Egresso toracico

salve, sono in cura presso un medico fisiatra per sindrome dell'egresso toracico diagnosticata un anno fa a seguito delle costanti parestesie che avevo agli arti superiori al momenti di scrivere al pc e durante la scrittura manuale all'università.
Ecodopller che visualizza un'occlusione quasi completa delle vene scclavie (senza coinvolgimento delle arteria) in ortostatismo.
RX negativo per l'eventuale presenza di costa sovranumeraria.
Ho fatto 3 mesi di piscina con esercizi di apertura in acqua. Adesso da un mese sto proseguendo con gli esercizi a casa. Al pc e al momento della scrittura non ci sono miglioramenti e c'è da dire che queste sono le uniche due posizioni che mi creano il fastidio.
Mi è stato detto di continuare fli esercizi pur avendo fastidi e parestesie ma a volte i fastidi sono cosi accentuati che per me è impossibile svolgere la terapia prescrittami (contate che in assenza di sintomi gli esercizi me li fanno venire...figuratevi con sintomatologia acuta!)
volevo sapere se è possibile e normale che esercizi di espansione possano creare un'accentuazione delle parestesie, anche se a mio avviso non dovrebbe essere il contrario?
Mi è stato sconsigliato l'intervento chirurgico ma ormai non so piu come fare. non posso stare al pc (e frequento l'università) nè posso scrivere....è un distrbo che seppur localizzato a due movimenti mi condiziona molto la vita.
Potete darmi qualche consiglio? ci vado dietro da ormai 3 anni,,,,
grazie
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Non credo di aver ben compreso, forse perchè non lo ha scritto, quali siano le "evidenze" a supporto della diagnosi:
-ecodoppler artero-venoso?
-elettromioneurografia?
-RM dello stretto toracico superiore che evidenzia riduzione dello spazio e conflitto dinamico con le strutture vascolo nervose degli arti superiori?

Inoltre qualora tutto ciò sia stato documentato ovvero sia evidente quale è il motivo per il quale le è stato assolutamente sconsigliato un approcchio chirurgico?

Mancano troppi dati sia al primo che al secondo capoverso per poterle fornire un consiglio "evidence based" ovverosia basato sull'evidenza.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com