Un pò mi hanno spaventata dicendomi che l'unica speranza è il trapianto ma che mia madre è

Buonasera,da 15 anni circa a mia madre (66 anni) le è stato riscontrato un fegato ingrossato e che doveva fare degli accertamenti. L'inverno scorso a febbraio, dopo aver preso un'aspirina, le è venuta un emorragia con melene. Portata al Pronto Soccorso, le hanno fatto una gastroscopia per vedere se il problema era stato causato dall'aspirina e probabilmente lo era, ma hanno detto che dovevamo fare ulteriori controlli per vedere il quadro generale. Abbiamo fatto la TAC cmdc:
TORACE Non evidedenza di alterazioni densitometriche focali a livello del parenchima polmonare.Non sgnificative linfoadenopatie a carico delle principali stazioni mediastiniche e degli ili polmonari.Non evidenza di versamento pleurico, bilaterale.
ADDOME-PELVI Fegato aumentato di dimensioni, a densità marcatamente disomogenea con sovvvertimento di tipo micronodulare, come per epatopatia cronica. Apparentemente esente da alterazioni densitometriche focali solide. Colicisti mormodistesa, apparentemente alitiasica. Non dilatazione delle vie biliari intra ed extraepatiche. Segni di ipertensione portale. Lieve splenomegalia. Nulla da segnalare a carico di pancreas, reni,surreni. Non dilatazione delle vie escretrici bilateralmente. Nulla da segnalare a carico degli organi pelvici. Non linfoadenopatie sottodiaframmatiche.Nulla evidenza di versamento libero. (questo il 22/4/09).
Faccio presente che mia madre ha fatto tutti gli esami per le epatiti effettuate allo Spallanzani di Roma e sono tutte negative. Premetto che non ha mai bevuto bevnde alcoliche nella sua vita. Così l'epatologo, del suddetto ospedale, le ha richiesto anche l'ANGIORISONANZA la quale risposta:Fegato con margini arrotondati con aspetto polilobulato come si riscontra nelle epatopatie croniche. Non grossolane lesioni focali del parenchima epatico. Discreta splenomegalia. Discreta ectasia della vena ombelicale per stato compensatorio. Per quanto possibile valutare con la metodica non si apprezzano immagini varicose a livello gastrico ed esofageo. Discreta dilatazione della vena splenica e della vena porta senza alterazioni endoluminali. Pancreas e surreni normali. Reni mormali per morfologia sede e dimensioni con buona elininazione del mezzo di contrasto con piccole formazioni cistiche a destra.
Ora dobbiamo tornare dall'epatologo, ma intanto mi potete dire che segnifica? E' molto grave? So che dalla cirrosi non si guarisce, me lo hanno detto tutti, e un pò mi hanno spaventata dicendomi che l'unica speranza è il trapianto ma che mia madre è troppo vecchia, ma allora davvero non si può fare nulla, almeno per rallentare questa patologia? Ancora non le hanno dato nemmeno una terapia che la possa aiutare, mentre ho sentito qualcuno che prendendo delle medicine e stando attenti alla dieta, sono stati ancora tanti anni bene. Per favore ditemi che c'è un pò di speranza.
Grazie.
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
Gentile Signora,

gli agenti virali e l'alcool sono certamente le cause più frequenti e comuni di cirrosi epatica. Esistono tuttavia altre forme, come l'emocromatosi, la cirrosi biliare primitiva, epatopatie autoimmuni e metaboliche di differente natura, e forme la cui causa resta inestricabile. Per quanto la condizione di cirrosi epatica resti largamente irreversibile, soprattutto negli stadi più avanzati, il decorso clinico e la storia naturale sono differenti da caso a caso, sia in relazione al riconoscimento della causa (con gli eventuali provvedimenti specifici come la chelazione del ferro, per esempio, nell'emocromatosi), sia in relazione alla "riserva epatica" al momento della diagnosi o della valutazione prognostica. Molte malattie sono inguaribili, purtroppo, almeno fino al momento in cui siano disponibili i progressi scientifici e tecnologici necessari, ma sostanzialmente nessuna è incurabile. La speranza quindi è sempre da riporre nella fiducia con cui il problema viene affrontato, ricorrendo a Centri qualificati e di alta specializzazione. Cordiali saluti

https://www.medicitalia.it/ettorevallarino

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dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Grazie dottore per avermi risposto. Vorrei chiederle anche se con Cellule Staminali adulte si potrebbe fare qualcosa. Ho letto molti casi, anche di cirrosi, che ci sono stati degli ottimi risultati. Uno dei dottori che so che è nel campo, è il prof.Bruno Andreone con studi all'Aquila. Nel caso lo conosca, potrebbe aiutarmi a dirmi come contattarlo? Ovviamente la domanda è anche per altri dottori di medicitalia. Grazie ancora.
Siete sempre estremamente gentili e di grande aiuto.
Buona giornata.
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
Mi sembra che Lei abbia già sufficienti elementi per contattare il Professore. Personalmente posso dirLe che l'applicazione di queste metodiche sperimentali non è routine clinica. Fra ricerca e pratica clinica c'è spesso un abisso. finchè non si realizzano le condizioni perchè una acquisizione sperimentale possa divenire pratica quotidiana. La cosa migliore è che prenda contatti direttamente con il ricercatore in questione. Cordiali saluti