Analisi del sangue e malattie

Salve,
mi chiedevo se con un' analisi del sangue "standard" (nel mio caso accompagnata da altre, nello specifico per la tiroide) si possano escludere malattie più o meno gravi, quali tumori, linfomi, cancrene e chi più ne ha più ne metta, o se fosse necessario fare tac, risonanze o simili per accertarsene.
Grazie!
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
No, con qualunque analisi si scopre solo quello che si e' cercato.

Ogni analisi e' la risposta a una domanda (c'e' il diabete? c'e' l'anemia ? c'e' la tiroidite?). Gli esami standard, es. l' emocromo, la glicemia, l'azotemia, le transaminasi, danno le risposte alle domande sulle malattie piu' comuni e invalidanti, ma non aiutano a scoprire l'esordio di malattie piu' particolari e rare, per ciascuna delle quali occorre fare analisi altrettanto particolari.

Pero' per fare l'esame particolare bisogna prima decidere a quale malattia vogliamo dare la caccia, e cioe' bisogna sempre partire da un sospetto clinico e da un problema del paziente.

Non esiste il timbro assoluto di buona salute, l'analisi che esclude in blocco tutte le malattie gravi, tumori, linfomi, cancrene, "e chi piu' ne ha, piu' ne metta": bisogna invece sospettarle una per una ed escluderle una per una.

Davanti a questa prospettiva le persone normali, se stanno generalmente bene e se le analisi standard sono buone, giustamente si accontentano delle probabilita' favorevoli e vanno a divertirsi al cinematografo.















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Utente
Utente
Grazie della risposta.
Quindi per avere la certezza di essere sana al 100& dovrei sottopormmi a tutte le analisi esistenti oppure esiste una specie di "check up" adeguato?
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Quindi dovrebbe metaforicamente "andare al cinematografo" anche lei.

L'idea di fare tutte le analisi e' impraticabile (in medicina e' descritta l'anemia iatrogena, quella dei ricoverati con disturbi difficili in cui a furia di fare prelievi per capirci, alla fine gli provocano una anemia).

E' giusta invece l'idea del controllo "adeguato", ossia proporzionale al livello di rischio che il medico assegna al paziente.

Ma non esiste un checkup standard che meccanicamente vada bene a tutti per mettersi l'anima in pace. Il giudizio su quanti esami rappresentano un "check up adeguato", compete ogni volta caso per caso al medico,


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Utente
Utente
Capisco, grazie delle risposte, saluti.