I soliti fans i dolori non scomparivano quindi il curante ha prescritto tachidol al bisogno ma

Gentili Dottori
Sono (quasi)seriamente preoccupato per mia moglie 34 anni.Circa 20 giorni fa lamentava febbriciattola 37 37,5 con doloretti articolari:braccia spalle fondoschiena,polpacci.Dopo due giorni la febbre spariva ma rimanevano i dolori specialmente un dolore lungo la fascia sotto lo sterno.Dopo alcuni giorni di trattamento con i soliti fans i dolori non scomparivano quindi il curante ha prescritto tachidol al bisogno ma senza nessun miglioramento anzi si e' ripresentata la febbre solo serale 37,5.Quindi il curante senza visitarla ne niente le ha prescritto macladin ottenendo il solo effetto di una bella stomatite o candidosi orale;sta' il fatto che ora non riesce neppure piu' a mangiare. I dolori aricolari vanno e vengono la febbre serale persiste,con una tachipirina 500 al mattino la febbre non sale piu' fino a tarda sera.Ora dopo sette giorni di terapia il curante finalmente le ha prescritto gli esami del sangue che ora non ho sottomano ed un urinocoltura.Gli esiti si avranno mercoledi ma io non sono molto tranquillo.
Ringrazio anticipatamente per l'interessamento
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente,

Sono, come sempre, molto perplesso riguardo alla prescrizione di antibiotici effettuata senza un esame clinico diretto, dal momento che se non si rilevano i segni fisici, la scelta della molecola è per definizione operata a caso e questo nella terapia antibiotica è da evitare come la peste. D'altronde Lei sa già quanto io tenga all'appropriatezza della terapia antibiotica.

Ciò detto, io avrei proceduto immediatamente a uno stick per le urine che, secondo me, qualsiasi Medico di Medicina Generale degno di tale qualifica dovrebbe tenere nel proprio studio: una rilevazione diella presenza di nitriti poteva già orientare nel senso di un'infezione delle vie urinarie, le cui sensibilità sono discretamente omogenee.

E' fondamentale, in questo caso, un esame clinico diretto perché una parte di quanto Lei descrive potrebbe far pensare in via puramente ipotetica a una fibromialgia, che, solitamente è una diagnosi non difficile quando la si tenga presente.

Allo stato attuale delle cose, credo che sia necessario attendere il risultato delle indagini, cui io aggiungerei un Rx del torace.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore.Le faro sapere
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore.Ho ritirato gli esami di mia moglie dai quali e' risultata una positivita' all'escherichia coli nelle urine in misura di>100.000 CFU/ml.Altri valori "sballati"sono i leucociti 11,6 neutrofili 29,1 ed i linfociti 65,3.Sono fuori norma anche le g-glutamiltrnspeptidasi 73 le transaminasi ast got 68 le transaminasi alt gpt 51 e la proteina c reattiva 2,9.Inoltre la ves e' a 29.Ho omesso i valori di riferimento in quanto credo che lei ne sia a conoscenza.
ora da quattro giorni la febbre serale e ' sparita quindi il medico di base presa visione degli esami non ha consigliato nessuna terapia in quanto l'antibiotico macladin e' gia stato preso.Ha solo detto di ripetere gli esami a settembre.Cosa mi dice Dottore?E' una cosa giusta?I doloretti si sono affievoliti ma da due giorni ha il ciclo mestruale quindi le lascio dire con questo caldo la spossatezza ha comunque il sopravvento.Mia moglie da piccola e' stata curata per anemia piuttosto accentuata,e' allergica ed ha sempre sofferto di pressione bassa.Per ques'ultima il medico le ha prescritto gutron al bisogno quindi quando cominciano i giramenti oppure si sente svenire.I valri massimi della pressione non superano mai i 100 mentre per la minima mi sembrano nella norma dai 55 ai 70.Mi chiedevo quindi se siamo sulla strada giusta.La ringrazio di cuore e mi scuso per la lungaggine
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente,

il farmaco prescritto dal Suo medico io cerco di evitarlo come la peste perché provoca dei rimbalzi ipotensivi agendo solo sul distretto vascolare. In questi casi io mi limito a raccomandare l'incremento dell'apporto di liquidi e di sali minerali con l'alimentazione (frutta, verdura e, se proprio necessario, integratori idro-salini ma di solito in un adulto sano non servono); le 100,000 colonie indicano una via di mezzo tra una batteriuria e una vera e propria infezione delle vie urinarie. Personalmente, la tratterei, anche perché la Claritromicina non è costantemente efficace nelle infezioni delle vie urinarie e, infatti, non è considerata un antibiotico di scelta e non mi è chiaro perché il Collega l'abbia prescritta.

Il Coli è responsabile della stragrande maggioranza delle infezioni delle basse vie e il trattamento di scelta in prima battuta è Cotrimossazolo ogni 12 ore per tre giorni oppure Nitrofurantoina 400 mg ogni 6 ore per sette giorni; se recidiva, si dovrebbe usare la Cefalexina o la Ciprofloxacina. Se c'è una seconda recidiva, urinocoltura. In Italia, purtroppo, non ho quasi mai visto nessuno prescrivere antibiotici correttamente seguendo le Linee Guida riconosciute e le urinocolture a go-go quando non necessarie si sprecano.
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore.Dopo una visita ginecologica la dottoressa le ha prescritto monuril due bustine per l'infezione poi fermenti lattici a volonta' e alimentazione leggera per sistemare l'intestino.Ha sempre sofferto un po' di gonfiore e circa un anno fa si era recata sempre dalla ginecologa per un fastidio che avvertiva durante la penetrazione;mi spiego meglio:quando il pene arrivava in fondo lei avvertiva sempre, piu' o meno un certo fastidio che la ginecologa aveva attribuito a bolle intestinali.Quindi le aveva consigliato di eliminare dalla dieta per una settimana vari tipi di alimenti per scoprire quale provocava queste bolle ma mia moglie pigrona non ha ascoltato il consiglio andando avanti cosi' alla bell'e meglio.Volevo gentilmente un suo parere.Le chiedevo anche se il monuril disturba l'assorbimento dei contrccettivi orali e se devo usare un metodo barriera durante i rapporti.La ringrazio nuovamente
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente,

la risposta è sì. Quasi tutti i farmaci assorbiti (e anche alcuni non assorbiti) determinano interazioni che diminuiscono l'effetto della contraccezione ormonale. Prendete precauzioni per il periodo del trattamento più sette giorni.
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