Ciclismo e apofisite tibiale

Buongiorno, ho 34 anni e da circa un anno ho iniziato a pratica in maniera amatoriale ciclismo su strada (nel 2010 da maggio a dicembre ho percorso 2.300 km con uscita settimanale).
Premetto che in età adolescenziale, praticando calcio, ho sofferto di apofisite tibiale anteriore al ginocchio dx. A 18 anni sono stato operato, sempre allo stesso ginocchio, per osteocondrite al condilo femorale mediale e cartilagine.
Da allora il mio ginocchio non ha mai più recuperato la funzionalità abituale, ma ciò non mi ha impedito negli anni di giocare a calcio con amici, sciare, fare trekking e appunto ad andare in bicicletta, sopportando dopo ogni sforzo fisico un dolore "cronico" che poi con il passare dei giorni rientrava.

Da quando ho iniziato a praticare ciclismo ho notato che il ginocchio va benissimo ma mi sono accorto di una protuberanza ossea tra la rotula e la tibia e il mio medico condotto (ortopedico) mi ha confermato la diagnosi di nuova "apofisite tibiale anteriore".

E' possibile che a 34 anni questa patologia possa ripresentarsi?

Può essere dovuta alla pratica del ciclismo?

Se si, può essere dovuta ad un mal posizionamento in sella?

Faccio notare, che al momento questa protuberanza non mi dà nessun tipo di dolore, ma è solo un fatto estetico. Può essere che con il passare del tempo possa anche creare dolori particolari?

Grazie infinite per una Vostra cortese risposta

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Dr. Pasquale Bergamo Medico legale, Medico fisiatra, Medico dello sport 341 11 2
Certamente il collega Ortopedico si riferisce ad una infiammazione della inserzione del Tendine Rotuleo all'apofisi tibiale. Non deve confondere la patologia dell'età evolutiva con una patologia da sovraccarico funzionale. Potrebbe trattarsi di una borsite. Se vuol meglio capire si sottoponga ad una ecografia della zona.
Comunque se non sente alcun disturbo non penso possa essere importante.
Saluti

dr Pasquale Bergamo