Discopatie multiple

Salve, vorrei un Vostro parere in quanto mi hanno consigliato di fare richiesta di invalidità per le mie attuali condizioni fisiche. Prima di inserire la relazione dell'ultima RM penso sia necessario dire che ad Ottobre 2017 sono stato operato di ernia discale, se necessario posso inserire lettera di dimissione dell'ospedale ed attualmente lavoro in un ipermercato e svolgo attività di movimentazione manuale dei carichi.
RM Cervicale - RM Dorsale - RM Lombosacrale: Esame eseguito con tecnica FSE mediante acquisizioni T1 e T2 dipendenti su piano sagittale, STIR sul piano sagittale e con acquisizione GE T2* sul piano assiale. E' stato studiato il ristretto vertebro-midollare compreso tra il basicranio ed il sacro.
Mantenuto l'allineamento dei metameri sul piano sagittale. Perdita della lordosi cervicale in clinostatismo, con atteggiamento cifotico. Ridotta la lordosi lombare in clinostatismo. Canale vertebrale di ampiezza ridotta a livello lombare per brevità congenita degli archi posteriori. Irregolarità degenerativa artrosiche, somatiche ed apofisarie, evidenti da C3 a C6 ed a L4-L5. Concomitano, a quest'ultimo livello, esiti discectomia posteriore per emilamino-falvectomia destra.
A C3-C4 si documenta una protrusione discale posteriore ad ampio raggio con lieve impronta sugli spazi liquorali perimidollari antero-laterali.
A C4-C5 si documenta una protrusione discale posteriore ad ampio raggio con lieve impronta sugli spazi liquorali perimidollari antero-laterali.
A C5-C6 si documenta una protrusione discale posteriore ad ampio raggio con lieve impronta sugli spazi liquorali perimidollari antero-laterali e iniziale impegno dei canali di coniugazione (sn>dx).
A L3-L4 si documenta una dilatazione disco-anulare posteriore condizionante lieve impronta sul sacco durale e impegno dei recessi inferiori dei canali di coniugazione.
A L4-L5 si documenta una dilatazione disco-anulare posteriore con focalità protrusiva paramediana e subarticolare sinistra condizionante impronta sul sacco durale sulla radice L5 sinistra, impegno dei recessi inferiori dei canali di coniugazione, prevalente a sinistra. Concomita disomogeneità del segnale del tessuto adiposo intra-canalare epidulare contiguo alla radice L5 destra e lungo il tramite chirurgico, come per fenomeni fibro-cicatrizianali.
Il midollo presenta regolare morfologia e dimensioni, in assenza di alterazioni di segnale nel suo contesto.
Cono midollare in sede , regolare per dimensioni, morfologia e segnale.
Voglio precisare che prima di svolgere l'attuale mansione mi è stato assegnata una limitazione di 10 Kg che ritengo non cautelativa per la mia salute perché svolgo anche movimenti molto ripetitivi.
Pertanto la mia domanda risulta essere la seguente: posso presentare domanda di invalidità oppure è consigliabile indirizzarmi su eventuale causa di lavoro?? ci sarebbero i requisiti visto che a tutt'oggi soffro di mal di schiena continui e sintomi di sciatica? Nel ringraziare anticipatamente porgo distinti
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
Per valutare l’opportunità o meno di richiedere il riconoscimento di malattia professionale è indispensabile conoscere la sua storia lavorativa. Che lavori ha svolto nella sua vita? Per quanto tempo?
Relativamente alla invalidità civile certamente può richiedere che le venga riconosciuta anche se in questa sede non è possibile ipotizzare quale percentuale eventualmente le riconoscerebbero.
Infine, se ritiene che le limitazioni che le sono state date non siano sufficienti per il suo stato di salute, può richiedere, tramite l’azienda, nuova vista al medico competente e, se non dovesse ritenere corretto anche questo ulteriore giudizio, può proporre ricorso all’organo di vigilanza della asl competente per territorio entro 30 giorni dalla data in cui ha ricevuto il giudizio.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la tapestiva risposta, ho svolto sempre lavori in ambito sicurezza, da antitaccheggio a portierato, periodo 1994 al 2001. Da ottobre 2001 ad oggi lavoro per questa azienda della GDO con ruoli sempre di sicurezza e senza mai avere problemi di salute, anche perché non ho svolto movimentazione con tempistiche importanti. Nel 2014 mi hanno cambiato mansione, facendomi svolgere lavori dove la movimentazione dei carichi è rilevante e ripetitiva. Nel 2016 ho iniziato ad avere problemi lombari e come dicevo prima nel 2017 sono stato operato di ernia discale. Al ritorno al lavoro dopo circa un mese sono stato spostato in un reparto con pochissima movimentazione dei carichi e non ho avuto problemi rilevante, fino a Gennaio dinquest’anno Dove mi hanno spostato nuovamente nel reparto prima dell’intervento. Nel breve la mia storia lavorativa dov’è si evince che le problematiche nascono quando la sollecitazione diventa rilevante. Cosa mi consiglia di fare? Ho provato a spiegarmi con la mia azienda ma non ne vuole sapere nulla, forse perche ingiustamente mi avevano licenziato ed il giudice non solo mi ha dato ragione ma addirittura li ha ridicolizzati in fase processuale. Distinti saluti
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
In considerazione della sua storia lavorativa e delle patologie della colonna vertebrale che la affliggono, non credo ci siano molte possibilità che le venga riconosciuta la malattia professionale.
Io proverei il riconoscimento di invalidità civile.
Relativamente al suo attuale lavoro le ribadisco che la strada più utile è quella di richiedere per iscritto all’azienda una visita straordinaria con il medico competente (art. 41 comma 1 lettera b e comma 2 lettera c del dlgs 81/08 ) e rappresentare al medico tutte le sue problematiche. Se il giudizio del medico competente ritiene non tutelare adeguatamente la sua salute può proporre ricorso all’organo di vigilanza della asl competente per territorio entro 30 giorni dalla ricezione del giudizio.
Cordiali saluti