Rottura muscolo gemello sx tvp
ho subito la rottura del muscolo gemello sx nel febbraio 2008 ma questo mi è stato verificato realmente in questi ultimi gg. al momento mi era stato detto che avevo subito uno strappo e dopo una settimana mi è stato consigliato di fare di fare un ciclo di eparina e di portare una calza elastica a gambaletto per 15gg.circa. Successivamente mi hanno detto che potevo iniziare il lavoro, cosa che ho fatto per 15 gg.. ho iniziato ad avvertire forti e insopportabili dolori al polpaccio e mi è stato diagnosticato una trombosi venosa profonda al polpaccio con conseguente embolia polmonare. inoltre mi hanno diagnosticato la rottura del muscolo gemello sx con conseguente emetoma ma mi hanno detto che in questi casi nn si opera e l'ematoma si assorbe da solo, è vero o ci sono altre possibilita. per la trombosi sto assumendo Coumadin e mi hanno detto che devo stare attento a mangiare certi alimenti senza essere molto chiari, quali sono questi alimenti ?
[#1]
Salve,
confermo che il trattamento della lesione del gemello mediale e' conservativo. Il tricipite surale e' un muscolo complesso che puo' vicariare ad una lesione del genere. La terapia per la trombosi ed embolia e' corretta, non ho idea di quali siano gli alimenti che lei non puo' assumere.
La saluto.
confermo che il trattamento della lesione del gemello mediale e' conservativo. Il tricipite surale e' un muscolo complesso che puo' vicariare ad una lesione del genere. La terapia per la trombosi ed embolia e' corretta, non ho idea di quali siano gli alimenti che lei non puo' assumere.
La saluto.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#2]
Gentile Utente,
mi permetto di intervenire dopo il Dott. Sailis (che saluto cordialmente), per tranquillizarla e fornirle ulteriori delucidazioni.
La rottura muscolare da lei descritta, in effetti, il più delle volte è la diretta conseguenza di uno ‘strappo’ (stiramento) subito dalle strutture muscolari. Può manifestarsi in modo acuto (il paziente avverte un forte dolore a livello del polpaccio - tipo una ‘pietrata’ – Sindrome della pedrada -), anche in seguito a movimenti minimi, oppure con sintomatologia meno significativa. I muscoli gemellari sono ‘attraversati’ da importanti strutture venose che mettono in comunicazione il sistema venoso profondo con il sistema venoso superficiale. La lesione delle fibre muscolari può determinare rottura (formazione di ematoma) e flebite (infiammazione) a carico del sistema venoso gemellare e conseguente estensione del processo trombotico a livello della vena poplitea (vena del sistema venoso profondo). La trombosi della vena poplitea ha un alto rischio di embolia polmonare (parte del trombo si stacca e raggiunge la circolazione polmonare). La terapia della trombosi venosa profonda si basa sull’uso degli anticoagulanti orale. Gli anticoagulanti agiscono come ‘inibitori della vitamina K’ (vitamina indispensabile per l’attivazione dei fattori della coagulazione). Il dosaggio degli anticoagulanti viene modificato in relazione al valore dell’INR (International Normalized Ratio). Soprattutto nella fase iniziale della terapia può rendersi necessario consigliare al paziente di ridurre il quantitativo di alimenti ricchi in vitamina K (es. lattuga, avocado, spinaci, broccoli, asparagi, fegato, olio di soia, cavolfiori, prosciutto, piselli, fagioli….). Inoltre, è consigliabile astensione al fumo ed all’assunzione di bevande alcoliche.
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
mi permetto di intervenire dopo il Dott. Sailis (che saluto cordialmente), per tranquillizarla e fornirle ulteriori delucidazioni.
La rottura muscolare da lei descritta, in effetti, il più delle volte è la diretta conseguenza di uno ‘strappo’ (stiramento) subito dalle strutture muscolari. Può manifestarsi in modo acuto (il paziente avverte un forte dolore a livello del polpaccio - tipo una ‘pietrata’ – Sindrome della pedrada -), anche in seguito a movimenti minimi, oppure con sintomatologia meno significativa. I muscoli gemellari sono ‘attraversati’ da importanti strutture venose che mettono in comunicazione il sistema venoso profondo con il sistema venoso superficiale. La lesione delle fibre muscolari può determinare rottura (formazione di ematoma) e flebite (infiammazione) a carico del sistema venoso gemellare e conseguente estensione del processo trombotico a livello della vena poplitea (vena del sistema venoso profondo). La trombosi della vena poplitea ha un alto rischio di embolia polmonare (parte del trombo si stacca e raggiunge la circolazione polmonare). La terapia della trombosi venosa profonda si basa sull’uso degli anticoagulanti orale. Gli anticoagulanti agiscono come ‘inibitori della vitamina K’ (vitamina indispensabile per l’attivazione dei fattori della coagulazione). Il dosaggio degli anticoagulanti viene modificato in relazione al valore dell’INR (International Normalized Ratio). Soprattutto nella fase iniziale della terapia può rendersi necessario consigliare al paziente di ridurre il quantitativo di alimenti ricchi in vitamina K (es. lattuga, avocado, spinaci, broccoli, asparagi, fegato, olio di soia, cavolfiori, prosciutto, piselli, fagioli….). Inoltre, è consigliabile astensione al fumo ed all’assunzione di bevande alcoliche.
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 39.1k visite dal 02/05/2008.
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