Difficoltà respiratorie da circa 2 mesi

sono un ragazzo di 29 anni, prima non avevo mai avuto problemi nel respirare, ad agosto ho avuto il primo sintomo (costrizione toracica) e pensando che fosse il cuore il medico mi ha fatto fare una visita cardiologica e ecg (tutto nella norma a parte un soffio per cui dovevo fare un ecocuore). subito dopo mi sono influenzato e durante la malattia ho avuto più attacchi di costrizione (duravano circa 10 minuti) e lì ho capito che era l'aria respiratoria, ma il medico visitandomi pensava più ad un attacco di panico. .
Dopo l'influenza ho iniziato a sentire una leggera costrizione alla gola, pensando che fosse un residuo della malattia ho preso un benactiv gola per 5gg senza successo, la costrizione è peggiorata e ho chiamato il pronto soccorso. Al P. S all'esame obiettivo: murmure vescicolare ridotto su tutto l'ambito, respiro sibilante, rx torace negativo, esame del sangue normale. Il medico mi ha fatto Corticosteroidi (C. S) in vena e mi ha prescritto antistaminici per qualche giorno pensando ad un allergia (gli ho riferito delle costrizioni precedenti e del fatto che usavo un prodotto per la follicolite da barba con un odore decisamente forte e avevo smesso da una settimana sospettando che fosse il responsabile dei miei mali). Dopo 5gg la costrizione è ricomparsa e ho avuto un altra crisi (capogiro, affanno.. ) , al P. S mi hanno fatto aerosol col salbutamolo e mi hanno mandato dall'otorino perché avevo anche le orecchie tappate. All'esame obiettivo ORL niente a parte l'ipertrofia dei turbinati, esame acustico niente. Comunque ho avuto beneficio dalla terapia e ho respirato bene per 2 giorni poi ho avuto la peggior crisi, grave dispnea e sono andato in iperventilazione. Il medico del 118 mi ha fatto cortisone in vena con beneficio e spray di salbutamolo e mi hanno mandato a medicina del lavoro per una consulenza (quesito asma bronchiale). Lo specialista mi ha prescritto una compressa di prednisone per 4gg, poi mezza compressa per 5gg, omeprazolo e foster (una inalazione al mattino e una la sera) aspettando di fare il prick test e il test alla metacolina (li devo fare questo fine mese). Il foster mi ha aiutato per circa 3 settimane poi ho avuto delle forti palpitazioni che mi hanno portato ancora una volta al P. S., hanno fatto esami del sangue, ecg, rx e ecocuore tutti nella norma e hanno dedotto che fosse il foster la causa del cardiopalmo. Adesso il mio medico mi ha detto di andare avanti col salbutamolo al bisogno aspettando di fare gli test, ho anche le orecchie che mi fischiano da 5 gg. Vorrei sapere come mi dovrei comportare per evitare gli attacchi, sto evitando saponi con odori forti, profumi (perché ho notato di peggiorare dopo averli respirati), ieri mi sono sentito di nuovo male e dopo 2 spray ho avuto un beneficio solo parziale e sento di respirare molto male però il medico dice di non sentire broncospasmo. Cosa potrebbe essere? so di dover aspettare gli esami ma fino ad allora non so come comportarmi
Grazie in anticipo per ogni risposta
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
per poterle dare un parere relativo ad una possibile origine lavorativa dei suoi sintomi è indispensabile che ci ragguagli quantomeno sul tipo di lavoro che svolge, se è esposto durante il lavoro a prodotti chimici, fumi, vapori, nebbie ecc. e se i sintomi compaiono o si accentuano durante o subito dopo il lavoro.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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Utente
Utente
Gentile Dottore,
sto per laurearmi in medicina quindi la mia routine è università-biblioteca-casa. Prima non avevo mai avuto alcun sintomo del genere, ma sospettavo un allergia dal prodotto di erbosteria (australian tea tree olio essenziale) per la follicolite da barba che usavo perché era l'unica novità nel mio stile di vita. L'ho preso a maggio e l'ho usato per 3 mesi, aveva un profumo decisamente forte, quando lo mettevo quasi tutta la camera profumava, mi irritava a volte il naso e starnutivo. Il problema è che l'ho buttato da ferragosto e pulito tutte le superfici che emanavano il suo profumo ma fino ad oggi continuo ad avere delle crisi e non so se un'allergia può perdurare così allungo anche se non sono più esposto. Forse mi ha reso più sensibile ad ogni inalanti che irritano. I sintomi compaiono (respiro affannoso, formicolio, a volte non sempre senso di costrizione al torace, non ho tosse) di più la sera tra le 20 e le 23 quando sono in casa, poche volte gli ho avuti fuori.
La ringrazio per la sua disponibilità
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
è certamente da escludere un’origine professionale dei suoi sintomi.
Detto questo la figura specialistica più appropriata per rispondere al suo consulto sarebbe un collega pneumologo o allergologo a cui la invito di rivolgere il consulto.
Le posso comunque dire che è indubbio che sarà necessario completare tutti gli accertamenti per porre una diagnosi certa e impostare una terapia adeguata.
Purtroppo accade che in alcuni casi, sintomi come i suoi, non abbiano alla base una specifica allergia ma che si manifestino con qualsiasi agente, anche aspecifico (asma intrinseca o criptogenica). Tale diagnosi viene effettuata solo per esclusione per cui è indispensabile procedere a completare tutti gli accertamenti volti a trovare un agente eziologico specifico.
Fino ad una diagnosi certa non può che intervenire con un trattamento sintomatico come sta già facendo.
Cordiali saluti ed in bocca al lupo per i suoi studi
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Utente
Utente
Prima (un mese fa) avevo richiesto un consulto in pneumologia su questo sito, purtroppo senza risposta. Non mi resta che ascoltare i suoi consigli e finire gli accertamenti diagnostici. La ringrazio ancora per la sua disponibilità.
Cordialmente
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