Trauma piede
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Utente
Dottoressa Brunello buonasera, Natura l'ha dotata di piacevoli caratteristiche e tra queste certo da annoverare sono la gentilezza e la disponibilità all'ascolto, e già per questo La ringrazio tanto.
Il quesito poi ero riuscito a porlo nella sezione Ortopedia, il 27 di gennaio, e dopo tanti tentativi vedere che c'era disponibilità mi indusse a stilarlo pure piuttosto rapidamente (fu un fatto psicologico, mi sono accorto) e devo riconoscere che, in modo direi un pò inconsueto, ho usato anche toni un pò ironici e "coloriti", ma senza offesa verso alcuno, questo sia chiaro.
Riporto il quesito di cui sopra che inserì ai Suoi Colleghi ortopedici, per una più rapida Sua presa visione delle mie prolematiche.
Intanto La saluto e La ringrazio veramente tanto, mi creda.
PS aggiungo ora che nel frattempo ho prenotato una visita Fisiatrica che avrò il 2 febbraio
"Salve specialisti Ortopedici,
vorrei capire, perchè da un trauma che ebbi in giugno ad un piede (4 e 5 metatarso, no frattura, ematoma sotto 5 metat di ca 2 cm di diam), ho ancora problemi eccome. Prima cosa ho dolenzia diffusa che va e viene, da fermo non tanto, ma camminando sento male sopra a meta piede e intorno alla caviglia, ma quel che è peggio è che camminando sento sotto il piede nel bordo esterno come una placca, un "sasso"che poi da semplice fastidio è anche un pò dolore. Altra cosa che avverto, da fermo, ma non è fastidiosa, sento sotto il piede come "tirare", e provo sollievo "stirando" il piede. Ora devo pure riferire che i primi tempi del trauma, questa sensazione non l'avevo, è pervenuta settimane dopo, forse Vi è di aiuto quale indicazione Insomma non si cammina per niente bene. La settimana scorsa mi ha visto un terzo ortopedico, un Vs Collega anziano che purtroppo è specialista della mano e del bacino (e il mio medico mi dovrà pure spiegare perchè non ha opzionato "visita piede e caviglia"). Costui oltre ad aver rilevato che ho i piedi piatti pronati (ma se anche è così, ovvio i problemi prima del trauma non li avevo e camminavo senza alcun problema, tanto che nell'altro piede nulla di anomalo avverto), ha scritto che devo fare un esame baropodometrico statico e dinamico per preparare adeguato plantare; forse un tecnico ortopedico lo può effettuare questo esame? o devo andare da un posturologo? infine, dopo aver scritto che devo portare scarpe coi tacchi bassi (ma figurati..sono alto 1.88...novità!) ha scritto "Modesta obiettività clinica". ma che caspita vuol dire modesta obiettività clinica?? io gli ho spiegato che il problema io lo sento e lui ha scritto così. Poi dietro mia insistenza di spiegazioni - visto che parlava pochissimo - mi ha detto "Ma dai che queste cose qua sono cose che si mettono a posto". Dice? vorrei sperarlo!! Ah, sono trascorsi 7 mesi!! Io vorrei pure capire se questo problema dipende da un soprosso che si è formato, se è una infiammazione ossea, se è storia di nervi lesionati, o cosa...niente, non mi è dato di saperlo. Gli ho chiesto se era il caso di fare un Risonanza magnetica, mi ha detto di no; se fare raggi sotto carico, no; se fare una elettromiografia, no. E dire che tempo fa un Vs collega di qui (non ortopedico) mi parlò di "disestesia" e consigliò vivamente di effettuare una risonanza al più presto e pure con macchinario di adeguata potenza. Ditemi Voi cosa devo pensare, e soprattutto cosa devo fare. Grazie."
Il quesito poi ero riuscito a porlo nella sezione Ortopedia, il 27 di gennaio, e dopo tanti tentativi vedere che c'era disponibilità mi indusse a stilarlo pure piuttosto rapidamente (fu un fatto psicologico, mi sono accorto) e devo riconoscere che, in modo direi un pò inconsueto, ho usato anche toni un pò ironici e "coloriti", ma senza offesa verso alcuno, questo sia chiaro.
Riporto il quesito di cui sopra che inserì ai Suoi Colleghi ortopedici, per una più rapida Sua presa visione delle mie prolematiche.
Intanto La saluto e La ringrazio veramente tanto, mi creda.
PS aggiungo ora che nel frattempo ho prenotato una visita Fisiatrica che avrò il 2 febbraio
"Salve specialisti Ortopedici,
vorrei capire, perchè da un trauma che ebbi in giugno ad un piede (4 e 5 metatarso, no frattura, ematoma sotto 5 metat di ca 2 cm di diam), ho ancora problemi eccome. Prima cosa ho dolenzia diffusa che va e viene, da fermo non tanto, ma camminando sento male sopra a meta piede e intorno alla caviglia, ma quel che è peggio è che camminando sento sotto il piede nel bordo esterno come una placca, un "sasso"che poi da semplice fastidio è anche un pò dolore. Altra cosa che avverto, da fermo, ma non è fastidiosa, sento sotto il piede come "tirare", e provo sollievo "stirando" il piede. Ora devo pure riferire che i primi tempi del trauma, questa sensazione non l'avevo, è pervenuta settimane dopo, forse Vi è di aiuto quale indicazione Insomma non si cammina per niente bene. La settimana scorsa mi ha visto un terzo ortopedico, un Vs Collega anziano che purtroppo è specialista della mano e del bacino (e il mio medico mi dovrà pure spiegare perchè non ha opzionato "visita piede e caviglia"). Costui oltre ad aver rilevato che ho i piedi piatti pronati (ma se anche è così, ovvio i problemi prima del trauma non li avevo e camminavo senza alcun problema, tanto che nell'altro piede nulla di anomalo avverto), ha scritto che devo fare un esame baropodometrico statico e dinamico per preparare adeguato plantare; forse un tecnico ortopedico lo può effettuare questo esame? o devo andare da un posturologo? infine, dopo aver scritto che devo portare scarpe coi tacchi bassi (ma figurati..sono alto 1.88...novità!) ha scritto "Modesta obiettività clinica". ma che caspita vuol dire modesta obiettività clinica?? io gli ho spiegato che il problema io lo sento e lui ha scritto così. Poi dietro mia insistenza di spiegazioni - visto che parlava pochissimo - mi ha detto "Ma dai che queste cose qua sono cose che si mettono a posto". Dice? vorrei sperarlo!! Ah, sono trascorsi 7 mesi!! Io vorrei pure capire se questo problema dipende da un soprosso che si è formato, se è una infiammazione ossea, se è storia di nervi lesionati, o cosa...niente, non mi è dato di saperlo. Gli ho chiesto se era il caso di fare un Risonanza magnetica, mi ha detto di no; se fare raggi sotto carico, no; se fare una elettromiografia, no. E dire che tempo fa un Vs collega di qui (non ortopedico) mi parlò di "disestesia" e consigliò vivamente di effettuare una risonanza al più presto e pure con macchinario di adeguata potenza. Ditemi Voi cosa devo pensare, e soprattutto cosa devo fare. Grazie."
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Buonasera e grazie della fiducia riposta. Se desudera mi metta al corrente dell'esito della recente visita fisiatrica ed in particolare se il Collega abbia posto il sospetto clinico di fascite plantare e/o di sperone calcaneare e/o di neuroma di Morton. Cordialità.
[#4]
Utente
Buongiorno gentile dottoressa Brunello
il Suo Collega Fisiatra che mi ha visitato 5 giorni fa, al contrario di alcuni specialisti un pochino frettolosi (non fisiatri in quanto è stata prima visita in vita mia), è stato scrupoloso e gentile, disponibile ad ascoltare e per il tempo consentito, a spiegare, e non è poco. Non mi ha assolutamente citato nessuna delle 3 patologie da Lei elencate. Non sono un Medico, ma posso azzardare che quelle 3 patologie sono diciamo, come spiegarmi, "organiche" e non intervengono per traumi? anche perchè nell'altro piede, nulla di anomalo percepisco. Fu un trauma da schiacciamento di 7 mesi fa, a causarmi questi problemi. Cito il referto del Suo Collega:
"Ho visitato in data odierna il signor X Y che riferisce pregresso trauma da schiacciamento piede dx giugno 2016. Al momento artralgia caviglia piede dx compartimento esterno esacerbata dalla digitopressione"
Si consiglia:
Ultrasuoni e laser caviglia piede (>comp est)
Ibupass cerotto 1 al dì per 7 gg
Visita ortopedica (ev. Rmn caviglia piede dx) se la sintomatologia dovesse persistere o recidivare."
Dopo il trauma,in giugno, l'ecografia mostrò un ematoma sotto il 5 metatarso di 2 cm di diametro, però ad altra ecografia effettuata dopo 2 mesi e mezzo, l'ecografista scrisse che non erano presenti nè ematomi sotto i metatarsi nè alterazioni tendinee e legamentose in zona caviglia e patch tarso (vado a memoria). Comunque pareva un referto di chi non ha alcun problema!
Il trauma con l'oggetto contundente avvenne a metà piede, verso il bordo esterno. Non mi spiego la dolenzia intorno alla caviglia, quella che probabilmente il Suo Collega chiama "Artralgia". Il Suo Collega mentre mi visitava, mi ha pure chiesto di indicargli il punto preciso dove avevo il dolore, io gli ho risposto che più che un dolore focalizzato in un punto preciso, era una dolenzia generalizata che andava da zona caviglia sino oltre a oltre metà piede. Due mesi prima di quel trauma, ovvero in aprile, mentre camminavo incappai in una buca in strada, ed ebbi una lieve "storta" e poi cadendo battei il torace. Il male era alle costole tanto che andai in Pronto Soccorso mi fecero i raggi al torace e poichè la storta era pochissimo dolorosa (ci misi subito ghiaccio a casa, dopo 10 minuti dalla caduta), non la presero in considerazione. E devo riferire che nei 2 mesi intercorsi tra i due traumi, non ho avuto particolari problemi e sensazioni dolenti alla caviglia. Ora però dopo il trauma ai metatarsi di giugno, pure la zona caviglia si è indolenzita. Devo riferire che sotto il piede cioè nella pelle o poco sopra, sento come "tirare"la pelle, non è fastidioso solo un qualcosa che nell'altro piede non c'è, e trovo pure sollievo allungando ovvero stirando il piede da me. Comunque, a parte questo e le citate dolenzie che si accentuano sotto carico camminando, la mia preoccupazione è per la sensazione di avere sotto il piede, a metà piede verso l'esterno, una sensazione di avere una "placca" o "sasso" sotto il piede. Che sia perchè dei residui tipo ematomatosi o simili post trauma non si sono ancora dileguati e riassorbiti?
Grazie per la gentilezza e la disponibilità, La saluto cordialmente
il Suo Collega Fisiatra che mi ha visitato 5 giorni fa, al contrario di alcuni specialisti un pochino frettolosi (non fisiatri in quanto è stata prima visita in vita mia), è stato scrupoloso e gentile, disponibile ad ascoltare e per il tempo consentito, a spiegare, e non è poco. Non mi ha assolutamente citato nessuna delle 3 patologie da Lei elencate. Non sono un Medico, ma posso azzardare che quelle 3 patologie sono diciamo, come spiegarmi, "organiche" e non intervengono per traumi? anche perchè nell'altro piede, nulla di anomalo percepisco. Fu un trauma da schiacciamento di 7 mesi fa, a causarmi questi problemi. Cito il referto del Suo Collega:
"Ho visitato in data odierna il signor X Y che riferisce pregresso trauma da schiacciamento piede dx giugno 2016. Al momento artralgia caviglia piede dx compartimento esterno esacerbata dalla digitopressione"
Si consiglia:
Ultrasuoni e laser caviglia piede (>comp est)
Ibupass cerotto 1 al dì per 7 gg
Visita ortopedica (ev. Rmn caviglia piede dx) se la sintomatologia dovesse persistere o recidivare."
Dopo il trauma,in giugno, l'ecografia mostrò un ematoma sotto il 5 metatarso di 2 cm di diametro, però ad altra ecografia effettuata dopo 2 mesi e mezzo, l'ecografista scrisse che non erano presenti nè ematomi sotto i metatarsi nè alterazioni tendinee e legamentose in zona caviglia e patch tarso (vado a memoria). Comunque pareva un referto di chi non ha alcun problema!
Il trauma con l'oggetto contundente avvenne a metà piede, verso il bordo esterno. Non mi spiego la dolenzia intorno alla caviglia, quella che probabilmente il Suo Collega chiama "Artralgia". Il Suo Collega mentre mi visitava, mi ha pure chiesto di indicargli il punto preciso dove avevo il dolore, io gli ho risposto che più che un dolore focalizzato in un punto preciso, era una dolenzia generalizata che andava da zona caviglia sino oltre a oltre metà piede. Due mesi prima di quel trauma, ovvero in aprile, mentre camminavo incappai in una buca in strada, ed ebbi una lieve "storta" e poi cadendo battei il torace. Il male era alle costole tanto che andai in Pronto Soccorso mi fecero i raggi al torace e poichè la storta era pochissimo dolorosa (ci misi subito ghiaccio a casa, dopo 10 minuti dalla caduta), non la presero in considerazione. E devo riferire che nei 2 mesi intercorsi tra i due traumi, non ho avuto particolari problemi e sensazioni dolenti alla caviglia. Ora però dopo il trauma ai metatarsi di giugno, pure la zona caviglia si è indolenzita. Devo riferire che sotto il piede cioè nella pelle o poco sopra, sento come "tirare"la pelle, non è fastidioso solo un qualcosa che nell'altro piede non c'è, e trovo pure sollievo allungando ovvero stirando il piede da me. Comunque, a parte questo e le citate dolenzie che si accentuano sotto carico camminando, la mia preoccupazione è per la sensazione di avere sotto il piede, a metà piede verso l'esterno, una sensazione di avere una "placca" o "sasso" sotto il piede. Che sia perchè dei residui tipo ematomatosi o simili post trauma non si sono ancora dileguati e riassorbiti?
Grazie per la gentilezza e la disponibilità, La saluto cordialmente
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Utente
Salve...
sono piuttosto avvilito e preoccupato, nessuno mi dice più niente, nessuno mi riesce a spiegare il perchè soffro ancora di questi disturbi sotto il piede...chi disquisisce con evidenze di sofferenze nervi nel trauma, "disestesie"; chi mi parla di possibili residui dell'ematoma non dissolti (ma allora l'ecografista 6 mesi fa non doveva scrivere che l'ematoma di 2 cm era sparito); chi ancora con dell'altro che faccio fatica a scrivere per come me lo spiegò...
Ancora una seduta e finisco il ciclo fisioterapie laser e ultrasuoni, avrei molti dubbi sulla scientificità di quella tecnica laser YAG, col pennino laser operatore - dipendente saltellante sulla zona da trattare (ma non si creano squilibri su una zona omogeneamente malata, se il laser puntando qua e là, in alcuni punti prende e in altri no??), spero solo che non mi abbia danneggiato qualcosa all'interno, visto che in 2 - 3 occasioni sentì per un attimo un calore bruciante
Cordialità
sono piuttosto avvilito e preoccupato, nessuno mi dice più niente, nessuno mi riesce a spiegare il perchè soffro ancora di questi disturbi sotto il piede...chi disquisisce con evidenze di sofferenze nervi nel trauma, "disestesie"; chi mi parla di possibili residui dell'ematoma non dissolti (ma allora l'ecografista 6 mesi fa non doveva scrivere che l'ematoma di 2 cm era sparito); chi ancora con dell'altro che faccio fatica a scrivere per come me lo spiegò...
Ancora una seduta e finisco il ciclo fisioterapie laser e ultrasuoni, avrei molti dubbi sulla scientificità di quella tecnica laser YAG, col pennino laser operatore - dipendente saltellante sulla zona da trattare (ma non si creano squilibri su una zona omogeneamente malata, se il laser puntando qua e là, in alcuni punti prende e in altri no??), spero solo che non mi abbia danneggiato qualcosa all'interno, visto che in 2 - 3 occasioni sentì per un attimo un calore bruciante
Cordialità
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Utente
Gentile dottoressa Brunello, tempo fa avemmo scambi, in merito al trauma da schiacciamento piede dx (4 e 5 metatarso) avvenuto nel giugno scorso; ora ho il referto della Risonanza Magnetica di Piede e Caviglia, e per correttezza lo inserisco, come ho fatto con qualche altro Suo collega anche di altre sezion con cui avevo il "discorso" aperto; se vuole può visionare ed eventualmente indirizzarmi.
La saluto cordialmente
REFERTO:
Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali.
La saluto cordialmente
REFERTO:
Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.2k visite dal 17/01/2017.
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