazione, cme una allergia al farmaco.
Tra l'altro lo schema posologico usato in Italia garantisce la guarigione e scongiura il passaggio alla fase di latenza o alla terziaria in cui l'eradicazione del Treponema è più complessa.
Questo è il mio parere: ovviamente lei segua le indicazioni del suo medico di fiducia, lasciandolo però libero di esercitare in scienza e coscienza.
Io se fosse venuta al mio studio rifiutando a priori la mia terapia le avrei detto gentilmente di trovare un medico compliante: non seguire le indicazioni di un professionista al quale ci si affida è segno di mancanza di fiducia che è la conditio sine qua non è possibile instaurare un buon rapporto medico - paziente.
Del resto deve fare delle fiale intramuscolari non un intervento chirurgico. Suvvia signora non faccia i capricci.
Buona giornata.
Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 19.2k visite dal 01/02/2018.
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