Test hiv positivo e western blot indeterminato

Buongiorno,
in seguito ad un periodo di lieve indisposizione, caratterizzato da febbre bassissima per circa 10 gg, il mio medico mi ha prescritto degli esami di laboratorio. Avevo valori di got, gpt e alt circa 5 volte superiori alla media e la formula leucocitaria invertita. Risultava immunità pregressa a citomegalovirus e mononucleosi. Altri esami: prescritta ripetizione emocromo e test epatite a, b, c e hiv. I risulati danno la formula leucocitaria quasi nella norma, negatività epatite a e c (b risulta immunità pregressa). Il test hiv invece è positivo, è stato eseguito il western blot che ha dato risultato indeterminato (presenti p24, gp120 e gp60). Il commento del laboratorio è stato che non possono porre la diagnosi di sieropositività, hanno consigliato esami più approfonditi e di ripetere il test. Oggi ho eseguito un hiv-rna qualitativo. La mia domanda è la seguente: è possibile che un test hiv venga influenzato da altri tipi di virus o proteine simili a quelle che rilascia il virus hiv? Se nel sangue sono presenti questi anticorpi magari in fase inziale, non è automatico che si moltiplichino? grazie
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Sì è possibile si tratta di un fenomeno che và sotto il nome di reattività crociata; in queste situazioni si deve eseguire, come lei ha fatto, una ricerca dell'antigene, cioè del virus stesso

Un saluto

A. Baraldi

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Utente
Utente
la ringrazio per la risposta. Ritiene che questa reattività crociata possa essere data anche da qualche tipo di epatite? grazie ancora
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Nò, solitamente si tratta di proteine simil virali , ma il tutto indipendentemente da malattie in atto
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