Insufficienza cortico-surrenale indotta

Sono un poliallergico di 68 anni. Fin dalla giovinezza sono stato afflitto da eczema particolarmente alle mani ed al volto (spesso ho dovuto assentarmi dal lavoro perché non potevo aprire gli occhi per l’edema prodotto dall’eczema).
Sono risultato positivo al prick test per Solfato di Cobalto (detersivi) e per Mercaptobenzotiazolo (gomma). Sono allergico a molti antibiotici fra cui le Penicilline, l' Eritromicina, la Norflossacina, Ciproflossacina ed Oflossacina (con effeto di epatite).
Mi sono curato con Cortisone topico e poi anche sistemico.
Nel 1995 l’eczema misteriosamente sparì. Ma nel 1996 iniziò l’asma bronchiale sotto i cui accessi fui più volte ricoverato in ospedale.
I primi anni curai l’asma con Teofillina portando il livello di teofillinemia stabilmente intorno a 15. Ma nel 2003, sotto un severo attacco d’asma, fui colto da infarto del miocardio. Risultò un IMA anteriore ed inferiore non Q, sempre asintomatico per angina.
Il medico mi modificò la cura riducendo la Teofillina ed istituendo una terapia di Cortisone sistemico (Flantadin, inizialmente a 6 mg al dì). Facevo quotidianamente anche 2 o 3 aerosol di Lunibron-A e Breva.
Il mio sospetto che l’asma fosse allergico (atopico) trovò conferma quando mi accorsi che le spore della muffa dell’intonaco (comparse a causa di uno spandimento d’acqua nel muro maestro del condominio in cui vivo) mi peggiorarono gravemente l’asma, finchè – dopo 6 mesi – tutto il muro si fu asciugato. Ciò accadde nel corso del 2005.
Pertanto 2 anni fa decisi di sostituire il Flantadin con Fluspiral (puff) e da quella volta non ebbi più nessun accesso asmatico.
Preciso che sono normoteso (PA = 120/70 mmHg), non soffro di patologie autoimmuni, non ho mai fumato in vita mia e non ho alcuna evidenza di enfisema polmonare.
Per tutto il primo anno dopo la sostituzione di terapia, la mia cortisolemia è rimasta indosabile. Attualmente essa vale 5,7, che è 1/10 del valore normale.
Spesso mi sento immotivatamente stanco e soffro di dolori ai fianchi simili ad una lombalgia. A volte ho febbricola senza che si manifesti alcuna infezione.
Mi aspetto di avere in un prossimo futuro delle crisi di Addison secondario.
Vorrei sapere che pericoli esse effettivamente comportano e se sono pericolose per la mia stessa vita. Ho probabilità di sviluppare una demenza a causa di queste crisi?
Soprattutto vorrei sapere se c’è qualche terapia, qualche protocollo da seguire per evitare che queste crisi si presentino.
Grazie.
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signore
solo oggi vedo il suo consulto rimasto inevaso; mi dispiace! Non sempre i colleghi riescono a fare fronte a tutte le richieste. Ogni tanto mi faccio un giro tra i vecchi consulti per vedere se posso ancora essere utile.
Sperando di farle cosa gradita quindi le rispondo. La prima cosa che mi preme dirle è che lei non si deve mettere nella condizione di anticipare e "chimarsi" le malattie! Mi ha colpito la sua frase: "Mi aspetto di avere in un prossimo futuro delle crisi di Addison secondario" ed anche la domanda:"Ho probabilità di sviluppare una demenza a causa di queste crisi?".

Perchè mai deve pensare all'Addison? Ci sono pazienti che hanno fatto terapie corticosteroidee ben più massicce della sua e ben prolungate godendo di ottima salute. E poi, perchè mai dovrebbe sviluppare una demenza?

Quello che posso dirle è che al di là delle terapie classiche (che può anche continuare) esiste la possibilità di ricorrere all'Omeopatia-Omotossicologia, potendo avere un valido supporto dal punto di vista del terreno costituzionale e della sua particolare reattività immunitaria, e sia ottenere la prescrizione di rimedi del tutto innocui che possono ben aiutare nel controllo dei sintomi. Perciò non si scoraggi! E sprattutto la smetta di vedere in nero..

Voglio anche dirle che dal punto di vista psicosomatico, l'allergico è anche uno che interiormente dice "NO". Questo no può rigiardare l'ambiente in cui vive, il lavoro, i rapporti famigliari. Posso anche consigliarle un supporto psicoterapeutico che possa aiutarla nell'andare a guardare i conflitti che così come le muffe, il cobalto e gli altri fattori, possono innescare le crisi.

le porgo cordiali saluti e sinceri auguri!
Dr.Agnesina Pozzi

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