Crisi dopo mangiato

Buonasera dottori,
sono una ragazza di 24 anni. Da molti anni ormai soffro di alcune crisi, specialmente dopo mangiato, che ultimamente sono peggiorate. Mi spiego meglio: tutte le volte che mangio e dopo mi capita di fare una camminata oppure di fare qualche piccolo sforzo (niente di che, magari anche solo salire una rampa di scale), comincio a sudare moltissimo, mi sento di svenire (anche se non è mai successo), mi tremano mani e gambe, avverto una strana sensazione all'addome e la bocca mi si riempe di un sapore dolcissimo, come se avessi mangiato una zolletta di zucchero. Tutto questo si arresta solo nel momento in cui mi siedo per almeno 15/20 minuti. Se non si verifica questa condizione (nel senso che non vado a camminare o simili), ho spesso dei brividi fortissimi, che mi fanno letteralmente gelare mani e piedi; ultimamente, pensando di avere la febbre, mi sono misurata la temperatura, con picchi fra 33.7 e 34.5. Aggiungo che, dopo i pasti o tutte le volte che bevo anche solo un bicchiere d'acqua, devo andare frequentemente in bagno ad urinare, cosa che mi è sempre successa, anche quando ero bambina. Premetto che le mie analisi del sangue sono sempre nella norma, le faccio ogni 6 mesi essendo donatrice di sangue; ho diverse allergie alimentari, ho fatto il test per la celiachia (negativo), ma non c'è concomitanza fra le due cose, perché questi episodi succedono a prescindere da quello che ho mangiato.
Mi sono, ovviamente, recata dal mio medico di base che, a parte prescrivermi le stesse analisi che faccio, appunto, ogni 6 mesi e che sono sempre a posto, mi ha liquidata dicendomi che, probabilmente, ho soltanto dei cali di pressione. Tuttavia io mi sento sempre peggio e sempre molto stanca, quindi vorrei un consiglio per capire cosa potrebbe essere e a quale specialista rivolgermi.
Grazie per la vostra attenzione.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
lei porta alla nostra attensione una pletora di sintomi che non possono essere valutati per via telematica, attraverso la quale anche qualunque ipotesi diagnostica sarebbe avventata.
Riferisce di avere anche picchi febbrili di 37.7: se è vero, e non ho motivo per pensare il contrario, io le consiglio di trovare un ottimo Internista che possa valutarla realmente e in toto e indirizzarla verso un adeguato percorso diagnostico indirizzatoo a fare una diagnosi puntuale ed eventualmente a impostare uan adeguata terapia.
Più di questo per via telematica non posso fare: del che mi spiace.
Se vorrà potrà aggiornarmi e mi farà piacere.
Buon week-end.
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Utente
La ringrazio, dott. Calderola. A quale ambulatorio di medicina interna pensa che mi debba rivolgere, nello specifico?
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
Lei è in una città con un ottimo Policlinico Universitario.
Si rivolga alla Medicina Interna Universitaria.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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