Riabilitazione bacino sfondato e operato
Gent.mi Dottori,
scrivo per chiedere una consulenza per mio padre: uomo, 54 anni, (peso oltre 90 kg) che a fine novembre cadendo da una scala ha subito lo sfondamento del bacino tramite il femore. L'intervento ha previsto la ricostruzione della colonna superiore e posteriore dell'acetabolo con 3 placche e 18 viti con accesso posteriore ed anteriore (12 ore di intervento)...Dopo una degenza a letto di ormai 50 giorn (durante la quale ha svolto terapia di kinesi al ginocchio sx solo 2 volte a settimana perchè l'ADI non ha autorizzato più giorni) gli è stata prescritta la riabilitazione. A tal punto abbiamo fatto richiesta per l'autorizzazione (alla ASL tramite domanda del medico curante presentata al PUA) al ricovero presso un centro di riabilitazione convenzionato, ma ci hanno autorizzato solamente un ricovero di tipo "estensivo" e non "intensivo". Mi chiedo: dopo 3 mesi a letto, perchè mio padre non si è ancora rimesso in piedi, è giusto che sia autorizzato un ricovero estensivo?O forse è necessaria una terapia intensiva?Come posso verificare se la valutazione della Unità di Valutazione Multidimensionale (U.V.M.), è idonea al caso?Vi chiedo aiuto perchè non so più a chi rivolgermi e non sappiamo quale sia la strada più appropriata da seguire per la riabilitazione....ancheperchè qui in Abruzzo non saprei a chi rivolgermi per una terapia estensiva di alto livello, dato che i 2 centri che mi hanno nominato mi sono stati altamente sconsigliati!!!!!Ed a questo punto stiamo optando per una riabilitazione in casa: sarà efficace?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
scrivo per chiedere una consulenza per mio padre: uomo, 54 anni, (peso oltre 90 kg) che a fine novembre cadendo da una scala ha subito lo sfondamento del bacino tramite il femore. L'intervento ha previsto la ricostruzione della colonna superiore e posteriore dell'acetabolo con 3 placche e 18 viti con accesso posteriore ed anteriore (12 ore di intervento)...Dopo una degenza a letto di ormai 50 giorn (durante la quale ha svolto terapia di kinesi al ginocchio sx solo 2 volte a settimana perchè l'ADI non ha autorizzato più giorni) gli è stata prescritta la riabilitazione. A tal punto abbiamo fatto richiesta per l'autorizzazione (alla ASL tramite domanda del medico curante presentata al PUA) al ricovero presso un centro di riabilitazione convenzionato, ma ci hanno autorizzato solamente un ricovero di tipo "estensivo" e non "intensivo". Mi chiedo: dopo 3 mesi a letto, perchè mio padre non si è ancora rimesso in piedi, è giusto che sia autorizzato un ricovero estensivo?O forse è necessaria una terapia intensiva?Come posso verificare se la valutazione della Unità di Valutazione Multidimensionale (U.V.M.), è idonea al caso?Vi chiedo aiuto perchè non so più a chi rivolgermi e non sappiamo quale sia la strada più appropriata da seguire per la riabilitazione....ancheperchè qui in Abruzzo non saprei a chi rivolgermi per una terapia estensiva di alto livello, dato che i 2 centri che mi hanno nominato mi sono stati altamente sconsigliati!!!!!Ed a questo punto stiamo optando per una riabilitazione in casa: sarà efficace?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
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In considerazione dei dati esposti e dell'età di suo padre è corretto porre elevati obiettivi di recupero anche se i tempi possono essere lunghi.
Non sono in grado di esprimermi sull'appropriatezza delle autorizzazioni che vi sono state date poichè nelle diverse regioni le regole differiscono un po'.
Per esprimersi meglio sulle corrette indicazioni ed obiettivi è ovviamente fondamentale esaminare tutta la documentazione clinica, radiografica e visitare il paziente.
Ha provato a chiedere informazioni ai reparti di riabilitazione ospedalieri della sua regione? potrebbero avere modalità di accesso meno rigide.
Cordiali saluti.
Non sono in grado di esprimermi sull'appropriatezza delle autorizzazioni che vi sono state date poichè nelle diverse regioni le regole differiscono un po'.
Per esprimersi meglio sulle corrette indicazioni ed obiettivi è ovviamente fondamentale esaminare tutta la documentazione clinica, radiografica e visitare il paziente.
Ha provato a chiedere informazioni ai reparti di riabilitazione ospedalieri della sua regione? potrebbero avere modalità di accesso meno rigide.
Cordiali saluti.
Dr. Michele Moretti
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6k visite dal 14/02/2012.
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