Esiti frattura medio-diafisaria omero destro

Buongiorno,
mi chiamo Diego e ho 27 anni.
Il 06 04 2008 ricevevo intervento di sintesi a mezzo chiodo endomidollare striker fissato per trattamento incruento frattura omero destro (scomposta, completa alla terza diafisi). Dopo pochi mesi, il 10 07 2008 ricevevo intervento di dinamizzazione dell'impianto di sintesi a mezzo rimozione viti testa omerale (ritardo di calcificazione).
Tenete presente che con FKT avevo recuperato tutta la mobilità senza dolore.
Dopo il secondo intervento ho iniziato da subito ad avere dei problemi: 1. in movimento di extra-rotazione uno "scatto" che all'inizio mi (/ci) aveva fatto pensare si trattasse di mobilità dell'osso. Questo "scatto" è ancora presente. Se mi metto sdraiato con il gomito flesso, non posso extra-ruotare l'omero oltre i 10/20 gradi aggiunti ai 90 della posizione, altrimenti il braccio m "cade" letteralmente sul letto con forti dolori e producendo lo "scatto" (non udibile, è solo la sensazione). Quando, con fatica e molto dolore, riporto dal letto il braccio in alto, sento di nuovo lo "scatto" che mi fa perdere il controllo del braccio. A seconda se tengo tesi i muscoli o meno esso si manfesta ad angolazioni differenti.
2. perdita della mobilità del braccio rispetto a prima con dolori forti che iniziavano all'abduzione già dai 40 gradi.
3. dolori forti a TUTT'OGGI PRESENTI riguardanti le aree del gomito laterali (entrambe), dell'avambraccio, della spalla e della base del pollice (in ordine decrescente per sofferenza).

L'intervento di dinamizzazione dell'impianto ha prodotto chiaramente una RIDUZIONE della calcificazione.

da gennaio a marzo 2009 mi sono sottoposto a magneto terapia con IGEA-Biostim e finalmente l'osso ha cominciato a calcificare.
Attualmente (devo ancora sottopormi ad ulteriori lastre) la frattura dovrebbe essere calcificata.
Tenendo presente che per tutto il periodo (lasciando 30 gg dopo il primo intervento e 60/90 giorni dopo il secondo) ho assiduamente frequentato la FKT:


Da cosa possono essere dovuti questi dolori/disturbi che mi porto dietro da oltre un anno?

La cosa più fastidiosa è lo "scatto" che veramente mi impedisce molti movimenti, poi i dolori lancinanti nei movimenti, alla spalla e SOPRATTUTTO AL GOMITO e avambraccio, che sono stati sempre liquidati come dolore dislocato (anche se HO ANCORA UN EMATOMA al lato interno del gomito).

Un Fisiatra mi ha consigliato una ECO (sotto citata) e iniezioni di acetil-carnicina (nicetille) per diagnosticare (ed eventualmente trattare) una neuropatia.

Una recente ecografia NON mostra danneggiamenti ai legamenti o tessuti della spalla e del gomito. "Solo" un assottigliamento del sottoscapolare, dicono dovuto all'inattività. MA QUALE INATTIVITA'?

Vorrei un parere. So che è difficilissimo senza vedere la documentazione, ma provo lo stesso: spero che qualcuno mi possa aiutare a tenere in braccio la mia bambina senza più soffrire.
GRAZIE e complimenti DAVVERO per il servizio che offrite.
[#1]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 806 28 1
Gentile utente,

la ringrazio per la fiducia accordataci, ma ahimè, come giustamente Lei ha già detto:

"...So che è difficilissimo senza vedere la documentazione..."

Oltre la documentazione sarebbe importante valutare obiettivamente, "de visu", il problema e fare delle ipotesi diagnostiche.

Dal suo racconto non si evince da quanto tempo non è stato visitato chirurgo Ortopedico, possibilmente sarebbe utile rivolgersi al chirurgo che ha effettuato il trattamento chirurgico.

Io al suo posto proverei a farmi rivedere e valutare con lui la sintomatologia da Lei menzionata.

Mi creda è davvero difficile fare delle ipotesi diagnostiche solo con il suo racconto.

Cordialità

Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottor Urbano, la ringrazio comunque della sua risposta.

So che il mio caso è di difficile interpretazione anche vedendo la documentazione, quindi non vedendola....

Vorrei comunque rivolgere una domanda a Lei ed ai suoi colleghi.

Ho effettuato la Eco e non ci sono versamenti ne' lesioni a livello articolare.

Ho effettuato un ciclo di intramuscolo di Acetilcarnicina e il dolore è migliorato ma solo leggermente.

Ora vorrei un consiglio su come procedere, dato che suppongo che una parte del dolore sia neuropatica ed un'altra dovuta a sofferenza della cuffia e aderenze.


Può essere utile una elettro-miografia per verificare una eventuale sofferenza nevralgica?

Come vede l'utilizzo della TENS per la riduzione del dolore? altre terapie del dolore?


Purtroppo l'esile callo osseo formatosi non accenna a migliorare in solidità... Come posso trattare? Premettendo che sto per sottopormi a dettagliati esami ematochimici, altri suggerimenti per diagnosticare questa mancata calcificazione?
Ancora magneto-terapia?


Pendolo di Codman: può creare difficoltà alla calcificazione di una frattura così messa?
ed esercizi di intra-extra rotazione con elastici a media resistenza?


come vedrebbe la possibilità della rimozione dell'unica vite di fissaggio rimasta, pur senza rimuovere il chiodo striker? Potrebbe causare dei problemi? La vite che spunta nella parte interna del braccio mi disturba molto al tatto e continuo ad avere un ematoma in corrispondenza...

ed invece un intervento in artroscopia? Io lo temo molto a causa della già evidente sofferenza della cuffia e quindi preferirei nemmeno rimuovere il chiodo endomidollare, per timore di un altro intervento...

Ad una caduta sul braccio destro (anche scivolando per la strada, ad esempio) cosa posso aspettarmi?
Non abbia paura di intimorirmi: it's better to be safe than sorry... Questa è la mia filosofia.

Grazie ancora per il prezioso aiuto
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Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 806 28 1
Gentile utente,

ne è passato di tempo!

Vedo purtroppo, che non ha ancora risolto la sua situazione, andiamo per ordine cercando di dare un minimo di risposta ai suoi "tanti quesiti":

1 - Può essere utile una elettro-miografia per verificare una eventuale sofferenza nevralgica?

Sì, può essere utile.

2 - Come vede l'utilizzo della TENS per la riduzione del dolore? altre terapie del dolore?

La tens può essere utile come terapia antalgica, è meglio provare una terapia per volta prima di essere sottoposti ad altre terapie, in modo da avere con sicurezza, il monitoraggio dei risultati.

3 - Purtroppo l'esile callo osseo formatosi non accenna a migliorare in solidità... Come posso trattare? Premettendo che sto per sottopormi a dettagliati esami ematochimici, altri suggerimenti per diagnosticare questa mancata calcificazione?
Ancora magneto-terapia?

L'evolversi della calcificazione, del callo osseo, viene effettuato sottoponendosi a controlli periodici radiologici e confrontando gli stessi nel tempo, solitamente questo è sufficiente per stabilire l'avanzamento della formazione del callo osseo e quindi dell'ossificazione. Esami diversi vanno valutati caso per caso.

La magnetoterapia non mi risulta abbia delle controindicazioni ed attualmente risulta utile nel favorire la calcificazione. Perchè non continuare?

4 - Pendolo di Codman: può creare difficoltà alla calcificazione di una frattura così messa?
ed esercizi di intra-extra rotazione con elastici a media resistenza?

Tutti gli esercizi da lei menzionati, se non provocano "dolore eccessivo" e se valutati e consigliati da un Fisiatra ed insegnati da un Fisioterapista, vanno proseguiti e semmai incentivati con aggiunta di altri esercizi che gradualmente vanno inseriti.

5 - come vedrebbe la possibilità della rimozione dell'unica vite di fissaggio rimasta, pur senza rimuovere il chiodo striker? Potrebbe causare dei problemi? La vite che spunta nella parte interna del braccio mi disturba molto al tatto e continuo ad avere un ematoma in corrispondenza...

ed invece un intervento in artroscopia? Io lo temo molto a causa della già evidente sofferenza della cuffia e quindi preferirei nemmeno rimuovere il chiodo endomidollare, per timore di un altro intervento...

Ad una caduta sul braccio destro (anche scivolando per la strada, ad esempio) cosa posso aspettarmi?

A questi quesiti non sono assolutamente in grado di risponderle.

A qualche quesito potrebbe esserle utile un confronto con il suo Specialista Ortopedico di riferimento, per altri bisognerebbe avere un filo diretto con chi dall'alto ci segue e guida giornalmente, per avere una risposta futuribile certa.

Abbia fede, vedrà che la situazione troverà una giusta evoluzione, mi sembra che lei stia facendo tutto il possibile perchè ciò avvenga.

Cordialità.