Recupero totale dopo grave strappo bicipite femorale
Buonasera.
Il 31/10/15 giocando a calcio e dopo un semplice colpo di tacco ho sentito uno "stak" al bicipite femorale. Alcuni giorni dopo a seguito vasto ematoma ho eseguito un'ecografia che evidenziava "area di disomogeneità della giunzione miotendinea distale del capo lungo del bicipite femorale delle dimensioni di circa 18 x 13 mm estesa craniocaudalmente per circa 4,6 cm come per esiti di lesione muscolare (in tale sede non sono evidenti falde liquide). Altra area analoga delle dimensioni di circa 9 x 8 mm estesa craniocaudalmente per circa 21 mm nel contesto del ventre muscolare del medesimo muscolo in piani leggermente più craniali e mediali contenente lacuna liquida priva di segnale al modulo doppler".
Il giorno 11/11, a seguito brusco movimento involontario, ho sentito un ulteriore fitta che mi ha praticamente immobilizzato. Il referto della nuova ecografia è :"Quadro aggravato rispetto al precedente esame con estensione attuale dell'ematoma in senso cranio-caudale di circa 12 cm lungo il ventre muscolare del bicipite al terzo medio-distale. Ematoma presenta diametro trasverso massimo di circa 5 cm."
L'8 marzo/16, dopo 4 mesi, ho effettuato ulteriore ecografia di controllo con esito: "Non rilevabili ematomi in corrispondenza del versante posteriore della coscia. All'esame attuale permane disomogeneità ecostrutturale alla giunzione miotendinea distale del capo lungo del bicipite in esito a lesione distrattiva muscolare di data non recente."
Ad oggi sono passati 6 mesi, da molto tempo non avverto alcun fastidio, sento solo il bicipite che "tira" leggermente quando lo allungo. Da circa 2 mesi faccio delle sessioni di corsa, anche in salita, senza problemi.
Secondo il Vostro parere posso ritenere completamente guarito il muscolo e riprendere l'attività agonistica o è meglio restare ancora fermi vista la gravità dello strappo? Grazie
Il 31/10/15 giocando a calcio e dopo un semplice colpo di tacco ho sentito uno "stak" al bicipite femorale. Alcuni giorni dopo a seguito vasto ematoma ho eseguito un'ecografia che evidenziava "area di disomogeneità della giunzione miotendinea distale del capo lungo del bicipite femorale delle dimensioni di circa 18 x 13 mm estesa craniocaudalmente per circa 4,6 cm come per esiti di lesione muscolare (in tale sede non sono evidenti falde liquide). Altra area analoga delle dimensioni di circa 9 x 8 mm estesa craniocaudalmente per circa 21 mm nel contesto del ventre muscolare del medesimo muscolo in piani leggermente più craniali e mediali contenente lacuna liquida priva di segnale al modulo doppler".
Il giorno 11/11, a seguito brusco movimento involontario, ho sentito un ulteriore fitta che mi ha praticamente immobilizzato. Il referto della nuova ecografia è :"Quadro aggravato rispetto al precedente esame con estensione attuale dell'ematoma in senso cranio-caudale di circa 12 cm lungo il ventre muscolare del bicipite al terzo medio-distale. Ematoma presenta diametro trasverso massimo di circa 5 cm."
L'8 marzo/16, dopo 4 mesi, ho effettuato ulteriore ecografia di controllo con esito: "Non rilevabili ematomi in corrispondenza del versante posteriore della coscia. All'esame attuale permane disomogeneità ecostrutturale alla giunzione miotendinea distale del capo lungo del bicipite in esito a lesione distrattiva muscolare di data non recente."
Ad oggi sono passati 6 mesi, da molto tempo non avverto alcun fastidio, sento solo il bicipite che "tira" leggermente quando lo allungo. Da circa 2 mesi faccio delle sessioni di corsa, anche in salita, senza problemi.
Secondo il Vostro parere posso ritenere completamente guarito il muscolo e riprendere l'attività agonistica o è meglio restare ancora fermi vista la gravità dello strappo? Grazie
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Non ricevendo risposte in questa area Le consiglierei di ripostare ANCHE in area ORTOPEDIA
Tanti saluti
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.1k visite dal 17/05/2016.
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