Periodo finestra hiv

Gentili dott.ri,
avete parlato abbondantemente in questo sito del periodo finestra hiv, ma una cosa che mi lascia sconcertato e di aver appreso on line, di un articolo su repubblica che il perido finestra mediamente e tra le 2 e 6 settimane, ma potrebbe allungarsi ( considerando sempre il tetto massimo di 3 mesi ) in virtù della "modalità di contagio". Allora c'è differenza ai fini dell'evidenziarsi dell'anticorpo infettarsi con il sangue anzichè con liquido seminale?? E cioè a questo punto un test a 45 gg negativo potrebbe risultare inutile per chi si sarebbe contagiato con liquido seminale?? Dovremmo aspettare 3 mesi o forse più.
Ho sempre creduto che una volta venuti a contatto con il virus ci volesse poco affinche circolasse nell'organismo e che solo la carica virale potesse variare da soggetto a soggetto.

Grazie mille e vi prego delucidatemi!
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
il tempo , al di là del tipo di fluido in causa e del tipo di modalità di contagio, rimane massimo di tre mesi, quindi al terzo mese il test fatto diventa definitivo; gli anticorpi cominciano a comparire con tempi variabili ed ecco perchè si fa un primo test a 40 giorni ed un successivo a cento giorni o tre mesi. Conclusione: non è in causa il tipo di fluido ( sangue ecc. )

Un saluto

A. Baraldi

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Gen.le Dott.re,
nel ringraziarLa per la risposta esaustiva, Le chiedo un ultima cosa, un test a 45 giorni ( clia di ultima generazione ) in percentuale che risposta attendibile può dare ovviamente in riferimento all'esito negativo.
E poi è possibile che il test effettuato quattro giorni prima ( fatto a 45 giorni ) di probabili sintomi da sieroconversione ( nausea con cefalea serale, diarrea con cefalea serale, lieve dolenzia alle gambe: sintomi avvenuti separatamente a distanza di 4 giorni e durati un giorno ) non abbia dato per lo meno un esito dubbio.

Complimenti per il servizio e scusi per la confusione!!
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
In percentuale siamo intorno all'80% . I sintomi che lei elenca sono, poi, del tutto aspecifici e generici e di certo non riconducibili ad HIV o sieronversione che , tra l'altro, decorre spesso con molto sfumata sintomatologia o non presenza di questa
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Grazie mille!
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Gentile dott.re scusi se le disturbo ancora, fra 15 giorni rifarò il test hiv a 3 mesi.
In effetti in questi tre mesi ho avuto ed ho ancora dei piccoli sintomi che vanno e vengono. Ma quanto dura la prima fase sintomatica legata al virus? Oltre ai sintomi avuti ed elencati nel post precedente del 12 giugno ho una lieve dolenzia sopratutto all'orecchio sinistro che mi accompagna da circa 2 mesi ( è sorta 15 giorni dopo il presunto contatto a rischio ) e me le sento sempre umide, tanto e vero che dopo tre giorni dall'ultimo test fatto a 45 giorni il medico di famiglia visitandomi ha trovato del muco. Ho fatto solo pochi giorni di aerosol e sono stato meglio ed avendo inquadrato il problema nell'ambito della mia rinite allergica stagionale e alla forte tensione del momento e dall'esito ottimista del test, non ho dato più molta importanza. Pare che il problema si stia ripresentando con una lieve dolenzia anche alle orbite degli occhi. In verità sono sintomi che ho avuto anche in passato e probabilmente non centrano nemmeno con l'hiv, ma mi chiedo, pur non essendo medico,che forse il virus da sintomalogia o amplifica problematiche o debolezze fisiche già in essere, per questo spesso i sintomi sono confusi e non destano di una attenzione particolare.
A questo punto Le chiedo se tutto ciò fosse legato al virus, il test fatto a 45 giorni avrebbe potuto dare un esito? Considerato che la sintomalogia è ancora presente e se fosse da sieroconversione, mi potrei anche aspettare un test a 90 giorni negativo?? La ringrazio, ma sopratutto ringrazio tutti voi che anche se virtualmente ci date una mano ad accompagnarci nell'iter diagnostico. Spero, qualora dovessi uscirmene da questo incubo, di continuare ad apprezzare le cose più semplici della vita e le cose più futili che spesso non prestiamo attenzione e le riteniamo normali.
Grazie dottore!!
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Io credo che lei abbia soltanto una grandissima ed immotivata ansia !!!! Nò, i suoi sintomi possono appartenere a TUTTE le malattie del mondo, non hanno alcuna significatività ; il virus non amplifica prioprio nulla; faccia questo ultimo test senza stare a pensare a chissà cosa !!!
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D'accordo. Cercherò di affrontarlo con calma anche se sarà un pò difficile, mentirei a me stesso se Le direi senza ansia. In effetti non abbiamo mai accenato alla modalità di contagio anche se credo che Lei l'abbia intuito. Si è trattato di un brevissimo rapporto orale praticato per circa 10 secondi. So che è un basso rischio, ma ho letto di testimonianze che si sono infettate solo così. Poi questi sintomi...

Le farò sapere! Grazie sempre
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Gentile Dr, prorpio non c'è l'ho fatta ad aspettare ho rifatto il test hiv (CLIA Ultima generazione) ad 81 giorni risultato negativo.
Adesso non per formularLe la domanda da "100 milioni di dollari", ma potrei entrare nella convinzione che l'incubo è finito.
Se Lei ritiene che debba ripeterlo a 90 o 100 giorni o più lo ripeterò anche perchè sono tre mesi che sto in ansia e dieci giorni o più non fanno la differenza.

Mi dica una cosa sola se può, non mi influenzerà: come mai c'è disparità di giudizio da parte di medici sui tempi relativi all'effettuazione del test? Il ministero secondo le direttive dice a 3 mesi, poi chiedo alla struttura ospedaliera di malattie infettive della mia città e alcuni medici che ci lavorano mi dicono tempi diversi. Addiruttura uno mi ha detto ad un anno. Capisco che probabilmente che la risposta che mi darà non dovrà creare suscettibilità ma alla fine ci sono interessi?? Burocratici? Amministrativi?? forse economici??E' prorpio una cosa che non ho mai capito.

La ringrazio tanto e sopratutto per il servizio che rendete basato sul evidenze scientifiche attendibili ( e credo che in un servizio pubblico c'è molta ponderazione da parte vostra per questo) ma sopratutto tanta professionalità.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Senta io le dico che i suoi comportamenti sono del tutti irrazionali !!! Lei continua a fare tests su tests e NON ne fa UNO SOLO ma a scadenza giusta. Cosa le posso dire ??? Il "supposto incubo " , come lo definsce lei, termina al terzo mese o 90 giorni , poi è evidente che all' 81 ° giorno la percentuale di negatività è intorno al 100 % ma perchè nojn aspettare i famosi tre mesi? Riguardo poi alle opinioni e pareri dei medici del suo ospedale è un pieno diritto di ciascuno avere le proprie idee; io, per quanto mi riguarda, parlo solo delle mie idee che seguono le linee guida dei più importanti istituti italiani e mondiali ( vedi ISS e CDC ); non esistono motivi motivi burocratici o quant'altro perchè sarebbe da codice penale "scherzare " con la salute della gente. Tutto qua . SPERO di essere stato DEFINITIVAMENTE CHIARO !!!
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Probabilmente c'è ancora confusione tra vecchie scuole di pensiero e nuove acquisite rispetto alle nuove modalità di rilevazioni del virus secondo le nuove direttive che per giunta sono in vigore da quasi un anno. Beh, lei è stato chiarissimo ... cercherò con ottismo e con un po in più di razionalità di chiudere questo discorso.

Grazie e buon lavoro!!
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Gentile dott.re, scusi se la disturbo ancora, ma a ieri a distanza dell'ultimo test hiv a 81 giorni leggo nel referto in basso in piccolo che il test effettuato si è basato anche sulla rilevazione combinata con antigene p24.
Ho avuto conferma dal laboratorio e volevo chiederla cortesemente se il valore negativo dell'antigene p24 potrebbe avere una attendibilità considerato che è stato fatto a 81 giorni, in considerazione anche dell'anticorpo negativo.

La ringrazio anticipatamente per l'attenzione!!
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