Stress da lavoro correlato

Gentili Dottori,
Volevo porvi questo consulto per ciò che sta succedendo nel mio ambito lavorativo.

Premetto che lavoro da circa 11 anni nella mia azienda, lavoro che ho sempre svolto con molto piacere.
Da circa 1 anno, è cambiata la direzione dell’azienda, la quale ha portato dietro un clima di assoluto terrore.

Già dall’inizio ho notato che determinate persone venivano prese di mira, soprattutto quelle un po’ più tranquille, altre invece venivano invitate in una ristretta cerchia dove erano intoccabili.
Alcune mie colleghe si sono ritrovate prese di mira, una ha addirittura dato 1 mese di malattia ed è ricorsa ad un legale.

Piano piano, la cosa purtroppo è arrivata anche a me, ed ora mi ritrovo io presa di mira dalla direzione e dalla sua piccola cerchia intoccabile.
Sostanzialmente, si viene costantemente derisi, presi in giro, offesi anche davanti ad altri.
Ogni occasione è buona per essere sgridati anche su cose palesemente inventate, si viene esclusi, si viene isolati, vengono inventate cose (anche gravi) sulle vite personali.
Si viene costantemente fatti sentire inferiori, sminuiti.

Io stavo già seguendo un percorso con una psicologa per affrontare un lutto materno subito in giovane età, percorso che ormai avevo concluso con risultati brillanti, ma poi si sono presentati alcuni sintomi che mi hanno fatta tornare dalla psicologa.
La psicologa ha riscontrato un netto peggioramento, perché purtroppo era tornata una forte ansia, gli attacchi di panico, extrasistole continue, tremori, insonnia, continui incubi.
Ha voluto capire cosa stesse succedendo e li sono crollata, dicendole che purtroppo al lavoro stavo subendo determinate vessazioni da parte della direzione e di alcune colleghe.

Lei ha subito preso in mano la situazione, comunicandomi di avvisare perentoriamente la direzione che se le cose non si fossero calmate, avrei preso dei provvedimenti.
Cosi ho fatto.
La situazione è stata calma per circa 3/4 mesi (probabilmente si sono accorti di star esagerando), ma adesso è tornata addirittura peggiorando.
Ad oggi, si sono inventati un grave fatto nei confronti del mio operato, il quale mi ha fatto decidere di affidarmi ad un legale.
Il legale, viste prove etc, ha deciso immediatamente di scrivere una lettera di diffida che invierà a breve all’azienda.
Nel frattempo, la psicologa mi ha consigliato di stare a casa in malattia e ho appena terminato una settimana di malattia prescrittami dal medico di base.

Il problema è che questa settimana devo per forza rientrare e io sto già malissimo.
Mi sento completamente sola, ho continue ansie ed extrasistole e sono letteralmente terrorizzata di tornare, piango in continuazione e non ho nemmeno voglia di uscire.

La psicologa dunque mi ha prescritto altri 15 giorni a casa.
Il problema è che sono altrettanto terrorizzata di dare malattia, perché sono sicura che se ne prendessi altri giorni, una volta rientrata al lavoro mi farebbero vedere l’inferno.

Cosa mi consigliate di fare?

Vi ringrazio tanto.